Sarebbe in stato di fermo per l’omicidio volontario della madre, la donna di 60 anni che ieri avrebbe fatto ingerire un cocktail di farmaci all’82enne Natalina Carnelli, invalida da tempo e costretta su una sedia a rotelle. Secondo quanto riportato dal sito UnioneSarda.it, anche la figlia avrebbe assunto una dose massiccia di barbiturici con la chiara intenzione di farla finita, ma soccorso dai sanitari del 118 sarebbe stata trasportata in ospedale appena in tempo per una lavanda gastrica che le avrebbe salvato la vita. Secondo il sito di Metro, sul corpo dell’anziana trovata morta nella sua casa di Milano dalla badante romena nella mattina di ieri, non sarebbero presenti evidenti segni di violenza ma a stabilire con precisione le motivazioni del decesso sarà l’autopsia che è stata disposta sul cadavere dell’82enne. Sebbene non si esclude che possa essere morta per cause naturali, la tesi maggiormente battuta e quella dell’omicidio e del tentato suicidio da parte della figlia, Silvia Pasotto. I vicini, infatti, avrebbero rivelato che già da giorni aveva fatto intendere la volontà di farla finita tanto da chiedere a loro di poter tenere la cagnolina in caso di bisogno.



E’ giallo sulla morte di un’anziana donna 82enne a Milano, ritrovata ieri dalla sua badante romena insieme alla figlia 60enne, in overdose di farmaci. Gli inquirenti avrebbero sin da subito seguito la pista dell’omicidio-suicidio, sebbene la figlia, Silvia Pasotto, si sia fortunatamente ripresa dopo una lavanda gastrica. Sebbene da un primo esame del medico legale sul corpo dell’82enne Giovanna Cavalleri non abbia intravisto alcun segno di violenza, è stata comunque disposta l’autopsia che stabilirà i reali motivi del decesso, quasi certamente causato da un cocktail di farmaci. I vicini di casa hanno raccontato, come riporta Il Messaggero: “Erano molto legate, quasi in simbiosi, finché un paio di anni fa non si è rotta un femore la madre tutte le mattine usciva per fare una passeggiata accompagnando la figlia alla fermata dell’autobus”. Un’altra amica di famiglia ha raccontato il periodo difficile che stava attraversando la figlia 60enne, la quale avrebbe tentato il suicidio, rimasta vedova. Dopo la morte del marito era tornata a vivere con la madre: “Per lei era stato un colpo durissimo aveva fatto fatica a riprendersi, poi la malattia della madre aveva peggiorato la situazione. A vegliare sulle due donne, tra cui l’anziana signora morta, è stata la barboncina Stelly, ora affidata ai vicini di casa.



Tragedia a Milano, dove in un caseggiato in via Grigna nella zona Nord Ovest della città, un’anziana è stata trovata morta in casa dalla sua badante. E’ avvenuto nella giornata di ieri, secondo quanto riportato da Repubblica.it, quando la badante romena della donna trovata senza vita, intorno alle 7:30 del mattino ha fatto la triste scoperta. Dopo aver bussato invano, sarebbe entrata con le proprie chiavi trovandosi di fronte una scena raccapricciante: sedute su due poltrone vicine vi erano le due donne, rispettivamente la madre di 82 anni, Natalina Carnelli e la figlia 60enne, Silvia Pasotto, entrambe apparentemente prive di sensi. “Si sono ammazzate!”, è stata la prima reazione della badante di fronte ai corpi delle due donne. In realtà, l’unica vittima è proprio l’anziana morta in casa, probabilmente a causa di un cocktail letale fatto di alcolici e barbiturici, preparato per due e bevuto da entrambe, ma che avrebbe avuto l’effetto sperato solo su una delle donne. A salvarsi dalla micidiale overdose di farmaci è stata proprio la figlia dell’anziana 82enne, Silvia Pasotto, medico in servizio presso un Sert della zona, la quale è stata sottoposta immediatamente ad una lavanda gastrica presso l’ospedale Sacco ed è stata dichiarata fuori pericolo. Ma cosa è successo nell’abitazione del primo piano, a pochi passi da Piazza Prealpi? Entrambe vedove, madre e figlia vivevano da sole, in una situazione di depressione a abbandono. Sul caso è stata aperta un’inchiesta e l’ipotesi maggiormente accreditata dal pm Giovanna Cavalleri e dai Carabinieri della compagnia Duomo sarebbe quella dell’omicidio-suicidio, il secondo riuscito solo per metà. La conferma arriverebbe anche dai vicini di casa e dalle testimonianze di alcuni familiari, così come da alcune tracce raccolte dagli investigatori nell’appartamento. Secondo quanto riportato dal quotidiano, inoltre, la stessa 60enne lo avrebbe accennato ai Carabinieri prima di essere trasportata in ospedale in ambulanza. Nessun segno di violenza sarebbe stato inoltre rivelato dai primi accertamenti dei Carabinieri sul corpo dell’anziana morta in casa.

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