Gloria Rosboch è stata uccisa un anno fa a Castellammonte, in provincia di Torino. Mentre le indagini proseguono con il rinvio dei due presunti assassini, l’ex alunno Gabriele Defilippi e il suo ex amante Roberto Obert, della madre di Gabriele Caterina Abbattista con l’accusa di concorso in omicidio, e di Efisia Rossignoli, con l’accusa di truffa e cessione di droga, i genitori di Gloria Rosboch hanno ricordato la figlia uccisa con una Messa celebrata lo scorso 13 gennaio proprio a un anno dalla morte dell’ex professoressa. In un’intervista a La Stampa la mamma di Gloria Rosboch si è rivolta alla mamma di Gabriele Defilippi. A Caterina Abbattista la signora Marisa ha chiesto “perché non ha fermato la mano di suo figlio che portava via la mia bambina”. La donna vorrebbe “ritrovare quella tranquillità di prima” ma non è facile. E riguardo a Gabriele Defilippi racconta: “Avevo paura. Lui le aveva mostrato una pistola. Io le avevo detto: sta attenta che Gabriele ti può fare del male. Se solo avessi saputo, o intuito, non avrei lasciato andare Gloria a quell’incontro quel maledetto pomeriggio. Quando non l’abbiamo vista tornare abbiamo capito subito tutto”. E il papà di Gloria Rosboch, Ettore, spiega che cosa avevano capito: “Che ce l’avevano ammazzata. Io me lo sentivo. Quei bastardi me l’hanno uccisa per quattro soldi. Capisce? Se avessimo saputo lei sarebbe rimasta a casa (clicca qui per leggere tutto).
A distanza di oltre un anno dall’uccisione di Gloria Rosboch, il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, nei giorni scorsi ha inviato le richieste di rinvio a giudizio a carico di quattro persone. Per la Procura, gli esecutori materiali del delitto della professoressa di Castellamonte, avvenuto il 13 gennaio di un anno fa a distanza di alcuni mesi da una maxi truffa a suo scapito furono l’ex studente 22enne, Gabriele Defilippi, e il suo complice ed ex amante Roberto Obert di 54 anni. Ad essere rinviata a giudizio, come rivela La Stampa, anche la madre di Gabriele, Caterina Abbattista, in carcere con l’accusa di concorso in omicidio. Nella richiesta di rinvio a giudizio compare anche il nome di un’altra donna, Efisia Rossignoli, la 49enne di San Giorgio Canavese e che dovrà rispondere di truffa e cessione di droga. Come spiega La Sentinella del Canavese, infatti, la donna ebbe un ruolo decisivo nel raggiro studiato da Defilippi per riuscire a mettere le mani sul tesoretto di 187 mila euro dell’ex professoressa Gloria Rosboch. A tal fine la Rossignoli si finse direttrice di una banca e contattò telefonicamente la vittima per rassicurarla sul finto investimento messo in atto da Gabriele che aveva promesso alla Rosboch una nuova vita insieme in Costa Azzurra. Ma l’indagata a piede libero dovrà anche rispondere di cessione di stupefacenti poiché era lei a fornire a Gabriele Defilippi – per il quale aveva perso la testa – ed a Roberto Obert la droga che entrambi consumavano in quantità. Le ultime novità sul caso Gloria Rosboch, oltre all’atteso rinvio a giudizio per i quattro soggetti sopra citati riguardano anche la data dell’udienza preliminare, fissata dal gip di Ivrea, Alessandro Scialabba per la mattina del prossimo 10 febbraio. Stando alle ultime indiscrezioni, in vista del processo che lo vedrà protagonista, Gabriele Defilippi avrebbe deciso di cambiare legale difensore, esattamente come fatto dalla madre Caterina Abbattista nei mesi scorsi. Ora, a difendere il giovane 22enne dalle personalità multiple sarà l’avvocato Giorgio Piazzese in sostituzione dell’avvocato Pierfranco Bertolino. Sebbene nessuno dei legali abbia rilasciato alcun commento, è chiaro che con questo cambio ci sarà anche un mutamento nella strategia difensiva finora adottata. Quasi certamente sarà avanzata la richiesta di perizia psichiatrica sulla quale il giovane puntava da tempo e che potrebbe essere l’unica carta da giocarsi al fine di evitare una probabile quanto severa condanna. A proposito del processo, con ogni probabilità la prima udienza potrebbe essere fissata per la fine del mese.