-Tra le due donne che hanno pianificato l’attacco terroristico nel cuore di Parigi, poi arrestate dalle forze dell’ordine francesi, capaci di sventare l’attentato prima che questo venisse portato a compimento, una era stata legata sentimentalmente a due jihadisti. Lo riporta la versione online di TgCom24, sottolineando che la procura parigina ha identificato i partner dell’aspirante attentatrice in Larossi Abballa, il killer che lo scorso giugno ha ha ucciso a Magnanville una coppia di poliziotti nella loro abitazione, e Adel Kermiche, l’uomo che nel mese di luglio ha sgozzato padre Jacques Hamel, il sacerdote al quale è stata tolta la vita mentre celebrava messa nella chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray. Un legame molto forte con due degli uomini che in questi mesi hanno seminato il terrore in tutta la Francia e che potrebbe avere influenzato le azioni della donna affiliata all’Isis.
-L’Isis continua a fare paura, soprattutto in Belgio. Ricordate l’adolescente arrestato a Verviers per aver girato un video nel quale incitava l’uccisione dei Cristiani in lingua araba? Proprio lui ha rivelato alla polizia che gli uomini del Califfato stavano pianificando un attacco ad un centro commerciale durante il quale avevano intenzione di macellare i Cristiani con delle motoseghe. Uno scenario inquietante, quello descritto dal Daily Mail, con il quotidiano belga ‘La Derniere Heure’ che aggiunge che il figlio dell’imam radicale Shayh Alami, avrebbe confessato che l’ISIS sta reclutando lupi solitari in Belgio. L’adolescente ha detto che due attacchi dovevano essere messi in scena all’interno di un centro commerciale, mentre un altro sarebbe stato riservato ad un imam “non abbastanza radicale”. Theo Francken, il Segretario di Stato belga per l’asilo e la migrazione, sta lavorando per espellere l’Imam, così come suo figlio.
-Nei prossimi 6 mesi l’Isi potrebbe effettuare un attacco terroristico in Israele. È la convinzione dai servizi segreti di Tel Aviv riportata da Il Giornale, secondo cui la minaccia dovrebbe arrivare dal confine meridionale con l’Egitto. In quella zona, occupata dal deserto del Sinai egiziano, e per la precisione ad una 50ina di miglia dal confine israeliano, il gruppo terroristico noto come Wilayat Sinai, starebbe mettendo insieme un arsenale di cui farebbero parte un vecchio carro armato egiziano M60 e una fornitura di missili russi anticarro Kornet. La regione ad altro rischio sarebbe la stessa colpita dall’ultimo attentato jihadista del 2012: ovvero quella a sud nella Striscia di Gaza, “dal punto di ingresso nei pressi della comunità israeliana di Kerem Shalom, valico di passaggio sui confini tra la Striscia di Gaza, Israele e Egitto”. Sempre secondo quanto riferisce la versione online de Il Giornale, l’iotesi peggiore è quella che prevede la cattura di cittadini israeliani che costringerebbe l’esercito a missioni di ritorsione o di salvataggio nel deserto del Sinai, con o senza il consenso del vicino Egitto.
-Mentre le sue milizie sono costrette ad arretrare sul campo di battaglia, l’Isis continua a colpire l’Iraq e la sua capitale Baghdad mediante un nuovo attentato terroristico. Come riportato da La Stampa, a finire nel mirino degli uomini del Califfato è stato il parcheggio del centro commerciale Al-Nakheel: qui un’auto imbottita di esplosivo è stata fatta saltare in aria, mentre un altra macchina è esplosa grazie all’azione di un kamikaze posizionato al volante della stessa. Secondo fonti di polizia il bilancio attuale, in seguito all’esplosione dell’autobomba verificatasi nella tarda serata di ieri, è di 40 morti e di 60 feriti. A poche ore dall’attentato è arrivata la rivendicazione da parte dell’Isis, sulla quale in realtà vi erano pochi dubbi, resasi dunque responsabile dell’ennesimo sanguinoso attacco alla capitale irachena.
Dietro ai video dell’Isis ci sono designer italiani? E’ questa l’affermazione dell’architetto Massimiliano Fuksas, che ha fatto sollevare un lieve brusio al Festival della Comunicazione di Camogli. Volato a Parigi per prendere parte alla terza edizione dell’evento ideato da Umberto Eco, Fuksas partendo da un video di Gianroberto Casaleggio, fondatore del Movimento 5 Stelle con Beppe Grillo, in cui si teorizza una terza guerra mondiale è stato effettuato il parallelismo con i video realizzati dal Califfato. “Questo video assomiglia a quelli dell’Isis. C’è un nuovo modo di comunicare, molto drammatico, anche attraverso la musica. Sembra uno stile italiano e in Italia c’è gente capacissima di fare queste cose”, ha detto Fuksas, come riportato da Il Secolo XIX. Dichiarazioni forti che faranno senza dubbio discutere in questi giorni delicati per quanto riguarda il terrorismo e la sicurezza nazionale.
Un gruppo terroristico è stato sventato e neutralizzato dai servizi di sicurezza: a rivelarlo è stato ieri il presidente francese Françoise Hollande, che però ha messo in guardia sul pericolo rappresentato dall’Isis: “Ce ne sono altri e dobbiamo agire ogni volta prima che sia troppo tardi, ed è quel che facciamo”, ha dichiarato Hollande da Atene, dove si è recato per il vertice dei Paesi del Mediterraneo. Poi ha fatto i complimenti ai servizi di sicurezza e della polizia, che hanno messo in allerta e permesso di effettuare gli arresti delle tre donne, che volevano compiere azioni violenti in una stazione ferroviaria, la Gare de Lyon o una nell’Estone. “C’è tutta un’azione silenziosa ed efficace di tutti i servizi segreti, dei poliziotti, della Gendarmerie e dei nostri militari, che danno prova di un’altissima sorveglianza”, ha concluso Hollande, che prosegue la sua battaglia contro l’Isis.