Resta avvolto nel mistero il delitto di Gianna Del Gaudio, la professoressa 63enne uccisa nella sua villetta di Seriate nella notte tra il 26 ed il 27 agosto scorso. Cosa è accaduto realmente? Nuovi dettagli in più sarebbero emersi dalla trasmissione Pomeriggio 5 che oggi è tornata a parlare del giallo ponendo l’accento su un’ultima novità. La nuora della donna uccisa, alle telecamere del programma ha confermato la presenza di un uomo incappucciato che, nei giorni precedenti alla tragedia dell’omicidio di Gianna Del Gaudio avrebbe suonato spesso di notte alla sua abitazione quando il marito andava al lavoro. E’ solo una coincidenza? La nuora alle telecamere del programma di Barbara d’Urso ha poi ribadito di credere alle parole di Antonio Tizzani, marito di Gianna ed unico indagato a piede libero per il delitto della moglie. Proprio quest’ultimo avrebbe manifestato al tempo stesso un certo timore per la propria famiglia, anche alla luce di un possibile killer in circolazione e che avrebbe ampiamente minacciato i suoi cari, uccidendo Gianna e prima ancora disturbando la nuora nel cuore della notte.
Il caso di Gianna Dell Gaudio sbarca di nuovo a Pomeriggio 5: la povera professoressa uccisa a Seriate nella puntata di oggi sarà il caso portante affrontato da Barbara D’Urso e i suoi inviati dalla cittadina bergamasca, per provare a capire se il marito – che continua a professarsi innocente – abbia effettivamente ragione e che allora l’uomo incappucciato visto dallo tesso uomo nella casa prima dell’omicidio possa essere il reale assassino dell’insegnante. In diretta ci sarà anche l’intervista alla nuora di Gianna Del Gaudio che proverebbe le parole del marito: «negli ultimi due mesi nel cuore della notte un uomo incappucciato di dilettava a suonare al citofono della villetta dove abitavamo io e mio marito Paolo (figlio di Gianna, ndr)». Secondo la nuora una persona c’era eccome e potrebbe essere davvero lei ad aver ucciso la povera insegnante: «C’era un uomo incappucciato che negli ultimi due mesi veniva a suonarmi il campanello di notte, quando mio marito era al lavoro. L’ho detto ai carabinieri». Per Gianna, uccisa nella notte tra il 26 e il 27 agosto, sono tantissimi i rilevamenti della scientifica di cui si attendono ancora i risultati per avere qualche certezza in più.
Si continua a indagare sull’omicidio di Gianna Del Gaudio, l’ex insegnante di Seriate, in provincia di Bergamo, uccisa nella notte fra il 26 ed il 27 agosto scorsi. Ad essere indagato a piede libero, come atto dovuto, è per ora il marito della donna, Antonio Tizzani, che raggiunto nei giorni scorsi dai microfoni della trasmissione Pomeriggio 5 condotta su Canale 5 da Barbara D’Urso, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione se non ribadire di “essere innocentissimo”. Gli inquirenti in queste ore, secondo quanto riportato da Il Giorno, si starebbero concentrando su un sms che Gianna Del Gaudio avrebbe inviato poco dopo la mezzanotte di quel giorno, mezz’ora prima di essere uccisa. Non ci sarebbe stata una telefonata quindi come inizialmente ipotizzato ma un messaggio poco prima di morire. Gli investigatori lo avrebbero scoperto controllando i tabulati telefonici ma al momento non si sa a chi fosse indirizzato né che cosa ci fosse scritto.
E’ ancora giallo sull’omicidio di Gianna Del Gaudio, l’ex insegnante di Seriate uccisa nella notte fra il 26 ed il 27 agosto scorsi. L’unico indagato per ora è il marito Antonio Tizzani, a piede libero e sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti solo come atto dovuto. Alcune novità, dopo giorni di buio, potrebbero tuttavia arrivare nelle prossime ore, grazie alla presenza di tracce ematiche e macchine in prossimità del cancello dell’abitazione di Gianna Del Gaudio. Le analisi saranno quindi importanti per stabilire se la versione di Tizzani, che ha affermato di aver visto un uomo incappucciato in fuga, è corretta o no. Secondo gli inquirenti inoltre, riporta Urbanpost, il coltello che ha sferrato un unico fondente alla gola della vittima sarebbe una “lama importante”, ma non è ancora stata ritrovata. Intanto tutta la comunità è sotto shock per quanto accaduto all’ex professoressa, benvoluta da tutti gli studenti che conservavano un suo caro ricordo. Le indagini per ora si dirigono tutte verso il profilo Facebook di Gianna Del Gaudio che secondo la magistratura potrebbe nascondere il movente dell’atroce delitto. L’unico dato emerso certo finora riguarda una foto che la donna avrebbe pubblicato una settimana prima del proprio omicidio, alla quale avrebbe allegato la frase “io ed il mio amore Antonio Tizzani ci troviamo all’hotel Pace a San Giovanni Rotondo”. Una frase che non lascia spazio a dubbi sul sentimento nutrito da Gianna Del Gaudio nei confronti del marito e che va ad ispessire lo sgomento di chi la conosceva e non riesce a capire il motivo del folle gesto. A mettere sull’attenti tuttavia gli investigatori sono altri post, al di là di quelli di cucina, che lasciano intuire che la donna avesse avuto un contrasto con qualcuno. Come riporta Bergamo News, ce ne sarebbero alcuni in particolare, scritti fra la fine di giugno e quella di luglio, in cui la donna parlava di “vendetta come azione negativa” e “le persone più schifose sono quelle che sputano nel piatto dove hanno mangiato”. Non è ancora chiaro se si trattasse di riflessioni della vittima o se effettivamente fossero diretti a qualcuno in particolare.