Sono stati mesi infernali quelli vissuti da Pippo Franco, perseguitato dalla colf romena e dal suo compagno, e vittima di un tentativo di estorsione aggravata da parte del duo che voleva costringerlo ad assumere un giardiniere-guardiano loro connazionale nella sua villa all’Olgiata. A riferire dell’accaduto è un articolo pubblicato su “La Repubblica”, all’interno del quale vengono ricostruite le pressioni, gli appostamenti e perfino la messa in scena di un tentativo di furto in casa di cui è stato protagonista il noto comico romano. Il piano per portare all’assunzione del giardiniere firmato dalla colf era scaturito da un’idea originale: far credere all’attore di essere finito nel mirino di una gang di rapinatori pronta a colpire da un momento all’altro. Da qui la necessità di assumere un giardiniere-guardiano in grado di tenere sotto controllo la situazione. Per forzare la mano la governante e il badante sono arrivati addirittura ad inscenare un furto nell’abitazione dell’attore alla vigilia di Natale, ma il loro piano dopo una lunga indagine condotta dalla polizia è definitivamente andato a monte. La fine di un incubo per Pippo Franco e la moglie, che ora potranno tornare a sorridere anche nella villa dell’Olgiata: che a quanto pare necessitava di una colf in meno, non di un giardiniere in più. 



Leggi anche

Pippo Franco: "Negli anni '80 se non eri di sinistra eri qualunquista"/ "La libertà di parola è sacra"