La notizia dell’attacco hacker a Yahoo! subito dalla società nel 2014 e confermato dalla stessa ha fatto rapidamente il giro del web. Dopo la nota ufficiale di Yahoo!, anche l’Fbi ha voluto commentare l’accaduto ribadendo di essere “al corrente del problema” ed operando insieme alla medesima società e con le autorità. Come riporta RaiNews.it, la stessa Fbi ha dichiarato, come si legge nella nota ufficiale diramata a commento dell’attacco hacker a Yahoo!: “Siamo in contatto in modo regolare e in buone relazioni con il nostro settore privato e la compromissione del settore privato o di quello pubblico è qualcosa che prendiamo con serietà”. La polizia federale ha inoltre fatto sapere come stiano proseguendo le complesse indagini al fine di scovare i responsabili che hanno posto con le loro azioni gravi minacce alla cybersicurezza come nel caso avvenuto a Yahoo!, in merito al quale ad essere stati sottratti sono stati oltre 500 milioni di dati di utenti tra cui nomi, indirizzi email, contatti telefonici ed ovviamente password.



Quella che appariva come una semplice indiscrezione, alla fine si è rivelata reale: parliamo dell’attacco hacker a Yahoo!, celebre società americana la quale, come riporta RaiNews.it avrebbe confermato le indiscrezioni parlando del grande cyber attacco subito nel 2014 durante il quale i dati di almeno 500 milioni di utenti Yahoo! sarebbero stati rubati. Si tratterebbe di dati relativi a nomi, indirizzi email, numeri telefonici, date di nascita e password. “Stiamo lavorando con le autorità”, aveva dichiarato ieri la società assicurando i propri utenti dopo la diffusione della notizia. Una vera e propria tegola sul destino della società, quella appena giunta (o meglio confermata) e relativa all’attacco hacker a Yahoo! e che potrebbe ora rappresentare un vero problema per la vendita della società a Verizon. Il sito di informazione tecnologica Recode, nel darne la notizia, aveva citato alcune fonti parlando di una violazione “ampia e seria”. Le iniziali indiscrezioni avevano causato sin da subito un calo in Borsa per la società. Le prime notizie sull’attacco hacker a Yahoo! erano trapelate già alcuni mesi fa, quando l’hacker chiamato Peace aveva annunciato la vendita di dati di 200 milioni di utenti per quasi 2000 dollari. Nel confermare le voci, Yahoo! avrebbe anche annunciato che dietro l’attacco hacker potrebbe esserci lo zampino di uno Stato straniero. Sulla vicenda la società starebbe collaborando con le autorità e anche l’Fbi ha riferito di essere al corrente dell’intera vicenda. Tre funzionari dell’intelligenze americana, inoltre, avrebbero riferito che l’attacco hacker a Yahoo! potrebbe essere stato sostenuto da uno Stato alla luce delle somiglianze con altri attacchi simili attribuiti ad agenzie di intelligence russe o ad hacker in azione sotto le loro direttive.

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