E’ morto Edward Daly, il prete simbolo del Bloody Sunday, la strage avvenuta a Londonderry (Ulster) nel 1972. L’ex vescovo, uno dei “Troubles” più rinomati del Paese, si è spento all’età di 82 anni, come riporta una notizia Ansa. Il religioso era ricoverato all’Altnagelvin Area Hospital della cittadina, a causa di una lunga malattia, come comunicato dalla diocesi di Derry in cui Daly aveva operato per quasi 30 anni. “Il Vescovo Daly ha servito la Chiesa senza alcuna preoccupazione per se stesso nel corso degli anni traumatici dei Troubles”, riferisce il Vescovo Donal McKeown nel comunicato, “trovando il suo ministero trasformato dall’esperienza della violenza a cui aveva assistito e dei suoi effetti. In quel tragico Bloody Sunday vennero uccise 14 persone ed all’epoca Edward Daly, 38enne, esercitava presso la St Eugene’s Cathedral dell’Irlanda del Nord. Divenne famoso in quel giorno proprio per un gesto simbolico, immortalato in una foto, in cui Daly aveva sventolato un fazzoletto sporco di sangue per fermare gli spari degli inglesi. Il religioso aveva accompagnato i manifestanti civili, disarmati, ricorda il The New York Times, verso il centro della cittadina, quando erano stati fermati dai soldati inglesi. “Sono andato davanti alla fila con questo fazzoletto in mano ed ho portato Jackie dietro di me”, riferì più tardi alla BBC, “si è scatenato l’inferno. Eravamo molto nervosi e spaventati e quando lo abbiamo lasciato sul marciapiede era già morto”. In qualità di Vescovo, Edward Daly denunciò più volte le ondate di violenza negli anni ’70. 



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