E’ tornato a parlare nuovamente Michele Misseri, zio di Sarah Scazzi e che continua ad autoaccusarsi dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere della nipotina 15enne uccisa ad Avetrana, in provincia di Taranto, nell’agosto di sei anni fa. Ad intervistarlo è stata nuovamente la trasmissione di Canale 5, Pomeriggio 5, che nella puntata di ieri ha trasmesso le nuove dichiarazioni di Michele Misseri. “Io non solo voglio prendermi la colpa dell’omicidio, ma anche dell’occultamento. Ho fatto tutto da solo”, ha ribadito ai microfoni di Canale 5. “Zio Michele”, dunque, intende ancora una volta assumersi le responsabilità totali del delitto di Sarah Scazzi scagionando così la figlia Sabrina Misseri e la moglie Cosima Serrano, entrambe condannate in primo e secondo grado all’ergastolo. “Sabrina ce l’ha a morte con me, me l’hanno fatta accusare anche se era innocente. Mi odia sicuro! Le chiedo perdono per quello che le ho fatto, e chiedo perdono anche a Sarah. Sono tutte innocenti, come Cosima”, ha infine dichiarato colui che si dichiara il solo vero assassino.



Il caso di Sarah Scazzi è divenuto centrale nella giornata di ieri in seguito alla nuova udienza preliminare per discutere dell’omicidio della tredicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010. Tra i dodici imputati della terza udienza preliminare che si è tenuta ieri a Taranto ci sono anche Michele Misseri, zio di Sarah Scazzi e Ivano Russo. Ad occuparsi del caso è stata la trasmissione dell’ammiraglia Mediaset, Pomeriggio 5, la quale ha nuovamente intervistato uno degli imputati, Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima Serrano, le due donne in carcere e condannate in primo e secondo grado all’ergastolo per il delitto di Avetrana. Michele è stato intercettato dall’inviata di Pomeriggio 5 mentre lavorava – come da consuetudine – nei suoi campi, in totale solitudine. L’uomo sostanzialmente ha ribadito quanto già più volte annunciato ai microfoni della stessa trasmissione, ovvero di essere il solo responsabile della morte e dell’occultamento di cadavere della povera Sarah Scazzi. “La verità la sa solo io e Dio”, ha esordito. “Per quale motivo mi dovevo accollare io la colpa se fosse stata mia figlia?”, ha continuato a chiedersi “Zio Michele” nel tentativo vano di giustificare il suo reiterato sforzo di discolpare Sabrina Misseri e la moglie Cosima, rispettivamente cugina e zia della ragazzina uccisa. “Se fosse stata mia figlia pagava lei, io non mi prendevo la colpa”, ha aggiunto. Rivolgendosi agli inquirenti ed ai giudici ha poi proseguito: “Io gli ho dato il piatto d’ argento in mano ma loro non l’hanno voluto”. La giornalista ha replicato facendo presente a Misseri come quasi certamente mancherebbero elementi sufficienti a suo carico in grado di confermare le autoaccuse che Michele continua ad avanzare nei suoi stessi riguardi. “Non mi ricordo niente di quando ho strangolato la bambina”, ha replicato l’uomo che ora è accusato di autocalunnia. La speranza dello zio di Sarah Scazzi è che la Cassazione possa ribaltare le posizioni di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, ma alla luce di ciò che sta accadendo a Taranto, le aspettative di Michele si starebbero sempre più affievolendo: “Secondo me le condannano un’altra volta”, ha chiosato con tono rassegnato.

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