Veronica Panarello è ancora in aula per la seconda giornata di udienza davanti al gup di Ragusa, con le dichiarazioni spontanee della mamma di Loris Stival, il piccolo ucciso e per cui è indagata proprio la donna. Come già anticipato ieri, la donna ribadisce anche questa mattina in aula tutta la sua versione modificata negli ultimi mesi dopo la confessione: secondo l’Ansa, Veronica Panarello in aula ha puntato dritto il dito contro il suocero Andrea Stival, accusandolo di essere l’assassino materiale. «Sono pronta ad essere punita ma per quello che ho fatto e non per quello che non ho commesso. Se ci sono mie responsabilità pagherò, ma con me deve farlo anche l’esecutore materiale del delitto: mio suocero», racconta una stanca Veronica davanti al giudice per l’udienza preliminare. La ricostruzione dell’intera scena del delitto è stata di nuovo riproposta dalla donna e non è cambiata dall’ultima confessione in cui aveva accusato il suocero (che avrebbe ucciso Loris perché aveva scoperto della relazione tra la mamme e il nonno). Il suocero era in casa con Veronica che poi su ordine dell’uomo gli avrebbe legato le mani con delle fascette. «Poi lei sarebbe uscita dalla stanza per rispondere a una telefonata. Al ritorno avrebbe trovato il figlio morto, strangolato dal suocero con un cavo usb grigio. Poi il corpo avvolto in un plaid è stato caricato in auto e portato nel canalone di contrada Mulino Vecchio», riportano le notizie Ansa dall’aula di Ragusa.



Veronica Panarello è tornata ad accusare il suocero, Andrea Stival, dell’omicidio del piccolo Loris. Ieri la madre imputata nel corso di una dichiarazione spontanea al Cup si è rivolta al marito, Davide Stival: “E’ stato lui e lo dimostrerò“. Veronica Panarello, accusata di aver strangolato il figlio Loris e di aver gettato il corpino del bimbo di 8 anni in un canalone, ha spiegato di voler pagare per le sue responsabilità, ma che deve essere punito anche l’autore materiale del delitto. La donna continua a sostenere la colpevolezza del suocero Andrea Stival. L’avvocato Villardita, legale di Veronica Panarello, ha avanzato nuovamente la richiesta di confronto, che però non può essere presentata formalmente: “In sede di discussione dirò al giudice che questo processo senza confronto rimane monco“, ha dichiarato l’avvocato Villardita, secondo cui “il giudice che potrà anche uscire dalla camera di consiglio con una ordinanza per ammettere il confronto, invece che con una sentenza“. Il legale di Davide Stival, padre del piccolo Loris, ha replicato: “Non ha fornito elementi individualizzanti rispetto alla responsabilità del suocero“. Il diretto interessato, Andrea Stival, fuori dall’aula ha invece affermato: “Voglio giustizia per mio nipote“. Le prossime udienze sono state fissate per il 3, 5 e 7 ottobre.

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