Un altro ragazzo di 15 anni è stato arrestato oggi dalla polizia francese perché si sarebbe offerto all’Isis per compiere un attentato. Sabato scorso un altro quindicenne era stato fermato per gli stessi motivi, sembra che entrambi fossero in contatto con Rachid Kassim, uno jihadista che si occupa proprio di progettare attentati in Europa dalla Siria usando persone che vivono in Francia e altri paesi. Il personaggio quasi ogni giorno invia messaggi su telearma chiedendo ai musulmani di “insanguinare la Francia”, attualmente almeno una trentina di minorenni sono stati individuati dalla polizia francese perché in contatto con l’uomo.
La decisione di David Cameron di attaccare Gheddafi e la conseguente guerra in Libia ha fatto esplodere la crisi dei migranti e portato a una crescita senza precedenti dell’Isis. L’ex premier inglese, dimessosi dal suo incarico proprio in questi giorni come aveva annunciato dopo la sconfitta al referendum sull’Europa, è stato attaccato duramente dal Comitato per gli affari esteri della camera dei deputati. La commissione interparlamentare lo accusa di aver ignorato i consigli dei vertici militari inglesi e di non aver tenuto conto che la rimozione di Gheddafi avrebbe portato all’attuale caos di cui si è avvantaggiato l’Isis che in Libia è libera di addestrare terroristi da mandare in tutto il mondo.
Continua in Germania la lotta contro l’ISIS: arrestati tre sospettati siriani nello Schleswig-Holstein ed in Bassa Sassonia. Secondo le autorità locali, riporta La Stampa, i tre ragazzi sarebbero stati inviati dallo Stato Islamico e sarebbero direttamente collegati con gli attentati avvenuti a Parigi lo scorso 13 novembre. I sospettati sono Mahir Al-H. (17 anni), Ibrahim M. (18) e Mohamed A. (26) e secondo un giornale locale sarebbero stati prelevari in campi rifugiati grazie ad un raid delle autorità tedesche. Il Ministro dell’Interno Thomas de Maizière ha confermato che secondo le indagini i tre ragazzi sono stati “aiutati dallo stesso gruppo che ha organizzato il viaggio di alcuni attentatori di Parigi lungo la rotta balcanica”. I loro passaporti infatti sarebbero stati prodotti nella medesima officina degli attentatori di Parigi. Non è chiaro se i tre sospetti jihadisti si trovassero in Germania per attendere nuove istruzioni o se avessero già ricevuto un obiettivo. Nel frattempo, in Kashmir sono stati uccisi ieri due manifestanti durante uno scontro con la Polizia locale. Ferite inoltre 60 persone: sale ad 82 il bilancio delle vittime uccise nell’ultimo mese. Secondo quanto riporta Al Jazeera, uno dei manifestanti sarebbe stato ucciso a causa di un guscio di gas lacrimogeno che lo ha colpito alla testa, mentre si trovava nel quartiere settentrionale di Bandipora. L’altra vittima invece è stata uccisa a Shiopan, nel sud del Kashmir. La zona rimane attualmente sotto coprifuoco, ma la maggior parte delle persone del luogo era rimasta a casa anche in occasione della festa islamica di Eid al-Adha che si è svolta ieri. Le autorità non hanno permesso ai cittadini del posto di riunirsi nelle moschee principali del Kashmir, ma le persone si sono radunate in alcuni piccoli centri di preghiera presenti nei vari quartieri.