-Bebe Vio, la fiorettista vincitrice della medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Rio, è una delle testimonial della campagna “Win for meningitis” di Gsk contro la meningite. La foto di Bebe che tiene in braccio un bambino senza celare le malformazioni di quella malattia che nel 2008 la costrinse all’amputazione di gambe e avambracci, sono la rappresentazione migliore per sensibilizzare i genitori italiani sull’importanza di attuare i vaccini sui propri figli prima che sia troppo tardi. Del resto la meningite non ammette esitazioni: come riportato da La Repubblica ogni anno nel mondo a contrarla sono 500.000 persone e 50.000 di queste perdono la vita. Una percentuale del 10% di letalità alla quale bisogna aggiungere un 30% che riporta gravi disabilità come sordità, perdita di uno o più arti, disturbi della vista e ritardi neuromotori.
Sono immagini choc quelle che vedono protagonista Bebe Vio, la 19enne atleta paralimpica fresca di medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Rio 2016, in qualità di testimonial per la campagna contro la meningite “Win for meningitis” firmata da Gsk. La veneziana è stata infatti immortalata in uno scatto insieme ad un bambino destinato a scuotere l’opinione pubblica; la foto, come riportato da La Stampa, è stata realizzata da Anne Geddes, celebre fotografa dei bambini, e vede Bebe seminuda intenta a tenere in braccio un piccolo senza nascondere le malformazioni lasciate sul suo corpo dalla meningite che l’ha colpita nel 2008 costringendola all’amputazione di gambe e avambracci. A commentare la sua vicenda è stato il papà Ruggero:”A dieci anni aveva fatto la profilassi contro la meningite di tipo A. Allora i medici ci dissero che era troppo piccola per sottoporla alla vaccinazione contro la B. Era meglio aspettare secondo loro. Ma abbiamo sbagliato a fidarci”. Riuscirà questa campagna di Bebe Vio nello scopo di sensibilizzare i genitori sull’importanza dei vaccini? Clicca qui per vedere la foto di Bebe Vio oggetto della campagna.