Dopo la rivendicazione dell’aggressione al Crossroads Mall di St. Cloud in Minnesota da parte dell’Isis, avvenuta per mezzo dell’agenzia di stampa del Califfato, Amaq, si attende di capire chi sia il “soldato” dello Stato Islamico che ieri ha aggredito e accoltellato 8 persone all’interno del centro commerciale. Secondo quanto riferisce Il Post, sebbene il nome e il cognome dell’attentatore non siano stati ancora resi noti, i media americani hanno affermato che il jihadista durante l’aggressione indossava la divisa di un servizio di sicurezza privato. Ad uccidere l’attentatore di Daesh è stato un poliziotto fuori servizio che si trovava nel centro commerciale per puro caso. Poche informazioni in queste ore convulse provengono dal Crossroads Mall, che a detta delle forze dell’ordine rimarrà inaccessibile ancora per diverse ore.
Adesso è ufficiale: c’è l’Isis dietro almeno uno degli attacchi terroristici che in queste ore hanno fatto ripiombare gli Stati Uniti in un clima di paura. La conferma, come spesso avviene in questi casi, arriva da Amaq, l’agenzia di stampa del Califfato, che in un comunicato pubblicato pochi minuti fa e ripreso dai media di tutti il mondo ha rivendicato l’aggressione andata in scena ieri in un centro commerciale di St.Cloudel Minnesota. L’uomo che ha aggredito e accoltellato 8 persone inneggiando ad Allah, secondo quanto riferisce Amaq, è un “soldato dello Stato Islamico” che ha agito allo scopo di colpire i “cittadini appartenenti alla coalizione crociata”. Dopo l’Europa, anche gli Stati Uniti devono far fronte ai cosiddetti “lupi solitari” dell’Isis: come reagirà l’America a questo attacco sul proprio suolo?
Sono ore caotiche in Occidente, e principalmente negli Stati Uniti, dopo le esplosioni verificatesi a New York e in New Jersey. Difficile dire se sia stato l’Isis ad organizzare gli attentati, ma c’è un particolare inquietante riguardante l’attacco verificatosi poche ore fa in un centro commerciale in Minnesota. Come riportato da La Repubblica, Blair Anderson, il capo della polizia di st. Cloud, città che dista circa 100 chilometri da Minneapolis, ha dichiarato che l’uomo che ha aggredito e ha accoltellato 8 persone all’interno di un mall prima di essere ucciso “ha chiesto ad almeno una persona se fosse musulmana prima di aggredirla, e prima di attaccare ha inneggiato ad Allah”. Possibile, dunque, che l’uomo fosse un lupo solitario ispirato dalla propaganda dell’Isis? L’uomo a capo delle indagini al momento ha preferito non sbilanciarsi:”Non posso dire ora se si tratti o meno di un attacco terroristico, perchè non lo sappiamo”.
Sono ore di paura per l’Occidente, ripiombato nuovamente nell’incubo terrorismo targato Isis visti gli attentati verificatisi negli Stati Uniti tra New York, il New Jersey e il Minnesota. Non solo America, però, dal momento che anche in Svezia, nella capitale Stoccolma, si è verificata un’aggressione quanto meno “sospetta” che attende di essere spiegata. Ma andiamo con ordine: cosa sta succedendo in queste ore? Partiamo da New York, riferendo dell’ordigno artigianale nascosto in un cassonetto che a detta dei media americani è esploso quando nella Grande Mela erano le 20:30 (le 2:30 in Italia) precisamente a Manhattan, tra la 23ma strada e la 7ma avenue nel quartiere di Chelsea, uno dei più popolati. Il bilancio dell’attentato è di 29 feriti, di cui soltanto uno sarebbe in pericolo di vita. Nell’area dell’esplosione, che è stata prontamente evacuata dalle forze dell’ordine, sarebbe stato ritrovato un secondo ordigno inesploso, mentre SkyTg24 riferisce la presenza di un terzo pacco bomba in un’area ancora non precisata. Sebbene il sindaco di New York, Bill De Blasio, abbia dichiarato che non ci sono prove di connessioni con il terrorismo, il pensiero degli americani è corso immediatamente all’Isis. Un collegamento fulmineo, soprattutto in considerazione dei due attentati verificatisi praticamente in contemporanea negli States: da una parte l’uomo che in un centro commerciale del Minnesota ha accoltellato e ferito 8 persone inneggiando ad Allah prima di essere abbattuto; dall’altra l’ordigno artigianale esploso in New Jersey sul tragitto della maratona dei marines, che solo per un ritardo casuale della partenza non ha ferito i partecipanti (oltre 5mila), che avrebbero dovuto prendere parte alle 5 miglia di gara poi cancellata per motivi di sicurezza. Infine l’aggressione di pochi minuti fa a Stoccolma, nel parco di Bjorn, di cui dà notizia l’Ansa, riferendo che un 35enne è stato accoltellato alla gola e ora versa in gravi condizioni, mentre le forze dell’ordine danno la caccia ad una persona con indosso una giacca scura. Attentati terroristici in Occidente: c’è dietro la mano dell’Isis?