Olindo e Rosa, la strage di Erba e la fine di tante, troppe, vittima e innocenti: il caso è chiuso, con la coppia di Erba che ora è in carcere ma che dopo la confessione iniziale sul quale si è incentrato l’intero processo, hanno poi come tutti sanno ritrattato sulla colpevolezza. A loro parziale difesa è intervenuto clamorosamente Azouz Marzouk, il padre del piccolo Youssef barbaramente ucciso quel tragico 2006: «Non sono convinto di tutto il processo. Ancora ho dei dubbi, secondo me gli assassini sono ancora fuori. La mia vita è iniziata in salita ed è rimasta in salita». Secondo Azouz, il punto da chiarire riguarda “la testimonianza dei Vigili del fuoco. Sentivano Valeria Cherubini che gridava “aiuto! aiuto!” e il medico legale dice che il taglio che ha sulla gola non le permette nemmeno di parlare. Quindi c’è qualcosa che non va anche lì», disse ai microfoni di Telelombardia prima dell’estate. Il problema riguardo il caso di Erba è che ora Azouz è stabilmente in Tunisia con la sua nuova famiglia e dice di non voler tornare in Italia perché ha paura che i nuovi colpevoli si riversino ancora contro la nuova famiglia. Ora Olindo dal carcere, e questo sarà il centro della puntata di oggi a Pomeriggio 5 con Barbara D’Ursp, richiede di poter parlare con Azouz e capire quali sospetti ha effettivamente in mente il tunisino. Il caso è chiuso, ma nell’ombra ancora qualche dettaglio si muove.