Jean Batten era una delle donne più apprezzate e famose degli anni Trenta ma è stata terribilmente dimenticata quasi subito: direte voi, e chi è? Oggi il doodle Google in alcuni paesi del mondo, come la Nuova Zelanda e il Canada, mostra un bel disegno nel logo con un’aviatrice sorridente, dai tratti felici e belli come in effetti era il nostro personaggio di oggi. È il 107esimo anniversario della Greta Garbo dei cieli, come veniva chiamata da mezzo mondo nei primi anni del Novecento: una storia gloriosa e anche triste, visto che dopo pochi anni in cui Jean Batten compiva voli incredibili transoceanici con imprese leggendarie è stata dimenticata apparentemente senza senso. E invece un senso c’è stato, ma che conferma la triste vita di questa bellissima aviatrice: racconta un portale che ha dedicato una scheda a Jean, ComboniFem, che l’aviatrice simile a Greta Garbo per bellezza era amata da tutti ma era anche assolutamente restia dal farsi ingerire dalla vita pubblica mondana della Bella Epoque. E allora per questo suo modo di essere molto schiva, a sol 29 anni nel 1937 venne completamente dimenticata e scomparì dalla vita pubblica. Ma nel 1982 si persero nuovamente le tracce – dopo un breve periodo in cui venne di nuovo al centro delle cronache per uno spettacolo teatrale dedicato alle sue imprese da aviatrice – quando, in un volo dall’Inghilterra a Maiorca, mentre stava cercando casa, sparì misteriosamente. Anni dopo si venne a sapere il destino incredibilmente avverso: «Nel 1987 a Maiorca, si scoprì l’epilogo dell’esistenza di Jean che, dopo pochi giorni dal suo arrivo in un hotel, fu morsa da un cane, ma rifiutò subito le cure mediche, morendo dopo poche settimane per un ascesso polmonare. Per una serie di errori burocratici non furono avvertiti né i parenti neozelandesi né la stampa, dato che i proprietari dell’hotel dove si trovata ignoravano la sua notorietà.», si chiude la scheda dedicata a Jean Batten. Una donna, una bellissima donna che fece sognare i cuori di moltissimi “Rodolfo Valentino” provetti dell’epoca: ma così bella quanto preziosa, non volle essere di tutti. Una fine forse non meritevole di questa donna: ma Google oggi ha deciso di dedicarle la giornata del 15 settembre. Un bel gesto, nulla da dire.



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