Parla per la prima volta Loris Gozi dopo la notizia del nuovo processo per Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa: l’uomo dovrà di nuovo comparire in tribunale il prossimo 18 novembre quando ci sarà la prima udienza del nuovo processo. Lo scorso marzo la corte di Cassazione ha accolto i ricorsi presentati dalla procura e dalle parti civili e ha annullato il proscioglimento di Antonio Logli che era stato accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere di Roberta Ragusa. Loris Gozi è il supertestimone che ha sempre dichiarato di aver visto Logli litigare con una donna e farla salire con forza in auto. Gozi ha scontato una pena per un furto compiuto nel 2008: ora è uscito dal carcere e ha trovato un lavoro. E’ stato intervistato oggi dalla trasmissione Pomeriggio 5 condotta su Canale 5 da Barbara D’Urso. “Sono sempre pronto per Roberta Ragusa – ha dichiarato Gozi riguardo al nuovo processo -: se mi chiamano sono pronto”. E sull’ipotesi di reato a carico di Antonio Logli e suo padre – sono accusati di aver falsificato la firma di Roberta Ragusa su documenti dell’autoscuola – Gozi ha affermato: “Sapevo anche già da prima che c’era sotto qualcosa, la famiglia aveva un po’ le mani in pasta su tutto”.
Si torna a parlare di Roberta Ragusa a Pomeriggio 5 oggi 6 settembre 2016, il programma condotto da Barbara D’Urso su Canale 5. Roberta Ragusa è sparita da Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012. Il marito Antonio Logli nel 2015 era stato indagato ma poi prosciolto dall’accusa di aver ucciso la moglie. Il prossimo novembre dovrà comparire di nuovo in tribunale. La conduttrice di Pomeriggio 5 anticipia una novità sul caso: “pare che Antonio Logli e il padre abbiano falsificato la firma di Roberta Ragusa“. In trasmissione interverrà anche il testimone Loris Gozi. Nel corso dell’estate sono emerse nuove piste sul giallo della scomparsa di Roberta Ragusa, grazie alle testimonianze del giornalista del Corriere della Sera Fabrizio Peronaci. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto movimenti sospetti nel boschetto vicino alla stazione di San Giuliano Terme e nel cimitero di Orzignano. Un’ulteriore pista riguarda poi la rotatoria di via Di Vittorio, a Gello, e l’ipotesi che Roberta Ragusa sia stata sepolta sotto l’asfalto.