L’inchiesta su Don Andrea Contin si starebbe allargando sempre di più coinvolgendo non solo altri presunti preti ma anche numerose altre parrocchiane le quali avrebbero preso parte agli incontri a luci rosse. Stando a quanto riportato dal Corriere Adriatico nella sua versione online, al centro dello scandalo scoppiato con la denuncia dell’ex amante di Don Contin, una donna 49enne, ci sarebbero almeno altre nove donne le quali avrebbero tutte avuto dei rapporti a sfondo sessuale con l’ex prete, allontanato dalla Curia. Le nove parrocchiane sarebbero già state sentite dagli inquirenti ed avrebbero ammesso di aver avuto rapporti sessuali con il sacerdote. Al momento, Don Andrea Contin resterebbe il solo indagato anche se un secondo prete avrebbe nel frattempo confessato di aver preso parte agli incontri bollenti in canonica e non solo. Con il passare delle ore, dunque, emergono nuovi dettagli inquietanti e colpi di scena nell’ambito di un caso che ha sconvolto l’intera Padova e provincia anche alla luce della portata dell’inchiesta che vede ora coinvolti anche altri esponenti della chiesa.
Le parole dell’ex amante 49enne che, con la sua denuncia avrebbe incastrato Don Andrea Contin, potrebbero ora coinvolgere anche altri preti. E’ questa l’ultima novità affrontata anche nel corso della trasmissione Pomeriggio 5. Quali sono gli aggiornamenti delle ultime ore in riferimento al Don dello scandalo? Pare che il numero delle presunte amanti del prete ora indagato per favoreggiamento della prostituzione e violenza privata, sarebbero almeno 15. Non solo: altri parroci avrebbero preso parte ai festini a luci rosse, come evidenziato nel focus precedente. Stando a quanto reso noto da Quotidiano.net, almeno altri due preti avrebbero preso parte agli incontri bollenti e si sospetta che siano sacerdoti delle chiese limitrofe e che quindi potrebbero coinvolgere altre parrocchie. Nella giornata odierna, stando a quanto reso noto dall’inviata del programma di Canale 5, un altro parroco si è recato dai carabinieri a Padova confessando di aver avuto rapporti con Don Andrea Contin e con la sua amante. Gli inquirenti starebbero inoltre indagando anche sui conti bancari del prete che non corrisponderebbero affatto ai soldi di un religioso.
L’inchiesta in corso e che vede protagonista Don Andrea Contin, ex parroco della parrocchia di San Lazzaro, a Padova, rischia ora di assumere proporzioni ancora più grandi. Stando a quanto reso noto dal sito RaiNews, infatti, potrebbe non esserci solo lui coinvolto nello scandalo a luci rosse in merito al quale dovrà rispondere delle pesanti accuse di favoreggiamento della prostituzione e violenza privata. A far esplodere il caso è stata la testimonianza di una sua ex amante, una donna 49enne che lo scorso dicembre ha denunciato le violenze a suo carico. Una denuncia lunga ben otto pagine, resa ai carabinieri e che appariva più come un vero e proprio sfogo liberatorio contro Don Andrea Contin, con il quale da anni portava avanti una relazione tormentata fatta di pretese sessuali indicibili. Stando a quanto contenuto nella denuncia, tuttavia, il Don ora accusato non sarebbe stato il solo esponente della Chiesa coinvolto. Si parla infatti anche di altri sacerdoti della provincia di Padova i quali avrebbero giocato un ruolo di “spalla” partecipando ai numerosi incontri di gruppo a sfondo sessuale nei quali prendeva parte anche la stessa ex amante del prete incriminato.
Contro Don Andrea Contin, l’ex prete dello scandalo accusato di violenza privata e favoreggiamento della prostituzione, non ci sarebbero solo le sue ex amanti. A scendere in campo anche l’associazione animalista “Centopercentoanimalisti”, la quale avrebbe compiuto un vero e proprio blitz a Trento, nel luogo “segreto” dove sarebbe ospite l’ex religioso. A riportare la notizia è il sito La voce del Trentino, che riporta l’azione compiuta nelle passate ore dagli attivisti dell’associazione, i quali hanno affisso sul cancello della “Congregazione di Gesù Sacerdote” (dove si troverebbe Don Andrea Contin) uno striscione contro l’ex prete. Ma cosa avrebbe fatto arrabbiare gli animalisti rispetto all’atteggiamento dell’uomo, finito al centro di uno dei più grandi scandali a luci rosse delle ultime ore? “Dalle varie indagini in corso emerge che il prete sporcaccione abbia speso 1000 euro per assistere in prima fila al palio di Siena”, si legge sul sito dell’associazione. Questa, a detta dei militanti di Centopercentoanimalisti sarebbe la conferma del non amore dell’ex prete nei confronti degli animali. “Ha speso pure cifre enormi per assistere ad una delle più grosse vergogne d’Italia, il palio dei Cavalli di Siena, IL PEGGIORE”, si legge nel comunicato stampa che fa seguito al blitz a Trento. La nota ufficiale degli animalisti termina con parole non meno dure contro Don Andrea Contin: “Alle perversioni di don Contin mancava solo la caccia. Sarebbe stata una “bella lotta” con un altro celebre pervertito: il cacciatore Pietro Pacciani”. Clicca qui per vedere lo striscione e leggere l’intera nota.
Le indagini su Don Andrea Contin, l’ex prete della parrocchia di San Lazzaro (Padova), al centro di uno dei più imponenti scandali a luci rosse degli ultimi anni, proseguono nel tentativo di fare maggiore chiarezza sull’intricata vicenda. Nella canonica di San Lazzaro gli inquirenti stanno appurando un incredibile “stanza dei giochi” dove con ogni probabilità avvenivano gli incontri a luci rosse con le amanti di Don Andrea Contin, ora sospeso dalla Curia, e probabilmente con gli uomini ai quali “vendeva” le prestazioni delle sue donne. Accuse gravissime che oggi a Storie Vere, programma su Rai1 di approfondimento e cronaca condotto da Eleonora Daniele, il padre di Don Andrea proverà a spiegare e in qualche modo giustificare, come già fatto settimana scorsa in una intervista al Corriere della Sera redazione Veneto. «Mio figlio non ha fatto male a nessuno. Io posso capire che possa aver fatto i suoi sbagli, ma non ha mai fatto male a nessuno. Sono convinto che avrà avuto un momento di debolezza. Che gli abbiano lavato il cervello, come facevano i nazisti. Ecco, posso pensare che qualcuna sia riuscita ad imbrogliarlo e che abbia perso un po’ la testa. Ma solo quello… Alla televisione hanno detto che da lui andavano le parrocchiane con problemi e che le faceva prostituire: sono cose che non stanno né in cielo, né in terra», racconta il signor Paolo Contin, 72 anni ed ex operaio. Tra pochi minuti la conferma in diretta su Storie Vere, con l’incredibile e triste storie sulla “canonica della lussuria”, come alcuni hanno rinominato.
Il caso di Don Andrea Contin purtroppo si allarga con gli inquirenti che son impegnati a comprendere se realmente il religioso venisse pagato in cambio delle sue ex amanti e della partecipazione a questi incontri bollenti da parte degli uomini coinvolti. Nelle otto pagine della denuncia firmata dall’amante 49enne del religioso, infatti, la donna ha dichiarato che altri preti partecipavano alle orge e ora bisognerà verificare con dovizia di particolari tutte queste gravi accuse. Come racconta Repubblica, «L’ex amante del sacerdote ha sempre detto di non aver mai assistito a un passaggio di denaro tra gli altri soggetti coinvolti e l’ex parroco, ma ha riferito agli inquirenti di aver avuto il sospetto che dall’organizzazione degli incontri il sacerdote ottenesse un guadagno. Una volte le avrebbe detto: “Sai che puoi guadagnare tanti soldi in questo modo?». Pochi giorni fa è stato interrogato un altro prete, parroco di un paesino dei Colli Euganei, che avrebbe riferito altri comportamenti assai gravi tenuti da Don Andrea Contin: come riporta stamani il Gazzettino di Padova, «Il religioso davanti al pm ha ammesso di avere partecipato a incontri a luci rosse targati don Contin. Il prete era stato indicato dalla ex amante di don Contin, nelle cinque pagine di denuncia presentate dalla 49enne padovana lo scorso sei dicembre ai carabinieri. La donna ha dichiarato agli inquirenti che spesso don Contin la costringeva ad avere rapporti con altri preti, tra questi c’era appunto il parroco dei Colli Euganei». Resta ora da verificare tutto quanto visto che si sta parlando come sempre di persone che hanno il diritto di difendersi e spiegare la propria versione: di certo dagli elementi in gioco, la posizione di Don Andrea è davvero molto a rischio e compromettente.