Movente e identità dell’attentatore che poche ore fa ha aperto una sparatoria in un centro commerciale di Houston sono ancora del tutto sconosciuti: non ci sono infatti ultime notizie certe che confermino l’origine di questo attacco, molto probabilmente da derubricare come l’ennesima triste azione di un singolo con armi da fuoco. Non sembrano infatti – ma le ipotesi rimangono tutte valide ancora – esserci i prodromi di un attentato terroristico di Isis o altre sigle del terrorismo internazionale: non ci sono neanche vittime, per fortuna, ma 8 feriti in maniera seria questo è stato confermato dalla polizia. L’unico morto è dunque l’attentatore, che ”è arrivato morto in ospedale”, afferma la polizia di Houston in una nota su Twitter. I feriti potrebbero anche essere di più ma le prossime ore daranno di certo un bilancio più effettivo di quanto successo poco fa in quel del Texas, con ancora un centro commerciale preso di mira dalle sparatorie. È stata identificata, riporta la Cnn, l’auto dell’attentatore e sarebbero stati scoperto al suo interno numerosi munizioni e altre armi da fuoco.
L’ennesima sparatoria negli Usa oggi arriva da Houston: le ultime notizie che arrivano dai media americani, parlano di uno pesante scontro a fuoco in un centro commerciale della grande città del Texas, con un attentatore che ha aperto il fuoco poche ore fa nel Mall in centro città, ferendo molte persone (si parla di 7 persone al momento, ma senza vittime). Le ultimissime che arrivano dalle agenzie invece riferiscono che un uomo sarebbe stato ucciso, e si tratta propri dell’attentatore che sarebbe stato raggiunto da una scarica di colpi della polizia subito intervenuta. In questo modo è terminata la sparatoria, nonostante le autorità ovviamente per precauzione abbiano intimato alla popolazione di rimanere rinchiusi nelle abitazioni. Squadra di artificieri ora è presente nel centro commerciale di Houston per bonificare ‘l’area e controllare che non vi siano piazzati degli ordigni, specie dopo la recente emergenza bombe vissuta a New York.
Un Grillo che riacquista la leadership del movimento, un Di Battista incoronato tra le righe come successore politico, ed una Raggi che non è intenzionata minimamente a mollare le redini del governo a Roma. Questa l’essenza del Movimento 5 Stelle che si è vissuta a Palermo, dove il partito ha cercato di superare le crisi interne che lo hanno dilaniato negli scorsi mesi. Soprattutto Grillo sembra aver deciso di essere più presente all’interno di un Movimento che ha evidenziato problemi di tenuta, quando si è trattato di dipanare i problemi più seri. Nessun incidente durante la manifestazione: sono stati almeno centomila i simpatizzanti che hanno affollato le strade del capoluogo siculo e che non hanno mancato di sottolineare con un boato la vicinanza con il sindaco di Roma Raggi, che dal palco del Foro italico ha affermato che presto nella Capitale si conoscerà il nome del nuovo assessore al bilancio.
È stato preso in custodia dagli agenti della polizia americana il sospetto killer di Burlington. E’ stato individuato dopo un’imponente caccia all’uomo, portata avanti dagli uffici federali e dalla polizia di contea. L’arresto è avvenuto durante la notte: ai primi agenti che lo hanno ammanettato non ha fornito giustificazioni per il suo gesto, che ha portato alla morte di ben cinque persone. In base alle sue dichiarazioni agli inquirenti, sembra che si tratti di un uomo di origini turche e risponde al nome di Arcan Cetin, residente a pochi chilometri dall’eccidio. Non sembrerebbe legato a gruppi terroristici, anche se come ha affermato il capo della polizia non si può escludere nessuna pista. Non si sa se durante l’arresto l’uomo era armato, ma il dato certo è che Cetin non ha opposto resistenza e che si è presentato agli agenti come “uno zombie”. Si ipotizza che fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Con un referendum la Svizzera ha deciso di dare una stretta ai cosiddetti lavoratori transfrontalieri, ovvero i lavoratori che abitano in Italia e che attraversano il confine ogni giorno, per lavorare in territorio svizzero. L’affluenza si è fermata al 45 % e non ha impedito al 58% di svizzeri di esprimersi contro tale modo di agire, credendo che sia foriero di un’aumento di disoccupazione per l’intero territorio di confine. Soddisfazione per l’estrema destra elvetica, delusione invece per il nostro ministro degli esteri Gentiloni, che teme che questo referendum sia l’ennesimo duro colpo verso la libera circolazione dei cittadini che sta alla base dell’UE.
Nella domenica scalcistica spicca la sconfitta della Roma, che nonostante il goal di Totti viene umiliata con 3 a 1 da un buon Torino. Deluso Spalletti, che non può fare a meno di notare come la mancanza di continuità della sua squadra può diventare un vero e proprio problema per il futuro del campionato. Mezzo passo falso anche per l’Inter, fermata sul pareggio da un ottimo Bologna. La squadra si trova adesso a 4 punti dalla Juventus, che sabato è riuscita a tornare vittoriosa da Palermo grazie ad un autogol. In campo in serata Fiorentina e Milan.