E’ trascorso quasi un anno dalla morte di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego uccisa la notte tra il 15 ed il 16 gennaio 2016. Per il suo omicidio, dallo scorso febbraio sono in carcere i fratelli Freddy e Debora Sorgato e l’ex tabaccaia veneziana, Manuela Cacco, tutti e tre accusati di aver avuto un ruolo attivo nell’uccisione e nell’occultamento di cadavere della 55enne, sebbene il corpo non sia mai stato trovato. In attesa dell’udienza nella quale il giudice confermerà o meno il rinvio a giudizio per l’intero “trio diabolico”, continuano ad emergere nuove indiscrezioni clamorose, dopo le numerose intercettazioni finora trapelate. Questa volta, al centro dell’attenzione ci sarebbero alcune lettere che i due fratelli – molto probabilmente la mente e il braccio del delitto di Isabella Noventa – si sarebbero scambiati nel corso della loro detenzione in due penitenziari diversi. A rivelarne parte del contenuto è stato il settimanale Giallo. Dopo averlo fatto telefonicamente e dal vivo nei giorni precedenti ma soprattutto successivi all’omicidio di Isabella Noventa, Freddy Sorgato, suo ex fidanzato, anche tramite un intenso scambio epistolare tenta, seppur maldestramente, di concordare con la sorella Debora una versione comune da fornire in vista di un possibile processo. In una delle tante lettere intercettate dagli inquirenti, l’ex autotrasportatore con la passione per il ballo informa Debora Sorgato di aver dichiarato agli inquirenti che apparterrebbero a lui i 124 mila euro e le armi sequestrati in casa dell’ex compagno della sorella, il maresciallo Giuseppe Verdi. “Ho dichiarato agli avvocati che le pistole e i soldi sono miei. Non so come lo verbalizzano, ma fatto sta che ne è uscito di casino che ancora non me ne capacito”, scrive Freddy a Debora. Nella medesima missiva, l’uomo tira in ballo anche Manuela Cacco definendo le sue dichiarazioni “senza fondamento”, dietro le quali starebbe correndo la polizia. “Si sono arenati per mancanza di elementi”, aggiunge, in merito alle indagini. Nelle varie lettere, Freddy Sorgato insiste sull’assenza di prove a loro carico o di un movente, ed addirittura in una ulteriore missiva ribadisce alla sorella la sua prima falsa versione, ovvero la morte di Isabella Noventa causata da un gioco erotico dagli esiti drammatici. A tal fine, scrivendo tutto in maiuscolo, sembra voler tenere aggiornata la sorella di quanto da lui detto durante gli interrogatori. Le lettere non finiscono qui: in un’altra è sempre Freddy a voler quasi imboccare le parole che la sorella dovrebbe dire agli inquirenti anche in riferimento alla messinscena realizzata da Manuela Cacco, subito dopo il delitto di Isabella Noventa. A tenere i fili dell’intera vicenda, guidando così Debora Sorgato su cosa dire o meno alla polizia risulta essere sempre Freddy, che nelle varie missive non accenna ad alcun pentimento per quanto commesso, salvo lamentarsi per le difficoltà economiche che potrebbe incontrare in futuro a causa della vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto.