Nel mirino dei sospettati per il delitto di Gianna Del Gaudio, inevitabilmente è finito proprio il marito 68enne, Antonio Tizzani, unico indagato a piede libero per l’omicidio dell’ex insegnante. L’uomo, oggi avrebbe riferito una frase ai giornalisti raccolta dal quotidiano Il Giorno e che hanno fatto molto discutere. “Quando succederà quello che spero, parlerò: e allora vorrò le scuse di tutti”, avrebbe dichiarato. Tizzani è ora ospite del figlio Paolo in una villetta vicina a quella che è diventata nei giorni scorsi la scena del crimine. Nella giornata di ieri era stato effettuato un sopralluogo dei Ris che hanno adoperato anche il luminol alla ricerca di tracce importanti. Secondo i primi dati emersi dall’autopsia, la donna sarebbe stata colpita alle spalle dal suo assassino che l’avrebbe sgozzata con un solo fendente. Per il marito, sarebbe stato un uomo incappucciato e vestito di scuro il quale sarebbe fuggito dopo il delitto.



L’omicidio terribile di Gianna Del Gaudio, la 63enne insegnante in pensione, avvenuto meno di una settimana fa a Seriate ha lasciato l’Italia intera col fiato sospeso. Cosa è accaduto realmente nella villetta? Chi è l’assassino della donna? Il racconto del marito, Antonio Tizzani continua a convincere poco. E’ lui il solo indagato a piede libero per l’omicidio della moglie. Per tale ragione, come riporta Avellinotoday.it, il pm Laura Cocucci con l’aiuto dei Ris che sono tornati sulla scena del delitto, stanno cercando di trovare conferma alla versione dell’uomo. Nel corso del sopralluogo nella villetta, i Ris avrebbero portato via alcuni reperti da sottoporre ad analisi, inoltre avrebbero utilizzato il Luminol, usato anche all’esterno della casa, lungo la strada che secondo il marito avrebbe compiuto l’uomo incappucciato che si è dato alla fuga. In tal caso, l’assassino si sarebbe dovuto sporcare di sangue e lasciare le tracce anche lungo il percorso. Tutti gli esami attualmente in corso serviranno proprio ad eliminare gli eventuali dubbi a carico del marito di Gianna Del Gaudio.



Fa discutere l’omicidio di Gianna Del Gaudio, la 63enne insegnante in pensione, uccisa con una coltellata alla gola lo scorso 27 agosto a Seriate, in provincia di Bergamo. Le indagini proseguono e il marito di Gianna Del Gaudio, Antonio Tizzani, resta al momento l’unico indagato, a piede libero, per l’omicidio della donna. L’uomo avrebbe raccontato di aver visto quella notte un uomo incappucciato uscire dalla sua casa e di aver poi trovato la moglie morta. Come riporta Bergamo news, dell’omicidio ha parlato anche il procuratore di Bergamo, Walter Mapelli, che ha lanciato un appello: “Si tratta di un caso molto delicato e sul quale stiamo lavorando in modo dettagliato, senza tralasciare nulla. Proprio per questo, chiedo a chi abita nella zona della villetta del delitto, anche non nelle vicinanze, e ha installato un sistema di videosorveglianza, ci fornisca le immagini registrate quella notte, in modo da poter verificare se qualcuno che possa corrispondere alla descrizione dell’omicida fornita dal marito della donna, sia stato notato in giro”.



Le indagini sull’oscuro delitto di Gianna Del Gaudio, l’ex insegnante uccisa a Seriate nella notte tra il 26 ed il 27 agosto scorsi, proseguono spedite senza trascurare alcun dettaglio, compreso il racconto lacunoso del marito. E’ proprio Antonio Tizzani l’unico indagato – a piede libero – per l’omicidio della moglie, sebbene finora si sia parlato di un atto dovuto finalizzato al compimento di tutti gli accertamenti del caso. Come riporta Repubblica.it, nella mattina di ieri la villetta di Seriate divenuta teatro del terribile omicidio di Gianna Del Gaudio, avvenuto con una sola coltellata secca alla gola, è stata sottoposta ad ulteriori esami da parte dei Ris. L’intento primario degli inquirenti è quello di confermare, o in caso contrario smentire definitivamente, la versione del marito della vittima, che avrebbe raccontato di aver visto un uomo incappucciato uscire dalla sua abitazione e darsi alla fuga, prima di scoprire il corpo della moglie, ormai privo di vita ed in un lago di sangue. Qualunque traccia nella casa, da una goccia di sudore ad un capello, fino a tracce ematiche, potrebbero rappresentare una svolta importante su un giallo che ha finora sconvolto l’Italia intera. Gli investigatori sarebbero anche a caccia dell’arma usata per uccidere Gianna Del Gaudio: si tratta di un coltello usato dall’assassino per sgozzare con un solo fendente la vittima. Potrebbe trattarsi di un grosso coltello da cucina, o un pugnale. Sotto la lente di ingrandimento anche le telecamere – pubbliche e private – della zona, le quali avrebbero potuto immortalare l’uomo incappucciato segnalato da Antonio Tizzani. Per tale ragione il procuratore di Bergamo avrebbe invitato i vicini della coppia a mettere a disposizione degli inquirenti possibili immagini registrate da telecamere di video sorveglianza e relative all’ora del delitto. “Una telecamera puntata sulla via, anche a 100 metri di distanza, potrebbe consentirci di individuare il ladro in fuga, confermando così il racconto del marito. Racconto che presenta sì qualche incongruenza logica, ma di cui non possiamo dubitare fino a prova contraria. Nulla nella vita dei due coniugi ci porta per ora a pensare diversamente, e non possiamo rischiare di sottovalutare il rischio che un rapinatore omicida possa tornare a colpire”, ha dichiarato in merito il procuratore Mapelli. Certo è che nell’abitazione di Gianna Del Gaudio non sarebbe stata rinvenuta alcuna traccia di infrazione, e ciò escluderebbe il tentativo di furto. Maggiori dettagli sull’efferato delitto potrebbero giungere nelle prossime ore dall’autopsia. Ciò che si apprende al momento, è che c’è stato un solo colpo che avrebbe provocato la morte dell’ex insegnante in pochi istanti.