Altra scossa di terremoto in centro Italia, sempre senza danni provocati, ma questa volta con epicentro più spostato verso l’Abruzzo e la provincia di L’Aquila: altre piccole scosse sono poi intervenute nel lungo sciame sismico tra le province di Rieti, Perugia, Ascoli Piceno. Alle ore 15.26 scossa di magnitudo 2.2 sulla scala Richter, ipocentro segnalato dal centro nazionale INGV a circa 12 km di profondità sotto il livello del terreno: epicentro invece calcolato presso i comuni di Capitignano, Campotosto, Montereale, Amatrice, Barete, Cittareale, Cagnano Amiterno, Crognaleto, Pizzoli, Accumoli, Borbona, Cortino, Posta, Fano Adriano. Nessuna conseguenza dopo questo terremoto, come del resto già avvenuto anche per tutte le altre scosse sismiche di questa domenica 15 gennaio 2017.



Le Marche tornano protagoniste del terremoto che poche ore fa è intervenuto oltre il grado 2 della Scala Richter nelle province di Macerata e Ascoli Piceno: alle ore 12.40 e alle 13.24 la due scosse di grado M 2.3 e 2.0 Richter, con l’area attorno ad Ascoli che viene colpita con maggiore intensità. Resta per fortuna la buona notizia di nessun danno provocato e nessuna allerta emanata: è il consueto ormai da 5 mesi sciame sismico nel centro Italia, con il centro nazionale INGV che ha calcolato anche gli ipocentri a 9 e 11 km di profondità. L’epicentro del sisma piceno è individuato presso i comuni di Arquata del Tronto, Norcia, Accumoli, Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Cascia, Preci, Montemonaco, Acquasanta Terme, Cittareale, Amatrice, Visso, Ussita. Per quanto rigida il terremoto nel Maceratese, le aree più vicino all’epicentro riguardano i comuni di Ussita, Bolognola, Visso, Acquacanina, Amandola, Fiastra, Sarnano; Montegallo, Preci, Fiordimonte, Comunanza, Norcia, Piebovilgiana e Gualdo Tadino.



Altra scossa di terremoto, sempre in centro Italia e questa volta più orientata verso il Lazio e la provincia di Rieti, già profondamente colpita negli ultimi mesi dalle tragedie di Amatrice e Accumoli: alle ore 12.29 il sisma rilevato dal centro nazionale INGV ha misurato il grado M 2.6 nel Rietino, con ipocentro rilevato a circa 9 km di profondità sotto il livello del terreno. L’epicentro del terremoto nel Lazio, che per fortuna non ha provocato alcun danno data la non fortissima intensità di magnitudo, è stato individuato presso i comuni di Belmonte in Sabina, Rocca Sinibalda, Torricella in Sabina, Poggio San Lorenzo, Montenegro Sabino, Longoni Sabino, Capaprota, Concerviano, Frasso Sabino, Monte San Giovanni in Sabina, Colle di Tora, Poggio Moiano, Castel di Tora, Cittaducale, Poggio Nativo, Petrella Salto, Pozzaglia Sabina, Roccantica, Neroli, Poggio Mirteto, Turbina e Fiamignano. Proseguono le lievi scosse sismiche anche tra le province di Macerata, Ascoli Piceno, Perugia e Campobasso.



Centro Italia ancora protagonista con il terremoto avvenuto – con relativo sciame sismico – nell’area attorno a Perugia e Rieti: scossa di grado M 2.1 sulla scala Richer, con ipocentro segnalato dal centro nazionale INGV che ha toccato i 14 km sotto il livello del terreno. L’epicentro del sisma Umbro vede toccare i comuni, senza per fortuna alcun danno provocato, di Fossato di Vico, Sigillo, Gualdo Tadino, Costacciaro, Fabriano, Scheggia e Pascelupo, Gubbio, Esanatoglia, Fiuminata, Sassoferrato, Valfabbrica, Cerreto d’Esi, Nocera Umbra. La scossa in Perugia è la seconda di giornata, dopo quella di magnitudo 2.1 avvenuta alle 3.46 di questa mattina: intanto, sciame sismico avvenuto anche in zona L’Aquila con tre scosse molto vicine tra loro di grado M 2.1 e 2.0 sulla scala Richter. Ipocentro a 11 km di profondità, zero danno provocato e scosse tenute sotto la linea di allerta massima sismica.

Dopo lo sciame sismico a Roma nell’ultima parte della giornata di ieri, il terremoto oggi, domenica mattina 15 gennaio 2017, si sposta verso il Molise dove da circa due settimane sono in corso numerosi episodi sismici nell’area del centro Italia. Alle ore 3.33 questa notte il centro nazionale INGV ha segnalato un terremoto di grado M 2.6 sulla scala Richter, con ipocentro calcolato a 10 km sotto il livello il livello del terreno: epicentro del sisma invece individuato presso i comuni di Vinchiaturo, Baranello, Mirabello Sannitico, Ferrazzano, Busso, Campobasso, San Giuliano del Sannio, Colle d’Anchise, Cercepiccola, Oratino, Casaciprano, Guardiaregia, Gilldone, Cercemaggiore, Campochiaro, San Polo Matese, Ripalimosani, Sepino, Boxano, Campodipietra, Toro, Jelsi, Montagano, Molise, Sassinoro e Monaciloni. Non ci sono per fortuna danni particolari intervenuti e nemmeno conseguenze: intanto prosegue anche lo sciame sismico in centro Italia presso le zone colpite dall’emergenza sismica da circa 5 mesi, tra le province di Rieti, Macerata, Perugia, Ascoli Piceno e L’Aquila, sempre per fortuna senza danni particolari da segnalare.

La giornata di ieri è stata caratterizzata da diverse scosse di terremoto nella provincia di Roma nel Lazio. L’ultima si è verificata alle ore 22.48:33 con una Magnitudo di 2.4. L’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia ha indicato le coordinate dove è avvenuta la scossa: 41.73 latitudine e 12.68 longitudine. L’ipocentro invece è stato localizzato a dieci chilometri di profondità dalla superficie terrestre. Ecco i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro: Ariccia (RM); Albano Laziale (RM);Genzano di Roma (RM); Castel Gandolfo (RM); Nemi (RM); Rocca di Papa (RM); Marino (RM); Lanuvio (RM); Grottaferrata (RM); Frascati (RM); Velletri (RM); Ciampino (RM); Monte Compatri (RM); Rocca Priora (RM); Monte Porzio Catone (RM); Lariano (RM); Colonna (RM); San Cesareo (RM); Aprilia (LT); Pomezia (RM); Ardea (RM); Zagarolo (RM); Labico (RM); Cisterna di Latina (LT) e Gallicano nel Lazio (RM).

Si è verificata una scossa di terremoto veramente forte ieri alle Isole Fiji da ben 6.1 Magnitudo. Questa ha lanciato ovviamente l’allarme tsunami per la morfologia del posto dove è avvenuto a Nadi, alle coordinate: -18.58 latitudine e 176.2 longitudine. L’ipocentro della scossa è stato rilevato a dieci chilometri di profondità dalla superficie terrestre. Le isole Fiji, o Figi, sono un arcipelago formato da oltre trecento isole di cui solo cento abitate in pianta stabile che si trova nell’Oceano Pacifico. L’estensione è di poco meno di ventimila chilometri quadrati mentre gli abitanti sono attorno ai novecentomila. Il Presidente delle Fiji si chiama Jioji Konousi Konrote mentre il primo ministro è Frank Bainimarama. L’indipendenza dal Regno Unito è arrivato solamente il 10 ottobre del 1970, fino a quel momento lo stato era sotto l’osservanza appunto della Gran Bretagna. Staremo a vedere se ci saranno altri eventi sismici nella giornata di oggi proprio alle Fiji.