L’entrata in atto delle recenti norme sulle unioni civili ha provocato in passato numerose contestazioni, eppure sembrava che la tempesta si fosse, almeno in parte, placata. Non è così per Hamza Roberto Piccardo, uno dei fondatori dell’Unione delle Comunità Islamiche ed ex dirigente della stessa, oltre che scrittore ed editore. Un rimbrotto che Piccardo fa via Facebook e seguendo venti che viaggiano in direzioni diverse di quelle intraprese finora. Al di sopra dell’immagine del sindaco di Milano Umberto Sala e della prima unione civile di due uomini, Piccardo ha infatti scritto “la poligamia è un diritto civile”. Numerosi i commenti che si sono susseguiti sull’argomento e che ha provocato un’ulteriore frattura fra il mondo cattolico e quello islamico. In altri post pubblicati sui social, lo scrittore ha sottolineato che sono milioni le persone che non condividono ma rispettano l’unione omosessuale, e dato che si tratterebbe secondo lui di una minoranza, al pari della poligamia, perché non chiedere che anche quest’ultima venga accettata? Confuse in molti punti le idee di chi lo appoggia, ma richiede per esempio l’introduzione anche della sharia, mentre più chiara la provocazione di chi gli chiede apertamente se sia una priorità. “Non è una priorità”, risponde Hamza Roberto Piccardo, “è una questione di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge”. Non si lascia attendere, riporta La Repubblica, la risposta di Giuseppe Sala che ha approfittato di questo intervento per ribadire non solo che non c’è alcuna vicinanza fra lui, la sua giunta e Piccardo, ma anche che “condivido molto poco del suo pensiero, certamente non le dichiarazioni sulla poligamia”. Si fa largo anche la voce di Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, che ha riassunto in poche parole il concetto espresso da Piccardo ed ha aggiunto un “torna a casa tua!”, sottolineando che questa è la strada aperta dai “buonisti”.