Ciò che restava del campanile della chiesa di Sant’Agostino di Amatrice oggi è crollato. L’edificio, gravemente danneggiato dal sisma di agosto, è definitivamente andato distrutto. «Il crollo del campanile di Sant’Agostino, già irrimediabilmente danneggiato dalle scosse dei mesi scorsi, è un ulteriore colpo all’identità della comunità di Amatrice» ha dichiarato, come riportato dall’Huffington Post, il segretario generale del MiBACT, Antonia Pasqua Recchia, impegnata oggi nella riprogrammazione degli interventi di messa in sicurezza con i tecnici e i dirigenti del ministero, oltre che il soprintendente speciale Paolo Iannelli. Un progetto era stato predisposto e approvato con i Vigili del Fuoco per il campanile di Sant’Agostino: «Proprio in questi giorni erano in corso le prime attività propedeutiche alla sua messa in sicurezza e ripristino» che doveva cominciare il 23 gennaio. «Non so se abbiamo fatto qualcosa di male, me lo chiedo da ieri, due metri di neve e ora pure il terremoto. Che devo dire? Non ho parole» il commento, invece, del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, al Tg1.
Il terremoto di oggi in Centro Italia ha colpito anche Amatrice, in provincia di Rieti nel Lazio. Qui è crollato il campanile che era rimasto im piedi, al contrario di tutta la cittadina rasa al suolo, lo scorso 24 agosto quando la stessa area fu colpita dal sisma. Le nuove scosse di terremoto oggi, tre nel giro di un’ora stamattina tra le 10.25 e le 10.26, si sono verificate nelle stesse regioni che sono state già devastate lo scorso anno. Nel Comune di Amatrice, nel cui centro era rimasto in piedi appunto solo la torre, è avvenuto oggi l’ulteriore crollo di quello che restava del campanile di Sant’Agostino. L’edificio religioso non ha retto alle nuove scosse visto che era già stato gravemente danneggiato dal terremoto. Stamattina sono state registrate tre scosse di terremoto con magnitudo oltre 5 sulla scala Richter secondo i dati della sala sismica di Roma dell’Ingv: i sismi sono avvenuti in provincia de L’Aquila ma sono stati avvertiti non solo in Abruzzo ma anche nel Lazio e nelle Marche. La prima scossa di terremoto è stata rilevata alle ore 10:25:40 con magnitudo 5,1, la seconda scossa è avvenuta alle ore 11.15 con una magnitudo 5.4, e la terza scossa è avvenuta alle ore 11.26 con una magnitudo di 5.3.
Il Centro Italia era già stato colpito dal terremoto lo scorso 24 agosto e 26 e 30 ottobre. La prima forte scossa è avvenuta il 24 agosto 2016 e ha avuto una magnitudo di 6,0 sulla scala Richter, con epicentro tra i comuni di Accumoli, in provincia di Rieti e di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Amatrice fu uno dei comuni più colpiti dal sisma in termini di danni e di vittime. Ma il campanile di Sant’Agostino era rimasto miracolosamente in piedi ed era diventato un simbolo del sisma. Due repliche del terremoto sono avvenute il 26 ottobre 2016 con epicentro al confine umbro-marchigiano, tra i comuni della Provincia di Macerata di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera, e il 30 ottobre 2016 con una scossa di magnitudo 6,5 con epicentro tra i comuni di Norcia e Preci, in Provincia di Perugia. A causa del terremoto del 24 agosto 2016 ci sono state 299 vittime. Nel terremoto avvenuto oggi non ci sono stati invece morti ma solo alcuni crolli tra cui quello significativo del campanile di Sant’Agostino ad Amatrice.