L’attentato di Nizza compiuto dall’Isis in Francia lo scorso 14 luglio subisce una nuova e clamorosa novità nelle indagini: questa mattina infatti, stando alle rivelazioni dei media francesi, sono stati arrestati 8 nuovi sospettati di aver partecipato nell’organizzazione della strage sulla Promenade des Anglais, dove morirono 86 persone trucidate dalla corsa del camion sul lungomare. Gli otto arrestati sarebbero tutti in contatto con l’autore della strage, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel e sono stati presi dalle forze speciali francesi nella notte scorsa sempre a Nizza. Le uniche parole a riguardo arrivano, tramite Ansa, da una fonte citata da Nice Matin che conferma «si tratta di conoscenti dell’autore di fatti, posti in stato di fermo con verifiche in atto. Sono tutti uomini di nazionalità francese e tunisina». Nel momento in cui l’Europa vive una breve “tregua” dagli attentati e con l’incubo del Califfato che è ritornato invece negli Stati Uniti, la notizia di una cellula ancora viva dell’Isis nella stessa città del terribile attentato del 14 luglio non è esattamente una lieta novella.
Amal Clooney vuole portare l’Isis in tribunale: l’avvocato, moglie del celebre attore George Clooney, rappresenta Nadia Murad, candidata al Premio Nobel per la Pace e superstite dell’Isis. Amal Clooney, stando a quanto riportato dal programma americano Today Show, avrebbe preso in carico il caso della 23enne, ex schiava yazida rapita dall’Isis che è stata nominata ambasciatrice dell’ONU per il suo impegno umanitario. “Vorrei poter dire di essere orgogliosa di essere qui, ma non lo sono. Mi vergogno come essere umano per le grida di aiuto che vengono ignorate”, ha dichiarato Amal Clooney durante il suo discorso al Palazzo di Vetro. Poi ha parlato dei bombardamenti, che non sarebbero sufficienti per sconfiggere l’Isis: “Non è abbastanza. Non si può vincere un’idea così. Bisogna esporre la loro brutalità e la loro corruzione e ciò è in parte possibile con le prove”. Amal Clooney ha rivelato di aver discusso del caso con suo marito George e in particolare dei rischi legati alla presa in carico del caso: il noto avvocato ha poi ammesso di non aver avuto scelta dopo aver ascoltato la storia di Nadia Murad.
L’Isis ha scelto il successore di Al Adnani, portavoce dello stato islamico ucciso lo scorso 30 agosto nei pressi di Aleppo. Stando a quanto riportato dal quotidiano panaraba Al Quds Al Arabi, sarebbe stato nominato Al Jabra, alias Abu Mohammed Al Stimali, quale nuovo leader. Si tratta di un saudita di origini siriane che è ricercato dalle autorità saudite e dall’antiterrorismo degli Stati Uniti, che ha posto una taglia di 5 milioni di dollari sulla sua testa. Il giornale ha spiegato che Al Jabra ha grande esperienza militare e che dopo il rilascio da un carcere saudita, dove è stato rinchiuso per anni, si sarebbe unito all’Isis in Siria, assumendo il controllo delle frontiere del Califfato e la responsabilità dell’ingresso dei foreign fighters. Sempre secondo Al Quds Al Arabi, Al Jabra – nuovo portavoce dell’Isis – avrebbe compiuto la Jihad nelle file di al Qaida in Iraq all’epoca di Abu Musab al Zarqawi.