Sia Pomeriggio che La Vita in Diretta affrontano quest’oggi il caso di Gianna Del Gaudio, la povera insegnante uccisa a fine agosto e di cui è indagato solo il marito Antonio Tizzani. Con un collegamento direttamente dalla villetta di Seriate, l’inviata di Barbara D’Urso, Ilaria Dalle Palle, viene ricostruito un punto traballante della versione fornita dal vedovo: «sarebbero infatti fanti i testimoni, sia i vicini che due ragazze sedute in macchina lì vicino, a raccontare di una forte litigata con il timbro riconoscibile di Antonio e dopo un lungo silenziose fino alle grida dello stesso marito che aveva ritrovato il corpo senza vita della moglie Gianna Del Gaudio», riporta l’invita di Mediaset. Mentre il figlio Paolo prosegue nell’asserire che il padre è del tutto innocente, gli inquirenti indagano per trovare ogni singolo elemento che possa spiegare davvero cosa sia successo quella notte tragica tra il 26 e il 27 agosto scorsi.



) – Gianna Del Gaudio è il caso che purtroppo tiene ancora banco nella cronaca nera italiana: dopo le novità avvenute ieri, con le parole del figlio che appoggia ancora la posizione del papà Antonio Tizzani, unico indagato per l’assassinio della moglie Gianna, e con le parole anche della nuora Elena che appoggia il suocero dicendo come “non può essere stato lui, amava troppo sua moglie”. Ad un mese esatto dalla morte orrenda nella villetta di Seriate, l’indagine è ancora pienamente in corso e ruota tutto ancora sul coltello a serramanico che venerdì scorso è stato trovato nel marsupio di Antonio. I Ris di Parma hanno ricevuto tutti rilievi e ora verificheranno e effettivamente quell’arma possa essere quella delitto e in quel caso allora sì che la posizione dell’ex capostazione sarebbe davvero nei guai. Il problema sul coltello è più ampio: non solo è stato trovato nel marsupio di Tizzani, ma in un primo momento non c’era secondo l’Eco di Bergamo, visto che era stato consegnato agli inquirenti assieme ai documenti. L’ipotesi che viene riportato dai colleghi del quotidiano bergamasco, è che lo stesso indagato potrebbe aver nascosto quel coltello in un primo momento per poi metterlo nel marsupio in un secondo momento visto che i Carabinieri l’avevano già controllato. Le verifiche andranno fatte su tutte le ipotesi e per questo motivo al momento è giusto che l’indagato sia a piede libero, innocente fino a prova contraria come vuole giustamente la legge.



Non è stato ancora risolto il caso relativo all’omicidio di Gianna Del Gaudio, la professoressa 63enne morta nella notte tra il 26 e il 27 agosto scorso nella sua abitazione a Seriate. Dalle testimonianze di quella sera ora emerge che dei vicini abbiano sentite delle urla molto forti, quasi da TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio). Le nuove indiscrezioni sono state fornite da Pomeriggio 5, che ha riportato anche le testimonianze di alcuni ragazzi che si trovavano nella zona quella sera: i giovani avrebbero anche riconosciuto l’accento di Antonio Tizzani, il marito di Gianna Del Gaudio. Il figlio Paolo a Barbara d’Urso ha spiegato: “Mi ha detto che stavano mangiando e parlando tranquillamente. Penso che abbiano sentito le voci perché stavano mangiando fuori”. Quando l’inviata di Pomeriggio 5 ha chiesto all’uomo se ci fosse la possibilità che il padre gli avesse mentito, Paolo Tizzani ha ribadito: “E’ stato con me un mese, avrei scoperto eventuali bugie. E’ impossibile”.



Potrebbe non esserci nessun misterioso uomo incappucciato dietro il delitto di Gianna Del Gaudio. Ad un mese dalla sua morte, vacilla la versione del marito Antonio Tizzani, unico indagato per l’omicidio della moglie, la professoressa 63enne trovata quasi decapitata nella sua abitazione di Seriate nella notte tra il 26 ed il 27 agosto scorso. L’uomo, 68enne ed ex ferroviere in pensione, nonché unico indagato a piede libero, sarebbe l’unico di fatto, ad aver visto un uomo con il volto coperto dal cappuccio di una felpa prima di vedere il cadavere di Gianna Del Gaudio riverso sul pavimento della cucina, in una pozza di sangue. A sostegno della sua versione si era aggiunto il racconto della nuora della vittima, Elena, moglie del figlio Paolo Tizzani, la quale aveva rivelato di aver subito alcune molestie nelle settimane precedenti, proprio da parte di un misterioso soggetto incappucciato che era solito citofonare alla sua abitazione, rigorosamente di notte, mentre il marito Paolo era al lavoro. Casualmente, le molestie erano terminate qualche giorno prima dell’omicidio di Gianna Del Gaudio. A conferma del suo racconto, una serie di chat con il marito nelle quali evidenziava la paura in sua assenza, invitandolo a fare presto ritorno a casa. In tanti avevano chiesto alla nuora come mai non avesse mai sporto denuncia prima, senza tuttavia ottenere una risposta convincente. Ora, anche questo mistero sembrerebbe crollare. Come rivela L’Eco di Bergamo, in occasione del nuovo interrogatorio in caserma, messa sotto torchio Elena avrebbe confessato di aver mentito sulla storia dell’uomo incappucciato. La nuora di Gianna Del Gaudio si sarebbe inventata tutto a fin di bene, per convincere il marito a fare meno turni di notte. Lo stesso Paolo Tizzani ha commentato: “Ha detto che aveva paura a stare sola di notte in questa casa. Così mi ha mandato quei messaggi in assoluta buona fede, non c’è nessun altro motivo. Leggo su Facebook tanti commenti di gente che non sa come stanno le cose e spara cattiverie immotivate”. Dopo la sua smentita, dunque, anche la versione di Antonio Tizzani inizierebbe a vacillare sempre di più in quanto, ricordiamolo, nessun testimone avrebbe visto il soggetto da lui descritto in fuga dopo il delitto di Gianna Del Gaudio, né sarebbe stato ripreso dalle telecamere della zona.