E’ caccia all’assassino di Tiziana Pavani, la donna 54enne uccisa a Milano nella serata di ieri. Stando alle novità sul giallo rese note dal quotidiano Repubblica.it, la vittima conosceva bene il suo assassino. Gli inquirenti avrebbero escluso la pista dell’omicidio a scopo di rapina, mentre si inizia a indagare su un cerchio ben ristretto di persone, conoscenti di Tiziana. Negli ambienti investigativi ci sarebbe un grande ottimismo in merito ed il caso sembrerebbe essere vicino alla sua soluzione. Ad essere escluso dai primi sospetti sarebbe comunque l’ex marito di Tiziana Pavani, poiché al momento del suo delitto si trovava alle Seychelles ed è stato avvertito solo nelle passate ore. Dopo la notizia di un uomo sentito dagli inquirenti nella serata di ieri, si credeva nella chiusura imminente del caso. La sua casa era stata fatta perlustrare ma sarebbe già stato escluso un suo ruolo nella terribile vicenda. Al momento, dunque, si continua a cercare l’assassino così come l’arma del delitto.
E’ giallo attorno all’omicidio di Tiziana Pavani, la donna uccisa a Milano e rinvenuta senza vita ieri sera nella sua abitazione, in via Bagarotti 44 nel quartiere Baggio della città. Il cadavere della 54enne, separata e senza figli che di mestiere faceva la segretaria in un asilo, è stato trovato riverso sul letto. A rivelarne i particolari è il sito Repubblica.it, secondo il quale Tiziana Pavani era ancora vestita e riportava segni di percosse al volto, oltre a una profonda ferita alla testa, segno di essere stata vittima di un’aggressione violentissima. Il suo assassino l’avrebbe colpita ripetutamente al viso e alla testa. I suoi colleghi avevano ritenuto sospetta l’assenza della donna sul posto di lavoro e per questo avevano cercato di contattarla più volte al telefono senza ricevere alcuna risposta. Il corpo è stato trovato da un vicino di casa che abita anche lui al quarto piano del palazzo, il quale intorno alle 18:00 di ieri avrebbe avvertito uno strano odore di gas provenire dall’abitazione di Tiziana Pavani. La porta di casa della donna era socchiusa e dopo essere entrato, il vicino si sarebbe accorto della manopola dei fornelli della cucina aperta. Dopo aver chiuso il gas si è accorto della presenza del cadavere della vicina sul letto, ancora vestita, con le coperte tirate su fino al petto e con la testa fracassata. A sconvolgere il vicino sarebbero stati i numerosi schizzi di sangue in tutta la stanza, sebbene risultasse tutto in ordine, senza alcun segno di evidente colluttazione. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi ma per la donna non c’era più nulla da fare. Nella serata di ieri, come rivelato dalla trasmissione Chi l’ha visto, è giunta sul posto la Scientifica di Milano per tutti i rilievi del caso, alla ricerca dell’arma dell’assassino di Tiziana Pavani. Le ricerche si sono concentrate nei cassonetti e nel giardino dello stabile, ma non avrebbero portato ad alcun esito positivo. Le indagini sarebbero partite da subito e ci sarebbe un uomo già sentito e al quale sarebbe stata perquisita la casa, sebbene al momento non ci sia nessuna notizia certa in merito. Gli inquirenti sin dall’inizio del giallo avrebbero sostenuto la tesi secondo la quale la donna uccisa a Milano conoscesse bene il suo assassino, con il quale è possibile che abbia trascorso insieme la notte. L’assenza di effrazioni porterebbe a far pensare che sia stata la stessa vittima ad aprire la porta alla persona che poi l’avrebbe aggredita a morte, prima di andarsene lasciando il gas aperto forse al fine di inscenare il tentativo di suicidio o addirittura per provocare una vera e propria strage.