C’è stata una scossa importante alle ore 21.17 in provincia di Macerata nelle Marche da 3.0 Magnitudo. Le coordinate indicate dall’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia sono le seguenti: 43.02 latitudine e 13.12 longitudine. L’ipocentro della scossa inoltre è stato rilevato a sette chilometri di profondità dalla superficie terrestre. Ecco i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro: Fiastra (MC); Fiordimonte (MC); Acquacanina (MC); Pievebovigliana (MC); Pieve Torina (MC); Ussita (MC); Bolognola (MC); Muccia (MC); Visso (MC); Monte Cavallo (MC); Camerino (MC); Sarnano (MC); Castelsantangelo sul Nera (MC); Cessapalombo (MC); Caldarola (MC); Serravalle di Chienti (MC);Camporotondo di Fiastrone (MC); Preci (PG); Gualdo (MC); San Ginesio (MC); Serrapetrona (MC);Belforte del Chienti (MC); Amandola (FM) e Montefortino (FM). Lo sciame sismico è poi proseguito con una scossa alle 21.21 da 2.3 Magnitudo con l’ipocentro stavolta a dieci chilometri dalla superificie terrestre.



Un terremoto di magnitudo 2.7 sulla scala Richter si è verificato oggi, 10 gennaio 2017, in provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna, alle ore 17:27. Il sisma, come riferito dal report fornito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 43.84 di latitudine e 11.92 di longitudine, e ipocentro localizzato ad una profondità nel sottosuolo di 10 km. L’elenco completo dei centri abitati situati nel raggio di 20 km dall’origine del movimento tellurico è il seguente: Bagno di Romagna (FC), Verghereto (FC), Santa Sofia (FC), Chiusi della Verna (AR), Pratovecchio (AR), Stia (AR), Poppi (AR), Bibbiena (AR), Galeata (FC), Civitella di Romagna (FC), Premilcuore (FC), Casteldelci (RN) e Chitignano (AR). Dopo il terremoto non sono stati segnalati danni a cose o persone.



Oggi alle 16.27, ora italiana, c’è stata una scossa da 6.5 Magnitudo alle Isole Salomone che ha subito lanciato l’allarme tsunami. Il sisma si è verificato alle seguenti coordinate: -10.08 latitudine e 161.01 longitudine come riporta l’Istituto nazionale geofisica e vulcanologia. L’ipocentro è stato localizzato a venti chilometri di profondità dalla superficie terrestre e la Magnitudo è stata addirittura di 6.5. Le isole Salomone si trovano nell’Oceano Pacifico del sud vicino all’Oceania e ad est della Papua Nuova Guinea. Lo stato si estende per circa ventinovemila chilometri quadrati di cui il 3.2% sono di acqua. Gli abitanti sono oltre cinquecentomila abitanti con una densità veramente bassa di venti abitanti per chilometro quadrato. La capitale è Honiara e al forma di governo è la Monarchia parlamentare.



In centro Italia continua lo sciame sismico dopo l’ultimo lieve terremoto a Rieti e in tutta la provincia laziale: non ci sono per fortuna grandi scosse almeno nelle ultime tre ore, anche se la sequenza dello sciame nel cratere sismico non cala minimamente rispetto a 5 mesi fa. Sisma di M 1.5, 1.6 e 1.7 sempre nella stessa area compresa tra le province di Rieti, Perugia e Ascoli Piceno: alle ore14.29 terremoto di grado M 1.7, la scossa più alta, con ipocentro segnalato dal centro nazionale INGV a 10 km di profondità. Epicentro invece individuato e situato presso i comuni di Accumoli, Arquata del Tronto, Norcia, Amatrice, Cittareale, Cascia, Montegallo, Acquasanta Terme, Castelsantangelo sul Nera. Lieve scossa sismica anche a Perugia e Macerata, con l’azione del terremoto che per fortuna non sta provocando alcun danno significativo.

Giornata relativamente tranquilla fin qui in Italia, in questo 10 gennaio 2017, dal punto di vista dei terremoti. Dopo la scossa di magnitudo 2.1 sulla scala Richter fatta segnare in provincia di Macerata alle ore 9:06, tra i sismi più intensi bisogna segnalare quello registrato in provincia di Siena alle ore 12:15. Il terremoto in questione ha riportato un’intensità di magnitudo 1.7 sulla scala Richter e, stando ai dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 43.21 di latitudine e 11.03 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 9 km. L’elenco dei centri abitati situati nel raggio di 20 km dall’origine del movimento tellurico comprende: Radicondoli (SI), Chiusdino (SI), Montieri (GR), Castelnuovo di Val di Cecina (PI), Monticiano (SI), Casole d’Elsa (SI), Monterotondo Marittimo (GR), Pomarance (PI) e Sovicille (SI).

Mentre il terremoto nelle Filippine è stato registrato senza danni particolari, dopo il sisma M 7.3 sulla scala Richter, riprendiamo l’analisi delle scosse sull’Italia con lo sciame sismico tra Marche, Abruzzo, Molise e Umbria. Segnaliamo un’altra scossa in provincia di Macerata, senza danni aggiunti o conseguenze negative per fortuna: grado 2.1 Richer, ipocentro segnalato dal centro nazionale INGV a 8 km sotto il livello del terreno ed epicentro invece presso i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, Bolognola, Preci, Acquacanina, Fiastra, Montemonaco, Norcia, Fiordimonte, Montegallo, Monte Cavallo, Amandola, Pieve Torino, Sarnano, Pievebovigliana, Arquata del Tronto, Sellano. Altre lievi scosse avvenute in Campobasso e a Rieti, ma anche in questo caso senza alcuna rilevanza di intensità. 

-Un terremoto di magnitudo 2.3 sulla scala Richter si è verificato alle ore 8:59 di oggi, martedì 10 gennaio 2017, in provincia di Campobasso, in Molise. La scossa, come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 41.51 di latitudine e 14.62 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità di 26 km nel sottosuolo. L’elenco dei centri abitati situati nel raggio di 15 km dall’origine del movimento tellurico è il seguente: Vinchiaturo (CB), Mirabello Sannitico (CB), Ferrazzano (CB), Baranello (CB), Campobasso (CB), San Giuliano del Sannio (CB), Busso (CB), Cercepiccola (CB), Colle d’Anchise (CB), Oratino (CB), Gildone (CB), Cercemaggiore (CB), Casalciprano (CB), Guardiaregia (CB), Spinete (CB), Ripalimosani (CB), Campochiaro (CB), Sepino (CB), Campodipietra (CB), San Polo Matese (CB), Bojano (CB), Castropignano (CB), Matrice (CB), San Giovanni in Galdo (CB), Toro (CB), Sant’Elena Sannita (IS) e Jelsi (CB).

-Un violento terremoto di magnitudo 7.0 sulla scala Richter si è verificato a largo delle Filippine quando in Italia erano le ore 7:13 di questo martedì 10 gennaio 2017. Il sisma è stato registrato dall’istituto geologico statunitense USGS, che ne ha individuato l’epicentro in mare aperto a 190 km sud-sudest dalla città di Tabiauan e l’ipocentro ad una profondità di 629,5 km. Il centro sismologico euro-mediterraneo sta già raccogliendo le testimonianze dei cittadini delle Filippine che hanno avvertito la scossa: gran parte di questi sottolineano come il movimento tellurico abbia avuto una breve durata (di circa 5 secondi) ma che sia stato avvertito distintamente vista la violenza con cui la terra ha tremato. In questo momento non si hanno segnalazioni di danni a cose o persone, resta viva però l’allerta tsunami dal momento che il terremoto ha avuto origine proprio in mare aperto.

Nella notte di oggi c’è stata una doppia scossa di terremoto in provincia di Ascoli Piceno nelle Marche. Entrambi i sismi si sono verificati alle seguenti coordinate: 42.82 latitudine e 13.26 longitudine come riportato dall’Instituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia. Il primo l’abbiamovisto alle ore 23.28 per una Magnitudo di 2.2 e il secondo invece alle 00.09 con una Magnitudo di 2.4. L’ipocentro delle due scosse si è verificato tra i tredici e i quindici chilometri di profondità dalla superficie terrestre. Ecco i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro della scossa: Arquata del Tronto (AP); Accumoli (RI); Montegallo (AP); Norcia (PG); Castelsantangelo sul Nera (MC); Acquasanta Terme (AP); Montemonaco (AP); Amatrice (RI); Cittareale (RI); Cascia (PG); Preci (PG) e Ussita (MC). Nella giornata di ieri poi non si erano verificate altre scosse in provincia di Ascoli Piceno nelle Marche.

C’è stata una brutta scossa nella giornata di ieri a Padang in Indonesia. Questa è stata di 5.5 Magnitudo e l’ipocentro è stato localizzato a 63.5 chilometri di profondità dalla superficie terrestre. Il sisma è stato localizzato alle seguenti coordinate: -1.64 latitudine e 100.34 longitudine. Padang è una città che si trova nella provincia della Sumatra Occidentale in Indonesia ed è a soli tre metri sul livello del mare. Una scossa così forte può far temere per un possibile tsunami e di sicuro la situazione è da tenere sotto controllo. La città ha una superficie di quasi settecento chilometri quadrati e gli abitanti sono oltre ottocentomila. Padang è divisa in undici distretti e in ben centoquattro villaggi, questo è un sistema ancora molto arretrato rispetto al modo di vivere dell’occidente. Staremo a vedere se nella giornata ci saranno altri problemi e se la situazione sarà gestita nel giusto modo.