Annullata, ma solo per quanto riguarda gli effetti civili, la sentenza che aveva visto assolto l’attuale sindaco di Napoli ed ex magistrato Luigi de Magistris sul caso Why Not. La Cassazione ha infatti accolto il ricorso delle parti civili Sandro Gozi, Clemente Mastella e Francesco Rutelli: de Magistris resta assolto ma un nuovo processo dovrà valutare se esistono danni da parte sua da pagare alle controparti. Si tratta della vicenda in cui l’ex pm era stato accusato di aver acquisito illegalmente tabulati telefonici di parlamentari e ministri nell’ambito dell’inchiesta denominata Why Not.
Ma la Turchia desidera davvero entrare nell’Unione europea? Il regime dell’attuale presidente Erdogan ha già dimostrato in svariate occasioni il suo avvicinamento al fondamentalismo islamico, il nuovo segnale che lancia al mondo è altrettanto evidente. Il prossimo 30 ottobre, la data che ovunque segna il ritorno all’ora solare, per la Turchia segnerà invece l’allineamento con l’ora solare di Iraq e Arabia Saudita. Il governo – o regime- turco ha infatti deciso che il paese non sarà allneato con l’ora di Greenwich, quella dei paesi europei per intendersi, ma con quella del mondo arabo e anche della Russia, da qualche tempo molto amica di Ankara. La Turchia adottava fino allo scorso anno il +2 ore lo stesso di Grecia, Romania, Bulgaria ma anche Libano e Siria, dal prossimo 30 ottobre sarà invece +3 come la Mecca e Baghdad. La ragione ufficiale è di ottenere risparmi di energia elettrica.
Doveva crescere dello 0,8%, è cresciuto dello 0,7%. Stime dunque riviste al ribasso per quanto riguarda il Pil, fa sapere l’Istat nel corso del 2015. Il rapporto deficit/Pil invece nel corso del 2015 è arrivato al 2,6% contro il 3% del 20145. Il debito pubblico è salito al 132,2% contro il 131,8% dell’anno precedente, mentre la pressione fiscale in rapporto al Pil ha toccato il 43,4% rimanendo dunque invariata rispetto al 2014. Altri dettagli riguardano i vari settori dell’economia: le costruzioni ad esempio sono calate dell’1,2% mentre il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è cresciuto dello 0,9%.
Guerra a Yahoo!. Un attacco di massa da parte di hacker sconosciuti – si sospetta appartengano a una qualche nazione straniera – è costato al noto motore di ricerca il furto di ben 500 milioni di account. Nomi, indirizzi email, numeri di telefono, password, informazioni personali: un attacco del genere a un motore di ricerca o a un sito non si ricorda in precedenza. Quale la ragione? Da tempo Yahoo! è in forte crisi commerciale, surclassato da Google e con continui licenziamenti, forse qualcuno ha voluto dargli il colpo di grazia? Infatti la società ha in corso un processo di vendita a Verizon ma adesso le trattative potrebbero complicarsi.
Non si placano le polemiche per il “NO” alle olimpiadi deciso dalla Giunta Raggi, con tutti i maggiori analisti politici che non possono non notare come la decisione espone l’Italia ad una “cattiva figura planetaria”. Oggi i maggiori quotidiani internazionali riportato la notizia, evidenziando il ritiro della candidatura della città eterna, un ritiro che sono in molti a non capire. Sul fronte interno il presidente del CONI Malagò cerca di archiviare la vicenda che gli ha visto fare oltre 30 minuti di anticamera mentre la Raggi era al ristorante, il numero uno dello sport italiano pur sottolineando come il nostro paese abbia “perso credibilità” si dice non intenzionato a perseguire altre strade per ottenere le olimpiadi, cosa che di fatto fa tramontare definitivamente i sogni di vedere Roma a cinque cerchi.
In un clima di proteste in tutta Italia, di goliardia della rete e di polemiche per la campagna comunicativa, si è tenuto ieri il primo Fertility Day, manifestazione voluta fortemente dal ministro della salute Lorenzin, per incentivare la fertilità delle donne italiane. Il ministro ha parlato nella manifestazione principale a Roma, sottolineando come il governo sia impegnato ad agevolare le giovani coppie in cerca della gioia di un figlio. Del tutto diversa l’opinione delle migliaia di manifestanti, che in molte piazze italiane hanno inscenato il primo “Fertility Fake”, giovani la cui maggior parte punta all’ottenimento del cosiddetto reddito di cittadinanza, unico vero aiuto possibile in questo momento di crisi. Polemica inoltre per la campagna di comunicazione scelta dalla Lorenzin, una campagna costata oltre 100.000 euro, e subito archiviata per presunti accenni razzisti nell’opuscolo principale.
Non accenna a placarsi la tensione a Charlotte, in North Carolina dove ieri un poliziotto ha sparato su un afro americano padre di 7 figli uccidendolo. Nella notte centinaia di piccoli scontri hanno insanguinato le strade della piccola cittadina, con 4 poliziotti feriti, e un secondo uomo colpito da spari di arma da fuoco che versa in condizioni critiche. Soprattutto su quest’ultimo episodio i fatti non sono chiari, con le forze dell’ordine che dicono di non aver sparato e i manifestanti che invece sono sicuri del contrario. La polizia ha intanto “scaricato” l’agente che ha fatto fuoco, nell’ultima conferenza stampa è stato lo stesso capo della polizia cittadina a dire che forse “l’uomo non costituiva un pericolo, e che l’agente avrebbe potuto tenere un atteggiamento avventato”. Notte di tensione anche a New York, dove centinaia di persone di colore hanno manifestato dinanzi le varie stazioni di polizia.