E’ forte il dolore di tutta una nazione per la morte di Ciro Ciocca, lo studente di Napoli morto mentre si trovava in Erasmus a Parigi. La famiglia ha accusato un duro colpo, soprattutto perchè le speranze che il ragazzo si potesse riprendere erano molto alte, fin dallo scorso 2 settembre. Numerosi i tentativi di suicidio da parte del govane, che inizialmente, riporta Il Messaggero, aveva provato a tagliarsi le vene. Il pronto intervento dei genitori, corsi per sostenerlo, si sono rivelati vani. Una settimana dopo quel primo folle gesto, Ciro Ciocca ha deciso di riprovare a porre fine alla sua vita. Un dolore inaspettato quello che ha colto gli abitanti di Ariccia, suo paese natale, e che ha innescato un tam tam di messaggi sui social su un probabile omicidio. Sono in molti infatti a non spiegarsi come mai Ciro abbia voluto uccidersi proprio una volta raggiunto quello che per migliaia di studenti è un sogno: l’Erasmus. Nel frattempo sul profilo facebook della fidanzata del 21enneè spuntata una foto con i primi piani dei due innamorati ed una scritta “ti amo”. Per le autorità francesi non c’è nulla su cui indagare, ma la Procura italiana ha deciso di approfondire la questione e valutare se qualcuno abbia spinto Ciro a togliersi la vita.
La morte del giovane studente Erasmus a Parigi, Ciro Ciocca, sarebbe stata classificata dalle autorità francesi un suicidio. Eppure, il caso si porterebbe dietro numerosi dubbi ed aspetti poco chiari. Non è infatti chiaro, come riporta Quotidiano.it, se il gesto sia stato volontario o frutto di un incidente drammatico. Nel frattempo, la Procura della Repubblica di Campobasso avrebbe aperto un fascicolo con l’ipotesi di istigazione al suicidio. Secondo la procura si tratterebbe di un atto dovuto mirato a fare maggiore chiarezza sulla morte del giovane studente Erasmus anche attraverso l’autopsia effettuata questa mattina in Francia. Allo stato attuale non risulterebbero comunque indagati. Intanto, la notizia della sua morte e tutti i dubbi che si porta dietro ha provocato ampio sgomento presso il responsabile amministrativo dell’ufficio Erasmus del Dipartimento, Patrizio Di Lorenzo, che ha commentato: “L’ho conosciuto di persona ed era un ragazzo tranquillo. Non ha mai dato impressione di una persona fuori dagli schemi: era uno studente modello di 21 anni iscritto al corso di laurea in Tecnologie Alimentari e stava svolgendo l’Erasmus a Rouen insieme ad un altro collega. Gli studenti di Agraria hanno appreso la tragica notizia questa mattina leggendo i giornali”.
La morte di Ciro Ciocca, giovane studente molisano che, secondo la polizia francese si sarebbe tolto la vita dopo pochi giorni dal suo arrivo a Parigi per seguire il programma Erasmus, ha sconvolto l’Italia intera. Il decesso è giunto ieri sera dopo tre giorni di agonia in ospedale. A commentare l’accaduto all’agenzia di stampa Ansa è stato anche Matteo Lorito, direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università degli studi Federico II a Portici: “Perdere un nostro studente Erasmus è come perdere un figlio, quanto di peggio possa accadere. Siamo affranti, vicini alla famiglia e io personalmente sono in contatto con il padre”. “Non conoscevo personalmente Ciro ma chi me ne ha parlato lo ha descritto come una bella persona, un ragazzo perbene”, ha aggiunto in riferimento al giovane studente morto suicida in Francia. Lorito ha poi aggiunto che attualmente sarebbero in corso contatti con il responsabile del programma Erasmus.
A Riccia, il paese di origine di Ciro Ciocca, è sconvolto per la doppia notizia terribile ricevuta in serata: il ragazzo in Erasmus a Parigi da pochissimo giorni, non solo ha perso la vita ieri sera dopo tre giorni di ricovero in seguito a ferite da accoltellamento, ma per la polizia francese si sarebbe lui tolto la vita e non sarebbe vera la prima ipotesi di una rapina in casa sua per portargli via pc e telefonino. Il mistero, come spieghiamo nel dettaglio qui sotto, resta ancora tutto aperto visto che non ci sono ancora dettagli resi noti dagli inquirenti: la famiglia che nei giorni scorsi si era mobilitata con le istituzioni del Molise – regione di provenienza di Ciro Ciocca – per chiedere un’aiuto al Governo a livello diplomatico e per poter così aiutare la stessa famiglia in questo momento di difficoltà. Ora il dramma, mentre il consolato prosegue il lavoro per raccogliere informazioni dettagliate sulla vicenda e starebbe cercando – secondo il Messaggero – di contattare le autorità francesi per capire cosa è davvero successo quella drammatica tra tra il 2 e il 3 settembre scorso, quando secondo la versione ufficiale, Ciro Ciocca si sarebbe tolto la vita.
La vicenda di Ciro Ciocca subisce un colpo di scena drammatico: lo studente italiano morto a Parigi nella notte tra venerdì e sabato scorso in realtà non sarebbe stato ucciso dopo una rapina ma si sarebbe tolto la vita. Suicidio, questa l’ipotesi delle indagini dopo la svolta di ieri sera, quando la notizia è stata data alla stampa internazionale e si è arrivati a questa conclusione dopo i rilevamenti della gendarmeria francese. Il mistero però rimane per una vicenda davvero complicata: come scrivevamo qui sotto, Ciro Ciocca è uno studente molisano originario di Riccia che era andato a Parigi per l’Erasmus e dopo essere appena sbarcato nella Capitale francese sembrava fosse rimasto vittima di una rapina per il telefonino, accoltellato più volte e ricoverato in ospedale per le profonde ferite. Sembrava potesse farcela poi ieri pomeriggio le condizioni si sono aggravate ed è sopraggiunta la morte: ora la polizia si dice certa, è suicidio. La famiglia non ha voluto rilasciare dichiarazioni e al momento non ci sono elementi resi noti che spieghino come mai si è arrivati alla certezza del suicidio: il mistero prosegue, ma il dramma per la morte di una giovane vita purtroppo resterà a prescindere.
Uno studente italiano è morto a Parigi dopo essere stato accoltellato all’interno dell’appartamento in cui viveva: si tratta di Ciro Ciocca, originario di Riccia (Campobasso). Avrebbe compiuto 21 anni il prossimo 21 ottobre. Nella notte tra venerdì 2 e sabato 3 settembre Ciro Ciocca è stato aggredito da uno sconosciuto. Il giovane molisano è stato ricoverato dopo l’accoltellamento, ma poi le sue condizioni sono peggiorate al punto che poi è deceduto. Secondo le prime ricostruzioni Ciro Ciocca, che era a Parigi per l’Erasmus universitario, sarebbe stato aggredito nel corso di un tentativo di furto di un telefonino e di un pc. La gendarmeria francese comunque sta indagando sulla vicenda. Sono molti i punti da chiarire, perché non è nemmeno certo il luogo dell’aggressione. Le coltellate inferte a Ciro Ciocca, stando a quanto trapelato, sarebbero molte. Le condizioni dello studente sembravano essersi stabilizzate, poi sono peggiorate fino alla morte a cinque giorni dall’aggressione. La notizia è circolata in Mosile ed è rimbalzata sui social network: «Non doveva succedere a lui! Ti prego Dio, se esisti davvero, fai qualcosa!», ha scritto Gianluigi Ciocca, fratello della vittima, in un post su Facebook dopo aver saputo dell’aggressione e chiedendo l’aiuto di qualcuno che sapesse parlare francese. Il presidente della Regione Molise è già intervenuto reclamando chiarezza: «Chiediamo al Governo italiano di impegnarsi con le autorità e le istituzioni francesi per fare piena luce su un atto di violenza tanto efferata», ha dichiarato Laura Frattura. Per il rimpatrio della salma bisognerà aspettare: le autorità francesi dovranno fare chiarezza prima di dare l’autorizzazione.