Le ultime notizie che arrivano al termine del G20 in Cina non risolvono ancora appieno la realtà delle cose riguardo la crisi in Siria: un accordo non solo necessità, ma vive di urgenza drammatica per quanto l’Isis, i ribelli e le truppe di Assad stanno creando, con la popolazione come unica e vera vittima costante. Le posizioni di Stati Uniti e Russia sono state presentate nel bilaterale tra Putin e Obama: il responso? A due velocità, con diverse posizioni anche di bilancio. Stando a sentire il presidente Obama ci è una sostanziale “mancanza di fiducia, anche se lo scambio è stato produttivo al fine di individuare il modo di una reale cessazione delle ostilità. Come riporta l’Ansa, Obama ha quindi esortato il segretario di stato Usa John Kerry e il ministro degli esteri russo Lavrov a proseguire nei prossimi giorni gli sforzi per il raggiungimento di un accordo. Ma se invece si sente la versione di Putin sembra che l’incontro sia stato del tutto diverso: «le posizioni si sono avvicinate e contro ogni previsione vi sono delle intese su cosa potremo are in Siria per allentare le tensioni. Siamo sulla strada giusta con gli Usa». La verità dove sta? Probabilmente nel mezzo, di sicuro un accordo dovrà arrivare: l’Isis non sta ad aspettare le diverse versioni ad uso “ideologico” delle due superpotenze mondiali.



Le ultime notizie che arrivano dalla politica italiana riguardano la scelta di Massimo D’Alema di scendere direttamente in prima persona contro il proprio stesso partito proponendo la campagna “dem per il no” contro il voto del referendum costituzionale, fulcro del governo Renzi. Le riforme del ddl Boschi non piacciano alla minoranza dem che però da oggi devono fare i conti con una proposta chiara e contro la segreteria dem, con la campagna per il No al voto referendario. “La maggioranza che ha cambiato la Costituzione non aveva il mandato per farlo. E’ una maggioranza trasformista, formata grazie alla trasmigrazione di parlamentari eletti sulla base di una legge incostituzionale. Sarebbe un vizio di origine grave che costituisce un precedente preoccupante”, ha affermato poco fa a Roma per la presentazione del movimento “i dem per il No”. Attacchi anche sul fatto che Renzi non dà ancora una data della convocazione alle urne e le ultime polemiche sulle parole della Boschi: al termine però assicura, “Ci sono quelli che sono e restano nel Pd, come il sottoscritto. Come ha affermato il presidente del Pd, vige la legittimità dell’opinione in dissenso”, ha chiuso D’Alema.



Mattinata di terrore in Siria, l’ennesima, per 4 attentati avvenuti in 4 città diverse che hanno fino ad ora sortito 20 morti: le ultime notizie che arrivano dal Medio Oriente parlano di 18 persone accertate che hanno perso la vita nelle 4 esplosioni avvenute tra Tartus, Homs e Damasco, tutte città controllate dalle forze governative di Assad. Non ci sono ancora state rivendicazioni, ma la mano dell’Isis come del resto dei ribelli anti-Assad è molto probabile. La tv di stato ha riferito che nella doppia esplosione avvenuta nella città di Tartus sono morte almeno 11 persone, le altre sono invece decedute nelle esplosioni avvenute presso la provincia di Damasco. Proseguono gli allarmi in Siria mentre in questi giorni si attendono gli accordi decisivi al G20 tra Usa, Russia e Turchia proprio sul destino della Siria e sugli attacchi al Califfato.



Alla fine della formula in latino, letta da Papa Francesco, da piazza San Pietro si è innalzato un boato fragoroso proveniente dagli oltre 100.000 fedeli che per nulla al mondo avrebbero perso la canonizzazione della piccola suora di Calcutta. A meno di 20 anni dalla sua morte, avvenuta nel 1997, Gonxha Agnes Bojaxhiu da tutti, conosciuta come Madre Teresa di Calcutta, è diventata ufficialmente Santa. Lo stesso Pontefice ha sottolineato che il mondo la continuerà a chiamare Madre Teresa, un nome che per tutti equivale a una disposizione assoluta verso i più poveri, a cui la Santa ha dedicato la vita. E per sottolinearlo Francesco ha annunciato che offrirà il pranzo a 1.500 clochard romani: è questo l’insegnamento che nella sua vita la nuova Santa ha sempre rappresentato e che anche il Papa non si esime dal seguire. 

Sarà una giornata di fuoco quella che vivrà oggi Paola Muraro, assessore del comune di Roma e indagata dalla procura della Capitale per l’inchiesta sulle Ecomafie. Muraro dovrà quindi spiegare agli investigatori i misteri che sono avvenuti all’interno dell’azienda dei rifiuti capitolina nei dodici anni in cui aiutava i vari presidenti a dirigere la municipalizzata, in veste di consulente (retribuita profumatamente). L’avvocato della difesa dice che la sua assistita è “tranquilla e determinata”. Agli osservatori politici non sfugge però la relazione che la Muraro ha avuto negli accadimenti di Roma, che hanno portato alla prima crisi politica della giunta Raggi e che potrebbero compromettere la valenza dell’intero Movimento 5 Stelle. Intanto a Roma la Raggi ha nominato il nuovo assessore al bilancio, indicato per l’importante incarico un ex magistrato, Raffaele De Dominicis. 

Aveva 34 anni la giovane mamma che rifiutando la chemio si è condannata a morte. La donna, di cui non sono note le generalità, era stata operata di tumore al seno 4 anni fa. Il protocollo in questi casi prevede un ciclo di chemio, in maniera tale da neutralizzare la totalità delle cellule malate. La donna si è rifiutata consapevolmente di sottoporsi al trattamento con motivazioni di sicuro psicologiche. Un congiunto della donna era infatti stato sottoposto in precedenza al medesimo processo e non ne aveva tratto giovamento, tanto da incontrare comunque la morte tra atroci sofferenze. La paziente ha scelto invece la cosiddetta cura Hamer, un metodo che prevede degli impacchi di ortiche e ricotta nella zona operata, ma che non ha evitato l’insorgere di metastasi in tutto il corpo. L’episodio segue di pochi giorni quello di Padova, dove una ragazza diciottenne è morta di leucemia dopo aver rifiutato la chemio. 

Prima il GP di F1 di Monza, dove le Mercedes sono riuscite ad ottenere una doppietta, che mette ancor di più la parola fine al campionato. Troppo forti quest’anno le frecce d’argento, che concedono agli appassionati solamente l’incertezza di chi tra i suoi piloti si laureerà campione del mondo. Nel pomeriggio di ieri si è svolto invece il GP di Silverstone per il motociclismo, dove Rossi quasi in stato di grazia ha recuperato qualche importante punticino al suo avversario Marq Marquez. Per il dottore il terzo gradino del podio, menntre la vittoria è andata al suo futuro compagno di squadra Vinales.