Il G-20 in Cina ha permesso un punto mondiale di raccordo sulla situazione Isis: le ultime notizie sul Califfato riguardo sempre i combattimenti paralleli in Libia, Iraq e soprattutto Siria, dove le componenti in campo sono davvero molteplici e dove la presenza della Turchia gioca un ruolo fondamentale sotto molti punti di vista. «I nostri soldati, le nostre forze di sicurezza e la cooperazione tra intelligente hanno aiutato a respingere l’Isis sul confine turco-siriano. Ma ora dobbiamo finire il lavoro», sono queste le parole del presidente Usa Barack Obama in un vertice bilaterale con la Turchia e il suo presidente Erdogan. La sponda turca ha respinto le milizie Isis, anche se nello stesso tempo ha cercasgo con forza di schiacciare l’opposizione curda della Ypg che pure combatteva lo stesso nemico di Isis (ma di questo si sono “perse” tracce di una qualche battuta tra Obama e Erdogan). «Con Erdogan siamo d’accordo nel proseguire una transizione politica pacifica in Siria che è l’unico modo duraturo per far finire la guerra civile». accordi con la Russia sono ora al centro del dibattito tra Putin e Obama con il rebus Erdogan che rimane sempre attivo sui due fronti – interno con la caccia ai golpisti e ai curdi – ed esterno con la lotta contro lo Stato Islamico.
Un insolito combattente contro l’Isis parla dalla Siria, a pochi chilometri da Raqqa, roccaforte del Califfato sotto l’attacco delle coalizioni internazionali e delle milizie dell’Ypg, Unità di Protezione Popolare del Kurdistan siriano: si tratta di un attivista No-Tav italiano di nome Davide Grasso. Secondo quanto riporta stamani Tg Com24, il piemontese di 36anni ha mandato un video appello sul proprio profilo Facebook per richiamare il governo italiano alle emergenze dell’Isis in Siria. «Renzi, adesso devi interrompere ogni relazione commerciale, miliare e diplomatica con lo Stato Turco e dimostri così se davvero sta dalla parte di chi combatte i nemici dell’umanità». L’attivista famoso per essere un esponente dei No-Tav ne ha per tutti e il suo appello contro Isis è in realtà un richiamo contro il governo Italiano e l’Ue a suo dire troppo legati alla Turchia: «sotto il mandato di Federica Mogherini i rapporti dell’Unione Europea con la Turchia sono diventati sempre più imbarazzanti, al punto che si vogliono massacrare i civili curdi entro i suoi confini, o che fa arrestare migliaia di oppositori, o che da anni appoggia Isis e altri gruppi reazionari in Siria». La lotta in Siria continua ma gli attori che dovrebbero essere alleati come si può vedere non si dimostrano affatto tali.