L’orribile storia dell’Angelica Vip Club è stata svelata nelle ultime ore dalle ricostruzioni degli inquirenti che hanno poi confermato il carcere per Samuele e Alessio Salvatore Turco. Attirata con una trappola, Gabriela Altamirano è stata prima tramortita e poi violentata con un coltello fino alla morte per dissanguamento: «Samuele Turco avrebbe usato un’arma anomala, una calza a rete. Con la quale avrebbe strangolato Gabriela, tramortendola e facendole perdere i sensi. Ma è il passaggio successivo a far scivolare nello splatter questo terribile omicidio. Quasi seguendo un rituale di punizione, l’assassino ha deposto la donna esanime su un letto all’interno del locale a «luci rosse», teatro di ammucchiate e sesso spinto, colpendola ripetutamente con il coltello nelle zone intime. Uno sfregio ripetuto almeno nove volte, fino alla morte, sopravvenuta per dissanguamento», si legge nella ricostruzione della convalida di fermo riportata dalla Gazzetta di Parma.



Confermato il fermo di Samuele e Alessio Salvatore Turco, i due uomini che lo scorso dicembre hanno ucciso Gabriela Altamirano e Luca Manici, alias Kelly La Blonde, a San Prospero. Il delitto dell’Angelica Vip Club, locale a luci rosse rinomato in paese, sarebbe stato compiuto quindi dall’ex compagno della donna argentina e dal figlio, anche se le autorità dovranno stabilire nelle prossime ore i rispettivi ruoli. Entrambi gli arrestati si sono avvalssi intanto della facoltà di non rispondere, anche se Alessio Salvatore Turco, il figlio di Samuele, ha confessato di trovarsi sulla scena del crimine in quella notte del 26 dicembre. Il ragazzo, che ora si trova nella casa circondariale di Reggio Emilia, ha comunque negato di aver ucciso le due vittime. Secondo la sua versione, sottolinea La Repubblica, ad impugnare l’arma del delitto sarebbe stato solo il genitore, mentre lui si sarebbe limitato ad aiutarlo a spostare il corpo di Kelly dietro ad un divano. In seguito avrebbe collaborato ad occultare il coltello, ritrovato in un parco pubblico del Montanara, ed a far sparire alcuni dispositivi elettronici delle vittime, fra cui anche le videocamere di sorveglianza del club. Secondo gli inquirenti, l’omicidio di Luca Manici e Gabriela Altamirano sarebbe stato premeditato e studiato nei minimi particolari. Il primo ad essere ucciso è stato il transgender, mentre la donna sarebbe stata attirata in una trappola, con la scusa di un cliente. Luca Manici è stato pugnalato 18 volte, di cui una, fatale, al cuore. Gabriela Altamirano invece è stata strangolata con una calza a rete e ferita con molte coltellate. I suoi aguzzini l’hanno infine abbandonata, lasciando che si dissanguasse lentamente su un letto. La particolare ferocia con cui è stato eseguito il delitto comporterà l’aggravante della crudeltà, oltre a quello della premeditazione. 

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