Ai funerali dell’ex presidente israeliano Shimon Peres, morto ieri notte a 93 anni dopo un ricovero di due settimane a causa di un ictus, sarà presente anche il presidente palestinese Abu Mazen. Secondo i media israeliani, riporta Tgcom24, Israele ha dato il via libera alla partecipazione del presidente palestinese. I funerali di Peres si terranno domani ul Monte Herzl a Gerusalemme, dopo che la salma è stata esposta oggi nel Parlamento israeliano. Saranno tante le personalità politiche che parteciperanno ai funerali, tra cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Obama ha ordinato bandiere Usa a mezz’asta alla Casa Bianca, in tutti gli edifici pubblici e in tutte le postazioni militari degli Stati Uniti, nelle ambasciate e in tutti le altre sedi civili e militari Usa all’estero fino al tramonto di domani.



Una terribile tragedia sui binari è avvenuta oggi negli Stati Uniti, intorno alle 8:30 del mattino, in seguito ad un incidente ferroviario verificatori alla stazione di Hoboken, nel New Jersey. Stando alle prime notizie diffuse dalla Nbc, un treno con a bordo numerosi pendolari tra il New Jersey e New York si è schiantato all’ingresso della stazione. Il bilancio provvisorio parla di almeno 20 feriti ma potrebbero esserci anche delle vittime alla luce del forte impatto avuto dal treno. Ancora non è chiara la dinamica del grave incidente ferroviario ma secondo le prime indiscrezioni, il treno coinvolto potrebbe non essersi fermato una volta giunto in stazione, travolgendo quindi tutto quanto presente sul suo passaggio. Le prime immagini dell’incidente sono state diffuse sui social testimoniando i gravi danni provocati dal violento impatto. Si parla di numerosi feriti ma anche ingenti danni alle strutture della stazione anche in seguito all’uscita dai binari di almeno una carrozza che avrebbe così invaso l’intero edificio.



Tragedia nell’Alessandrino dove un 73enne ha ucciso la moglie a coltellate. L’omicidio, secondo quanto riportato da Tgcom24, è avvenuto a Valenza. L’uomo ha ucciso la moglie di 67 anni: al momento non si conoscono le cause del gesto. E’ stato lui stesso, Carmelo Reitano, a chiamare i carabinieri, avvisando gli agenti di intervenire perché la moglie “non respirava più”. Le forze dell’ordine hanno trovato la donna, Rita Giuseppa Lercara, in casa, colpita al collo da diverse coltellate. Carmelo Reitano è stato portato in caserma dove è stato interrogato. Sono in corso indagini per stabilire che cosa sia realmente accaduto e perché l’uomo abbia ucciso la moglie.



Una rapina in banca per fare il regalo di nozze alla figlia. E’ quanto è accaduto a Torino, secondo quanto riporta Tgcom24: il bottino della rapina ammontava a 150mila euro in contanti e il padre della sposa, con altre cinque persone, è stato arrestato. Il blitz dei militari è scattato poche ore prima della cerimonia e quindi l’uomo non ha per questo potuto partecipare al matrimonio della figlia. I sei arrestati sono accusati di avere minacciato la direttrice e i clienti della banca rapinata il 26 agosto, di averli sequestrati e rinchiusi in una stanza prima di fuggire con i soldi: avevano pianificato anche un’altra rapina da compiere dopo la festa. Le sei persone finite in manette sono di origine campana ma residenti in provincia di Torino.

È morto Shimon Peres ex leader israeliano e Nobel per la pace del 1993, premio ricevuto per l’imponente sforzo fatto alla ricerca di una “stabilità non violenta” in Medio Oriente. Peres che aveva 93 anni, era ricoverato da due settimane all’ospedale Sheba di Tel Aviv, dove era stato portato dopo un’ischemia celebrale. L’importante uomo politico era l’ultimo sopravvissuto tra i fondatori di Israele, uno stato che grazie anche a Peres ha avuto il suo giusto riconoscimento nel mondo. La sua vita è sempre stata all’insegna della battaglia. Battaglie vere, tante volte perse, ma da cui si rialzava sempre e comunque con l’alone di invincibilità che lo circondava. La salma di Peres sarà adesso esposta nel parlamento israeliano fino a Venerdì giorno in cui sarà tumulata a Tel Aviv, alla presenza dei grandi del mondo, Obama compreso. 

Passo in avanti nella spinosa questione delle pensioni fatto quest’oggi da governo e sindacati. I due “organismi” hanno infatti firmato una bozza di accordo, che prevede il recepimento nella prossima manovra finanziaria di circa sei miliardi di euro (da “spalmare” in tre anni), soldi che serviranno a garantire un uscita anticipata dal mondo del lavoro dei cosiddetti “lavoratori precoci in difficoltà”, quest’ultimi potranno andare in pensione con 41 anni contributivi senza penalità. Raggiunto anche l’accordo per l’innalzamento della “no tax area”, nonché per l’erogazione della quattordicesima mensilità ad alcune tipologie di pensioni. Soddisfazione è stata espressa dal Ministro Poletti, che ha sottolineato che l’accordo di oggi è solamente un primo passo per “fornire una maggiore giustizia sociale ai pensionati”,

Ieri il consiglio dei ministri ha approvato il DEF, documento base sulla quale poggiare la futura manovra economica. Il documento di fatto riporta una frenata dell’economia nazionale, la cui risalita quest’anno si fermerà allo 0.8 % ( e non all’1% come previsto precedentemente), mentre l’importante rapporto deficit/PIL salirà al 2.4%, anche a causa delle spese susseguenti al sisma in centro Italia e alla gestione dell’immigrazione (che vengono valutati dal premier come lo 0.4% della cifra totale, e per cui il governo chiederà all’Europa uno sforamento del patto di stabilità). Attesa adesso sul fronte economico, per la presentazione della manovra economica, una manovra che dovrebbe essere superiore ai 20 miliardi di euro. Nessun riscontro alla presentazione del DEF è giunto dalla Comunità europea, con fonti vicino al presidente Juncker che hanno fatto sapere che “valuteranno il documento nelle scadenze previste”.

ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 29 SETTEMBRE 2016 (ULTIM’ORA): UNA VITTORIA CHE VALE DUE PUNTI PERCENTUALI – La vittoria della Clinton nel dibattito che l’ha vista contrapposta all’altro sfidante per la Casa Bianca Donald Trump, è valsa all’ex segretario di stato USA ben due punti percentuali, almeno a leggere i primi sondaggi pubblicati dai giornali americani. Clinton è apparsa più motivata e sicura del suo avversario, immediatamente pronta a controbattere punto su punto, soprattutto a un Trump apparso notevolmente impacciato dinanzi alle telecamere. Il dibattito che era il primo dei tre scontri che i due candidati terranno in diretta nazionale, ha visto incollati dinanzi alla TV 100 milioni di americani, americani che però difficilmente cambiano la loro idea politica in base a quello che hanno visto alla televisione.