Sally Jones faceva la cantante punk poi un bel giorno ha preso il figlio ed è andata in Siria e si è unita al califfato. Qui nel 2013 ha sposato un miliziano dell’Isis, oggi morto, Junaid Hussain. Secondo quanto riporta oggi la stampa inglese la donna adesso ha avuto il compito di addestrare una speciale unità di donne kamikaze o comunque pronte a sferrare attacchi terroristici nel Regno Unito e in tutti i paesi di lingua inglese, alla guida del battaglione Anwar al-Awkli composto interamente da foreign fighters provenienti dall’Inghilterra. La Jones, che oggi ha 47 anni, avrebbe già reclutato in passato dozzine di  ragazze inglesi tramite internet. In numerosi messaggi video poi la donna incoraggia gli islamici che vivono in occidente a portare avanti attentati dichiarandosi sostenitrice della decapitazione dei prigionieri e pronta a farlo lei stessa.



La polizia francese ha arrestato un ragazzo di 15 anni con l’accusa che stesse preparando un attacco terroristico. Il giovane si trovava già agli arresti domiciliari dallo scorso aprile per sospetti legami con l’Isis. Sempre secondo quanto comunicato dalle autorità francesi adesso il 15enne si stava preparando a un attacco terrorista in obbedienza a quanto sollecitato dai fondamentalisti siriani e cioè di “attaccare la Francia”. Secondo altre fonti il giovane sarebbe stato in contatto con il militante francese Rashid Kassim con il quale scambiava messaggi criptati su Telegram. Di una delle quattro donne arrestate la scorsa settimana per aver progettato un attacco alla stazione ferroviaria della capitale si è scoperto che anche lei era in contatto con Kassim. Secon do il quotidiano Le Monde Kassim avrebbe inviato questo messaggio su Telegram: “Donne, sorelle andate e attaccare. Dove sono i fratelli? Una delle nostre donne ha ferito con un coltello un poliziotto, ma dove sono gli uomini?”.



Sono oltre 100 secondo Al Jazeera le persone morte durante gli attacchi aerei avvenuti nella zona nord di Aleppo e nord est di Idlib, a causa della guerra in atto contro l’ISIS. La situazione peggiore secondo le fonti riguarda quest’ultima provincia, dove 55 civili sono stati uccisi al mercato cittadino. Sono invece 9 i bambini uccisi ad Aleppo, su 46 civili. Al via nella giornata di oggi il “cessate il fuoco” richiesto unitamente da USA e Russia e che dovrebbe durare una settimana. Secondo il Washington Post anche se lo Stato Islamico dovesse cadere definitivamente la problematica siriana non verrebbe comunque risolta. Al contrario il giornale ha sottolineato come potrebbero essere 10 i conflitti pronti a sfociare in guerra, fra cui al primo posto si posiziona la lotta curdo-siriana contro Turchia ed arabi. I curdi infatti rimangono nel mirino di Ankara, come i terroristi, una tensione che vede l’alleanza anche degli arabi siriani. Questi ultimi invece vedono il favore delle forze americane, decise a vederli come alleati nella lotta contro il terrorismo. Preoccupa maggiormente la Turchia la situazione al confine siriano, dove i curdi hanno un dominio netto dei territori. Nel frattempo a Sidney un 22enne australiano ha accoltellato un uomo mentre si trovava in un parco cittadino. L’aggressore avrebbe inoltre cercato di ferire un agente, come riporta La Stampa. Secondo le fonti della Polizia australiana il ragazzo ha voluto imitare il modus operandi dell’ISIS, anche se sono esclusi contatti diretti con i terroristi. Per le autorità è chiaro che il terrorismo potrebbe assumere dei nuovi risvolti, anche in seguito all’appello avvenuto nelle settimane scorse da parte dello Stato Islamico di attaccare alcuni obbiettivi dell’Australia. La vittima è stata ricoverata in gravi condizioni. 

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