Nella guerra all’Isis, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un’intervista alla Bbc, accusa gli Stati Uniti di proteggere i jihadisti del Fronte al Nusra in Siris nel caso dovessero servire in futuro per rovesciare il presidente Bashar al Assad. A riportare le dichiarazioni che arrivano dalla Russia contro gli Usa è l’agenzia di stampa Askanews. Lavrov ha anche accusato Washington di non aver tenuto fede all’impegno di dividere i jihadisti di Al Nusra e di altri gruppi, come lo Stato islamico, dai ribelli moderati: il ministro degli Esteri americano John Kerry “continua a promettere che quando noi cesseremo di volare sopra la Siria e quando le truppe di Assad metteranno fine ai raid aerei, allora loro inizieranno a separare l’opposizione dai terroristi”. In ogni caso, secondo il ministro russo l’intesa tra Mosca e Washington sulla Siria è ancora valida.



Prosegue in Iraq la lotta contro l’Isis. Dopo che gli Stati Uniti si sono dichiarati pronti a inviare altri militari nel paese in vista dell’attacco a Mosul, roccaforte dello Stato Islamico, come annunciato da un ufficiale statunitense e riportato dall’agenzia di stampa Askanews, ora è la Francia a far decollati i propri aerei da guerra. Sempre secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa gli aerei sono decollati oggi dalla portaerei francese Charles de Gaulle per condurre operazioni contro l’Isis in vista della battaglia per la riconquista di Mosul. Ad annunciarlo è stato un ufficiale e bordo dell’ammiraglia transalpina. Si tratta della terza missione della Charles de Gaulle nell’ambito della coalizione internazionale anti-Isis guidata dagli Stati Uniti. Gli aerei che sono decollati sono otto caccia Rafale: hanno lasciato la portaerei Charles de Gaulle che si trova nel Mediterraneo orientale verso le 8 ora locale, le 7 in Italia.

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