Il caso di Gianna Del Gaudio torna ancora a Pomeriggio 5 dove gli inviati di Barbara D’Urso saranno collegati da Seriate per cercare di rilevare le ultime novità sul terribile caso di cronaca del momento, con la povera professoressa uccisa per cui è indagato il marito Antonio Tizzani. Mentre si attende la decisione sul futuro processuale del marito di Gianna, restano aperte numerose strade anche se peggiora la situazione su Antonio visto che al momento non ci sono novità sul misterioso uomo incappucciato indicato da Tizzani come l’assassino della moglie. Intanto, viene perquisita in questi momenti la casa del figlio Paolo Tizzani, per cercare altri possibili indizi che diano un quadro più completo di quanto non lo sia in questo momento. Misteri aperti sull’arma delitto, la collana di Gianna Del Gaudio e a questo punto anche le possibili prove nella casa del figlio e della nuora di Gianna: il caso è tutt’altro che aperto.



Le indagini sul giallo di Gianna Del Gaudio proseguono su vari fronti, a partire dal misterioso uomo incappucciato. L’unico ad averlo visto la sera del delitto sarebbe Antonio Tizzani, marito della vittima 63enne e che di fronte agli inquirenti, nel suo primo interrogatorio nei panni di indagato, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Eppure, alla trasmissione Chi l’ha visto l’uomo si era reso protagonista di una lunga intervista che la Procura di Bergamo avrebbe ora chiesto di poter acquisire agli atti dell’inchiesta sul delitto di Gianna Del Gaudio. Lo stesso procuratore Walter Mapelli, alla trasmissione di Rai 3 avrebbe commentato anche l’andamento delle indagini confermando la totale assenza di riscontri oggettivi sull’esistenza del presunto uomo incappucciato che avrebbe potuto uccidere Gianna nella sua villetta di Seriate. Come riporta Urban Post, il procuratore avrebbe in merito commentato a Chi l’ha visto: “Non abbiamo evidenza dell’esistenza dell’uomo incappucciato di cui parla Tizzani né di quello di cui parla la nuora”. Come già evidenziato nei giorni scorsi, infatti, nessuno avrebbe visto o sentito il fantomatico soggetto con il volto coperto né sarebbe stato immortalato dalle telecamere funzionanti attorno alle villette limitrofe al luogo del delitto dell’ex insegnante.



Chi indaga sul delitto di Gianna Del Gaudio, l’ex professoressa in pensione uccisa in una calda notte di fine agosto nella sua villetta di Seriate, non sta tralasciando alcuna pista. I sospetti continuano a ricadere sul marito Antonio Tizzani, ex ferroviere 68enne ed unico indagato a piede libero (per atto dovuto). La sua versione relativa al misterioso uomo incappucciato continua a non trovare riscontro sebbene le ricerche fino a ieri si siano concentrate sull’arma del delitto e sulla collana della vittima, dalla quale non se ne distaccava mai. Ieri, alla presenza dello stesso Tizzani, è stato compiuto il secondo sopralluogo nel garage sotterraneo delle villette di Seriate al fine di trovare elementi utili a sostenere la pista dell’uomo incappucciato. Al termine delle sofisticate ricerche, come emerso dalla trasmissione Pomeriggio 5, i militari sarebbero rimasti ancora a secco di risposte ma con una nuova importante indiscrezione: a quanto pare, Gianna Del Gaudio la notte tra il 26 ed il 27 agosto scorso non indossava la tanto chiacchierata collana. Dove si trova, allora, il prezioso monile che il marito Antonio Tizzani ha dichiarato di averle regalato circa dieci anni fa? Interrogativi su interrogativi continuano a caratterizzate il giallo di Seriate nel quale si vanno ad inserire con sempre maggiore insistenza i rapporti interni alla coppia. Gianna Del Gaudio nelle foto postate sui social appariva costantemente felice insieme al marito Antonio Tizzani, eppure nel loro matrimonio potrebbero esserci state per anni molte ombre. E’ quanto trapelato dalle indiscrezioni di una ex collega della vittima, Ada Giorno, la quale ha rilasciato alcune dichiarazioni alla trasmissione Pomeriggio 5 in merito ai tanto discussi lividi emersi da alcuni certificati medici di cui proprio il programma di Canale 5 ne rivelò per primo la presenza. L’ipotesi primaria era stata quella delle percosse, immediatamente smentita dal marito che ha giustificato le ferite con le frequenti cadute di Gianna Del Gaudio. L’ex collega della donna uccisa, ha preferito non comparire in video per proteggere la sua immagine, ma ha rilasciato ugualmente alcune dichiarazioni importantissime e che potrebbero contribuire a dare una svolta al giallo di Seriate. “Io e Gianna ci conoscevamo da tempo, abbiamo lavorato insieme per tanti anni”, ha raccontato Ada al giornalista Mediaset. In merito alle presunte cadute, l’ex collega ha ribadito la loro frequenza: “Cadeva quando scendeva dal pullman, così diceva, ma io non l’ho mai vista cadere”. Poi ha ricordato come era solita venire a scuola con “un piede rotto, un braccio, una mano. Si faceva male sempre. Anche sul viso aveva dei lividi”. Questi eventi in un anno, a sua detta, capitavano “minimo tre volte”. “Non meritava tutta quella sofferenza”, ha poi commentato l’ex insegnante che oggi è tornata al Sud, nel suo paese di origine. E su Antonio Tizzani: “Non ha mai parlato di suo marito, lui non è mai entrato a scuola quando veniva a prenderla. A vederlo era una brava persona. Apparentemente da fuori sembrava una brava persona”.

Leggi anche

Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri, la pista del serial killer/ Delitti a distanza di 4 mesi, casi irrisolti