Un mese fa il terremoto che ha distrutto case e anima dei nostri fratelli in centro Italia. L’economia va male, coi vertici europei siamo quasi alle mani, pure le elezioni imminenti in America qualche preoccupazione potrebbero darcela. Per non dire che ci siamo abituati ai massacri dei cristiani, alle tregue di guerra disattese, ai massacri in un paese che fino a qualche anno fa era civile e prossimo, la Siria. Si può sempre parlare di Roma soprattutto parlandone male, e c’è stata pure l’ammuina sullo scandalo comunicativo del ministero della Salute, che io non vedo perché sono miope e ottusa e bigotta, che a me quelle immagini sembravano solo vecchie, non particolarmente offensive. 



Ma di tutto ciò poco ne cale all’opinione pubblica, che invece si svaga epperò con tigna a discettare sul divorzio Pitt-Jolie, con veri e propri partiti l’un contro l’altro armati. Chi sta con lei, e infierisce sul maschio solito, cinico e baro e fellone; chi sta con lei, ma preferiva la prima fiamma (moglie? Non so, di queste cose non frega niente a nessuno, e a volte si perde il conto), Jennifer Aniston. Chi sta con lui, e si unisce in parte alla seconda schiera, ragionando sul fatto che Angelina è sì bella, ma anche particolarmente rompi, e mica si può tollerare più di dieci anni una che gira per il mondo ad adottare bambini e dedicarsi a tutte le cause esistenti. Nobilissime azioni, ma serpeggia il sospetto di ansia da prestazione, turbe affettive, manie di onnipotenza, esibizionismo propagandistico che un poveretto fatica a sopportare, prima o poi. E poi, dicono i maschietti, vuoi mettere la dolcezza della Cotillard, se è lei la nuova eletta, che è più giovane e più tranquilla?



Il web è impazzito, amiche seriose e colleghi in mostrine si sperticano a postare considerazioni appassionate e poco appassionanti, buttandola in filosofia, perfino in politica, con un’invidia sottesa che da ambo i sessi traluce. Ad esser come sopra banali, e ad esser femmine, si potrebbe dire che Brad ha fatto pure lui il suo tempo, e che se non è per i soldi, che pure un po’ aiutano, si trovano altri più freschi su piazza. 

Ad essere schiette, questa Angelina wonder woman non piace manco alle donne, che non reggono il paragone su troppi piani, e un po’ di sfiga anche a lei non guasta, tranne che per essere sprofondata nell’anoressia, e questo fa male, e tristezza, per lei come per chiunque altro. La salute già non la tratta bene, e ne ha passate tante, lo sappiamo: abbiamo le cartelle mediche di tutti i suoi esami e interventi, e anche questa piazzata forse non ha giovato all’intimità della coppia.  



A parte la solidarietà per la salute, dunque, la Aniston era un’altra cosa. Una che sa far ridere. Una che sa ridere di sé, una che non si è fiaccata, una che non punta tutto sulla bellezza, anche se ne ha da vendere. Una che pare godersi la vita. E ad essere bigotti, vedi sempre sopra, la Aniston era la prima moglie, e dunque per noi l’unica e la sola moglie. Chi di spada ferisce di spada perisce, avrebbe detto mia nonna alla fanciulla smorfiosa e troppo intraprendente mollata dal fidanzato, che prima aveva strappato a sua volta al suo primo amore. Sotto sotto allora speriamo che Brad, tornato in sé, la smetta di correr dietro a tutte le sue partner cinematografiche e pensi bene a cos’ha perso quando ha lasciato Jenny. C’è sempre tempo, anche da vecchi, per tornare sui propri passi e rinsaldare un matrimonio. Che conta pur qualcosa, anche se non è eterno e benedetto da Dio.