Continuano le indagini sul delitto di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa a metà gennaio scorso e per il cui omicidio sono accusati l’ex alunno Gabriele Defilippi e il suo amico Roberto Obert. I due sono in carcere, così come è finita dietro le sbarre con l’accusa di concorso in omicidio anche la madre di Defilippi, Caterina Abbattista. E le ultime notizie sul delitto di Gloria Rosboch riguardano proprio la donna. Come riferisce la Sentinella del Canavese, il tribunale civile di Ivrea ha messo sotto sequestro preventivo, su richiesta della famiglia di Gloria Rosboch, i beni di Caterina Abbattista, in previsione di un risarcimento danni in caso di condanna. L’inventario dei beni è tuttora in corso e quelli finora inventariati sono una casa a Castellamonte, una a Gassino, due conti correnti e un’autovettura. Caterina Abbattista era operatrice socio sanitaria nel reparto di pediatria dell’ospedale di Ivrea: come si legge sempre sulla testata la donna “è stata sospesa dall’Asl/To4 dopo il suo arresto ma percepisce ancora un assegno alimentare, una piccola quota del suo stipendio base, meno del 50%, così come prevede la legge”.
Le indagini sul delitto di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa quasi sette mesi fa, proseguono senza sosta anche in piena estate sulla base delle ultime novità registrate. Il recente colpo di scena si è avuto lo scorso 20 luglio, quando Roberto Obert, una delle persone finite in carcere con l’accusa di omicidio, avrebbe permesso agli inquirenti il ritrovamento della pistola di Gabriele Defilippi, ex studente della professoressa uccisa e, secondo l’accusa, esecutore materiale del delitto. Dopo l’importante ritrovamento della semiautomatica nascosta da Obert dopo l’omicidio di Gloria Rosboch, secondo il procuratore di Ivrea potrebbero aprirsi interessanti quanto inquietanti filoni criminali. Secondo le novità trapelate dal quotidiano locale La Sentinella del Canavese, la Procura attualmente sarebbe in attesa dei risultati degli agenti dei Ris proprio relativi all’arma rinvenuta e che, vale sempre la pena ricordare, non è l’arma usata per uccidere Gloria, contrariamente strangolata con un filo mentre era in auto con Obert e Defilippi. Nel frattempo sono emerse importanti novità anche in merito a Caterina Abbattista, la terza persona arrestata con l’accusa di concorso in omicidio. Su richiesta del legale della famiglia di Gloria Rosboch, nei giorni scorsi il Tribunale Civile di Ivrea ha provveduto a mettere sotto sequestro preventivo i beni della Abbattista come risarcimento danni in caso di condanna. Si tratta nel dettaglio di due case (quella a Castellamonte e la più recente a Gassino), due conti correnti e l’automobile. La madre di Gabriele è attualmente indagata anche per la truffa dei 187 mila euro ai danni della professoressa. Nonostante si sia dichiarata innocente sin dal suo arresto, finora ha già ricevuto due sonori “no” in merito alle istante di scarcerazione avanzate dai due legali, gli avvocati Matteo Grognardi e Erica Gilardino che avevano chiesto per la loro assistita la libertà o in alternativa i domiciliari presso una struttura religiosa. I tempi ormai sembrano maturi in vista di una chiusura delle indagini sulla truffa e sull’omicidio di Gloria Rosboch che potrebbe giungere già entro il prossimo autunno. La Procura, dal canto suo, spera di poter giungere all’udienza preliminare già entro la fine dell’anno. Prima di allora si attendono ancora i risultati delle ultime perizie di Ris e Ros (queste ultime attese dopo l’estate) e quelli sulle rogatorie in Lussemburgo e Montecarlo in riferimento ai sospetti legati alla truffa messa a segno da Gabriele Defilippi a scapito dell’ex insegnante di francese.