Nessun commento da parte di Tommaso Zorzi alle dure critiche ricevute da Vittorio Sgarbi ieri ad Agorà: il noto critico d’arte ha pesantemente attaccato il ragazzo di Riccanza che era stato protagonista di un servizio realizzato dal programma di La7. Il giovane rampollo non ha rilasciato alcuna dichiarazione sulla lite scoppiata ad Agorà dopo la messa in onda del suo video né è entrato nel merito delle dichiarazioni rilasciate da Vittorio Sgarbi. Del resto per Tommaso Zorzi ci sono altre priorità, come lo shopping. La vera rivelazione di Riccanza è stata beccata a Milano, come riportato da Mtv, con Giulia Salemi, di cui è grande amico. I paparazzi hanno pizzicato Tommaso Zorzi e la star di Ridiculousness Italia, che ha fatto anche un cameo nella primissima puntata di Riccanza, per le strade di Milano (clicca qui per visualizzare una foto). Le parole di Vittorio Sgarbi non sembrano aver minimamente scalfito l’umore del giovane rampollo, preso com’è dalla vita mondana.



Vittorio Sgarbi Vs Tommaso Zorzi è stato il momento clou dell’ultima puntata di Agorà. Il critico d’arte ed ex sindaco ha puntato il dito contro il giovane di Riccanza, reo di spendere i soldi del padre e comportarsi come un facoltoso imprenditore senza avere progetti per il futuro. Nello studio di Agorà il confronto tra Vittorio Sgarbi e Tommaso Zorzi è stato durissimo è ha diviso in due l’opinione pubblica. Da una parte ci sono quelli che difendono Zorzi, colpevole solo di essere nato in una famiglia facoltosa. Dall’altra ci sono quelli che, pur condannando i modi, si trovano totalmente d’accordo con l’opinione di Vittorio Sgarbi. “Sgarbi non sempre d’accordo con te. Tuttavia a riguardo a quel #Zorzi, sei stato fin troppo buono. È solo un patetico sc**o”, “Sgarbi ci è andato pesante ma ha assolutamente ragione. Gioventù bruciata”, “grande Sgarbi. Condivido. Ragazzi senza cultura perchè non gli è stata insegnata”, scrivono gli utenti di Twitter. Cliccate qui per leggere tutto.



Cosa succede a mettere nella stessa trasmissione Vittorio Sgarbi e Tommaso Zorzi? Chiedetelo a Gerardo Greco, conduttore di Agorà-Duemiladiciassette, che ieri ha avuto il coraggio di tentare l’esperimento sociale, mandando in onda un video del giovane rampollo di Riccanza mentre in studio era presente il noto critico d’arte. E proprio quest’ultimo non ha saputo contenere la sua ira, mettendo nel mirino da una parte il look di Tommaso Zorzi, dall’altra lo stesso conduttore, reo di aver concesso spazio al celebre figlio di papà:”Uno gira con i pantaloni tagliati all’altezza del ginocchio per fare che cosa? Per dire che cosa? I poveracci mendicanti per terra che non hanno pantaloni hanno diritto ad avere i buchi, uno che ha 4 soldi i buchi non li mostra in quel modo per fare il bulletto, che poi è più femmina che maschio! Io non so perché sono rimasto qui, d’altra parte non è che mi indigno per moralismo. Sono pronto a fare l’immorale ma di fronte principi che rappresentino un pensiero: non i pantaloni bucati! Una cosa ridicola, patetica, senza senso. Tu l’hai mostrata non so per quale vezzo! Io sono dovuto stare qua un’ora, a vedere questo imbecille!”.



È un Vittorio Sgarbi come sempre scatenato quello che ieri sera ad Agorà si è scagliato contro Tommazo Zorzi, uno dei giovani rampolli italiani più in vista dopo il programma Riccanza che ha svelato tanti ragazzi giovanissimi con conti in banca faraonici che fanno la bella vita e la mostrano con accentuata disinvoltura. Ecco, come pensato che possa averlo “trattato” questo tema il buon Vittorio? No, questa volta niente “capra, capra”, Zorzi è stato risparmiato anche perché lo scontro è arrivato solo a distanza, quando Tommaso era già uscito dallo studio di Agorà – Speciale “Duemiladiciassette” in onda nella prima serata di Rai3. Dopo un servizio e una lunga intervista al buon rampollo figlio dell’ex Delegato della Scala di Milano e ora patron di due imperi di pubblicità, il critico d’arte inizia il suo show, partendo tutto dallo “scempio di qui pantaloni stracciati” che Zorzi indossava come capo alla moda. «Ma basta, che giovani sono questi? Ma li avete visti i pantaloni?? Tutti stracciati, questo è uno scempio, una visione disgustosa. Uno spettacolo di gioventù senza idee, bellezza, armonia né moda. Ci vuole educazione, una rivoluzione della bellezza, non questa vomitata qui…», ci va giù “tranquillo” Vittorio Sgarbi. Al conduttore Greco che chiede agli ospiti se Zorzi e i giovani come lui possono essere considerati dei punti di riferimento in qualche modo, Sgarbi non esita a rispondere, «sì, punto di riferimento per dei co…ni come lui!». Il partito della bellezza appena nato e fondato da Sgarbi avrà sicuramente i primi sicuri oppositori, tra i giovani di Ricanta…

La sfuriata di Vittorio Sgarbi ad Agorà ieri sera contro i giovani alla Riccanza come il presente in studio Tommaso Zorzi nasce tutto dal servizio e le parole del giovane rampollo alle domande del giornalista: il denaro dalla A alla Zorzi, si autodefinisce il buon giovane di Riccanza, facendo scatenare l’ira del critico d’arte ex sindaco. Per via Montenapoleone a Milano Zorzi fa selfie con i passanti fan e si fa immortalare mentre spiega come il “conto è il mio ma i soldi sono di mio padre”, ecco spiegato come Sgarbi possa essere impazzito. Se poi ci aggiungiamo che il giovane con un passato chiacchierato di flirt con la bella Aurora, figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, racconta come gli piaccia «viaggiare, vestire alla moda e adoro passare in via Montenapoleone, una strada molto apprezzata dai vip come Belen. troppo giovane per iniziare a pensare al futuro. Da grande vorrei occuparmi di qualcosa di entusiasmante, ma ancora non so quale indirizzo seguire. Mi sono trasferito a Milano perché in verità ho in mente di sviluppare qualche progetto, ma non è facile coltivare un interesse, soprattutto quando ancora non si ha un concetto chiaro da seguire». Bene, avete bisogno di altro materiale per il cocktail di ira e furia scatenanti per il buon Vittorio Sgarbi? (Niccolò Magnani)

Clicca il pulsante > qui sotto per il video della lite Vittorio Sgarbi & Tommaso Zorzi ad Agorà