Dopo 146 anni di onorata carriera, il celebre circo Barnum si prepara a chiudere i battenti. L’ultimo spettacolo di quello che oggi si chiama Ringling Bros. and Barnum and Bailey Circus, infatti, si terrà negli Stati Uniti nel prossimo mese di maggio. Il circo, così come riportato dall’Afp, dopo due diverse fusioni ha affermato di non riuscire più a sopravvivere in seguito all’aumento dei costi dovuti alla gestione. Ma alla base della decisione anche la sempre più scarsa vendita dei biglietti, probabilmente causata dalla cancellazione degli spettacoli degli elefanti, che sono stati per molto tempo l’attrazione più importante dell’attività circense, ma che hanno scatenato le aspre polemiche da parte degli animalisti. Il circo, quindi, si prepara a dire addio alle scene: nato nel lontano 1871 negli Stati Uniti da un’idea di P.T.Barnum, era noto al grande pubblico grazie alle sue esibizioni “insolite”.
Il Ringling Bros. and Barnum and Bailey Circus dice addio alle scene e si prepara a chiudere definitivamente tutti i riflettori. La notizia è stata accolta in maniera molto positiva dagli animalisti, che hanno visto in questa storia un esempio per “i grandi circhi che fanno ancora soffrire gli animali”. Lo spettacolo, nato nel 1871 da un’idea di P.T.Barnum, era noto per le sue stranezze. Negli spettacoli, infatti, era possibile vedere i “giganti d’Islanda”, le donne della Patagonia, serpenti di mare, nani e, addirittura, le sirene delle Fiji (anche se in questo caso si trattava di un grosso fake, nato dall’unione di un torso di scimmia con la coda di un grosso pesce). Barnum, noto come “il principe dei ciarlatani”, è stato il primo a introdurre negli spettacoli l’elettricità e a inaugurare il circo a tre piste, idee che in breve tempo hanno reso la sua attività circense come una delle più grandi al mondo.