Si avvicina un triste giorno per la famiglia di Isabella Noventa, la segretaria 55enne svanita nel nulla a metà gennaio scorso ad Padova. L’ipotesi continua ad essere quella dell’omicidio e del cadavere gettato forse in un cassonetto e non nel Brenta come inizialmente si era pensato. In carcere restano ancora l’amico di Isabella Noventa, Freddy Sorgato, la sorella di lui Debora e l’amica di lui Manuela Cacco. Venerdì prossimo 12 agosto sarebbe stato il 56esimo compleanno della donna scomparsa, come ricorda Il Mattino di Padova che ha raccolto la testimonianza del fratello di Isabella Noventa, Paolo: “Per noi questi sono giorni ancora più tristi. Eravamo abituati a trovarci ogni anno nel giardino di casa di mia sorella, dove facevamo una grigliata e festeggiavamo il suo compleanno e quello di mia moglie che cade sempre in questi giorni”. Il fratello si Isabella Noventa aggiunge che “ci troveremo lo stesso tra di noi anche se sarà tutto diverso. Ricorderemo Isabella e ci stringeremo nel nostro dolore”, spiegando come sono i rapporti ora con i familiari: “Con Piero, l’ex marito di mia sorella, ormai ci sentiamo tutti i giorni, per me è diventato un fratello. Mia moglie poi mi aiuta tanto con mia mamma, che chiede che ci sia sempre qualcuno con lei”. Paolo Noventa racconta poi di avere rimorsi: “I rimorsi li abbiamo io e mia mamma che non ci siamo accorti di quanto potesse essere bugiardo e pericoloso Freddy, ma i rimorsi ce li ha anche Piero, che continua a ripetere che se lui e mia sorella non si fossero lasciati adesso lei sarebbe ancora qui”.
Che fine ha fatto il corpo di Isabella Noventa? Resta questo il grande giallo nell’ambito del delitto della segretaria 55enne di Albignasego, del quale sono attualmente accusati ed in carcere i fratelli Freddy e Debora Sorgato e la tabaccaia veneziana Manuela Cacco. Per mesi gli inquirenti hanno avviato intense operazioni di ricerca del cadavere che, secondo Freddy era stato gettato nel Brenta. Un’ipotesi, questa, ormai ampiamente smentita e che ha portato anche alla morte di uno dei sommozzatori impegnati nelle operazioni. Da qual momento si è cercato ovunque, nelle zone limitrofe alle abitazioni dei Sorgato, senza alcun esito apprezzabile. Da qui, l’ultima ipotesi inquietante e sulla quale si sarebbe posata l’attenzione degli investigatori impegnati nel giallo di Isabella Noventa: e se il suo corpo fosse stato realmente gettato nella spazzatura e successivamente distrutto dopo essere passato nell’inceneritore? Stando alle ultime notizie rese note dal quotidiano Il Mattino di Padova, gli uomini della Mobile avrebbero fatto intendere il desiderio di andare fino in fondo a questa pista alla ricerca di possibili risposte. La complessità delle indagini è resa tale anche dal tempo trascorso dall’uccisione di Isabella Noventa, il cui omicidio è stato compiuto dal “trio diabolico” nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso. Una domanda, a questo punto, diventa d’obbligo: che fine hanno fatto i rifiuti gettati nei cassonetti sette mesi fa? A tal fine gli inquirenti vogliono capire fino in fondo come avvengono i processi di conferimento e smaltimento dei rifiuti, chiarimenti che potranno essere dati dall’Aps, azienda che si occupa proprio della gestione dei rifiuti in città. A seguire la stessa pista è anche l’avvocato della famiglia della povera Isabella Noventa, Gian Mario Balduin, il quale già in passato aveva sollevato dubbi in questa direzione. “È l’ipotesi più plausibile a questo punto, sia per il lavoro che faceva Debora, sia per lo sfregio che rappresenta gettare una persona in un cassonetto”, ha dichiarato in merito il legale. Debora Sorgato, come sappiamo, lavorava in una ditta di pulizie e quindi potrebbe conoscere ciò che ha a che vedere non solo con l’eliminazione di possibili tracce della donna in casa di Freddy Sorgato ma anche in merito allo smaltimento dei rifiuti. Da non sottovalutare, poi, l’ormai celebre quanto inquietante messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook prima dell’arresto, a distanza di un mese dal delitto della segretaria. L’avvocato Balduin, in questi giorni è in attesa di conoscere dall’Aps le modalità di smaltimento dei rifiuti soprattutto in merito ad una eventuale apertura o meno dei sacchi neri per possibili controlli preventivi.