Quello che è capitato oggi all’Hotel Rigopiano di Pescara non può assolutamente lasciare indifferenti perchè è una tragedia che ha colpito non solo Pescara ma tutta l’Italia. Ha parlato il direttore dell’hotel Rigopiano a Pomeriggio 5 di Barbara D’Urso. Ecco le parole di Bruno Di Tommaso: “Ero sceso per coordinare da Pescara le operazioni di soccorso per agire con lo sgombro della neve. La situazione poi alle ore 17.00 è precipitata. Per questo non ero lì. Avevo sentito Roberto (Del Rosso gestore del resort di cui Di Tommaso è nipote ndr) alle sedici tramite messaggio e stavo aggiornando i ragazzi sulla situazione. Roberto era preoccupato per la neve. Tutto lo staff era radunato al bar e gli ospiti si trovavano nella hall perchè stavano andando via“.
Le notizie si susseguono sull’emergenza terremoto neve in centro Italia, specie sull’Hotel Rigopiano dove ancora adesso sono solo due i superstiti e tre le vittime recuperate e identificate. Le persone nell’Hotel prima della slavina erano però almeno 35 persone e le speranze ancora esistenti diventano ogni ora che passa sempre più flebili. Il sindaco di Farindola in diretta a Pomeriggio 5 ha raccontato come «lo scenario qui nel paese è apocalittico. Il paese è sottoshock, siamo a pezzi. È finita Rigopiano, è finita Farindola, le speranze sono davvero pochissime». Di speranza però parla anche il capo della Protezione Civile in un punto stampa appena organizzato a Penne, Pescara: «L’intervento all’hotel Rigopiano è ai limiti del possibile. Abbiamo parlato con tutti gli operatori sul territorio e l’idea è supportare chi sta lavorando sul posto. E’ uno scenario critico, ci sono criticità tecniche importanti e si sta lavorando per fare il possibile». La notte vedrà ancora le ricerche sull’altipiano sotto il Gran Sasso anche se davvero ogni ora che passa segna l’avvicinamento maggiore verso un bilancio purtroppo tragico.
Qualche timida speranza di trovare qualche superstite all’Hotel Rigopiano travolto dalla valanga, esiste; almeno per quanto riporta il referente ufficio stampa del Soccorso Alpino, Walter Milan, in una nota stampa. «Le speranze di trovare superstiti nell’hotel di Rigopiano ci sono: queste sono valanghe particolari perché avendo investito un edificio possono crearsi delle sacche d’aria anche corpose. Abbiamo suddiviso la zona di intervento in micro aree e tutte queste micro aree vengono analizzate, censite, sondate dalle squadre dei nostri tecnici del soccorso alpino», riporta il Soccorso Alpino impegnato fin dalla scorsa notte per trovare in maniera quasi eroica le persone ancora vive nell’albergo della tragica slavina in Abruzzo. Intanto si viene a sapere che all’interno dell’Hotel Rigopiano ci sarebbero 35 persone, come riporta Mario Mazzocca, sottosegretario regionale, con delega alla protezione civile: «Le persone registrate in Questura ufficialmente sono di meno, ovvero 22 ospiti e sette dipendenti; però è verosimile che ci fossero altri ospiti e dunque il numero dovrebbe essere questo».
Sono stati recuperati 3 corpi finora dall’hotel Rigopiano di Farindola in provincia di Pescara, sommerso ieri dalla neve di una slavina. Sarebbero 30 le persone che si trovavano nell’albergo anche se il numero degli ospiti potrebbe anche essere anche di 35, secondo quanto spiegato dal sottosegretario regionale, con delega alla protezione civile, Mario Mazzocca, dal Centro di raccolta allestito nel palazzetto dello sport di Penne. Mazzocca, riferisce Tgcom24, ha infatti dichiarato che “le persone registrate in Questura ufficialmente sono di meno, ovvero 22 ospiti e sette dipendenti. Però è verosimile che ci fossero altri ospiti e dunque il numero dovrebbe essere questo”. Dal racconto dei soccorritori che hanno raggiunto l’hotel Rigopiano l’edificio è stato “spazzato via” e quasi tutta la struttura è crollata. Al momento non ci sarebbero segnali e anche le unità cinofile non rileverebbero persone in vita. Il capo del Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curci è in viaggio in elicottero verso il Centro operativo comunale di Penne, in provincia di Pescara, dove presiederà un vertice operativo sull’emergenza in corso.
Anche il segretario della Cei è intervenuto sulla tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola, travolto da una slavina: «In questo momento è bene evitare le colpevolizzazioni semplificatrici, penso non servano a nessuno. La situazione è oggettivamente difficile» ha dichiarato monsignor Nunzio Galantino, il quale ha rivelato di aver parlato con i vescovi di quelle zone. «Mi dicono che il problema adesso non è il terremoto, ma la neve, che non permette di arrivare nelle zone colpite dal sisma» ha aggiunto il segretario della Cei, che dunque invita gli italiani a restare uniti in questo momento delicato per il Centro Italia. Intanto a Penne si sta allestendo un punto di raccolta per i parenti delle persone disperse: molti dei familiari degli ospiti dell’hotel Rigopiano sono già da ieri sera nella cittadina e il Comune li sta assistendo. Il punto di raccolta, stando a quanto riportato da Repubblica.it, dovrebbe essere allestito vicino al Centro operativo comunale, dove è attivo il Posto di coordinamento avanzato per la gestione dell’emergenza maltempo.
Arriva purtroppo la conferma dal sindaco di Farindola, il paese dell’Hotel Rigopiano sommerso da una valanga la scorsa notte: è stata estratta una seconda vittima, dopo la prima di stamattina, e il rischio di ritrovare tutti i 30 dispersi senza vita purtroppo è molto alto. La tragedia sgomenta popolazione, soccorritori e istituzioni, intanto però arrivano le parole dei testimoni dirette di queste ore di soccorso disperato. I vigili del Fuoco hanno raccontato come «la situazione è drammatica, l’albergo è stato spazzato via, è rimasto in piedi solo un pezzetto. Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti che hanno sommerso l’area dove si trovava l’albergo. Ci sono materassi trascinati a centinaia di metri da quella che era la struttura», riporta Luca Cari, responsabile della comunicazione dei Vigili del Fuoco. L’Hotel Rigopiano è stato spazzato via, e le immagini che arrivano e che potete vedere anche qui sotto sono davvero impressionanti.
Arrivano le prime immagini dell’hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara, sommerso ieri sera da una valanga. Nell’hotel erano presenti 30 persone e stamattina è stata estratta dalla neve la prima vittima. I soccorritori sono alla ricerca delle altre persone rimaste intrappolate sotto la valanga: due sono quelle che si sono salvate perché si trovavano all’esterno dell’albergo quando è arrivata la valanga e sono le stesse che hanno lanciato l’sos. I soccorsi sono arrivati con difficoltà all’hotel Rigopiano perché sono stati ostacolati dal almeno due metri di neve caduta. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Ansa i primi ad arrivare nella notte sono stati gli uomini del soccorso alpino della guardia di Finanza che hanno raggiunto l’albergo con gli sci e le pelli di foca. Poi verso l’hotel Rigopiano di Farindola si sono mossi anche camion, ambulanze, elicotteri, turbine e mezzi cingolati. Le operazioni di soccorso sono attualmente in corso e si temono “molti morti” tra le persone rimaste sotto la valanga di neve.
La slavina dell’Hotel Rigopiano sta tenendo tutti col fiato sospeso ma purtroppo le notizie sono tutt’altro che buone: è stata estratta la prima vittima ufficiale della valanga sopraggiunta ieri sera sull’Hotel nel cuore del Gran Sasso, dopo l’emergenza neve e terremoto che insieme hanno generato questa gravissima situazione. Il Soccorso Alpino è arrivato con gli sci questa mattina alle 4.30, e i mezzi pesanti di soccorso ancora non riescono a risalire per la troppa neve dopo la bufera. Come riporta LaPresse, in totale sono 30 le persone che risultano disperse, tra cui 22 ospiti della struttura e il personale al lavoro nell’albergo. I soccorritori continuano a scavare in condizioni molto critiche. Tra questi dispersi purtroppo viene confermata la presenza di almeno due bambini, i figlie dell’uomo sopravvissuto che ha raccontato in maniera drammatica quei tragici momenti di ieri sera: pare infatti che si fosse dimenticato di una cosa in macchina e questo lo ha salvato dalla slavina. “Ma i miei figli e mia moglie sono sotto le macerie…”, ripete laconicamente il sopravvissuto.
Continuano le operazioni di soccorso all’hotel Rigopiano di Farindola, investito ieri da una valanga. La tragedia è avvenuta in provincia di Pescara, alle pendici del Gran Sasso. I soccorritori fanno sapere che al momento nessuno risponde dall’hotel: “Vediamo luci accese all’interno ma non sentiamo voci”. L’albergo ospitava fra le 20 e le 30 persone: due ospiti sono rimasti illesi perché si trovavano all’esterno della struttura. Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese, secondo quanto riportato da La Repubblica, ha dichiarato che “ci sono tanti morti” all’hotel Rigopiano di Farindola. Il soccorritore si è messo in marcia verso l’albergo ieri sera: i soccorritori sono riusciti a raggiungerlo intorno alle 4 di stamattina. Il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco sul suo profilo Facebook: “Sono in salvo due persone, le stesse che avevano mandato il messaggio di aiuto. Ci sono parecchi feriti, ma non si sa ancora quanti sono ancora dispersi o addirittura morti. Certo che la struttura è stata presa in pieno dalla slavina, tanto che si è spostata di dieci metri”.
Una valanga ha investito ieri l’hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara: a lanciare l’allarme due clienti. Sul posto sono intervenuti i mezzi di soccorso e il 118, ma è stata allertata anche la sala operativa della Prefettura di Pescara, secondo cui sarebbero una ventina i clienti registrati ieri, a cui bisogna aggiungere due dipendenti. I telefono risultano muti, cellulari compresi. Anche il presidente della provincia di Pescara, Antonio Di Marco, ha parlato della slavina che si è abbattuta sull’hotel di Rigopiano: «Purtroppo è accaduta una terribile tragedia sembrerebbe ci siano delle vittime, ma è tutto da confermare» ha scritto su Facebook. Nelle ultime ore si è sviluppata nella zona alle falde del Gran Sasso pescarese una bufera di neve. «Una turbina si sta recando sul posto, per liberare la strada di accesso alla zona dell’albergo, dietro la quale c’è la colonna mobile dei soccorsi» ha aggiunto Di Marco nel post pubblicato sul noto social network. Anche il governatore dell’Abruzzo ha confermato la notizia: «è vero. All’hotel Rigopiano di Farindola risultano presenti circa 20 persone più il personale, i soccorritori stanno andando sul posto con la massima celerità» ha scritto Luciano D’Alfonso in risposta al commento di un utente.
Maltempo e terremoto stanno mettendo alle corde il Centro Italia: nel tardo pomeriggio una valanga ha travolto l’hotel Rigopiano di Farindola, una struttura turistica considerata un gioiello della provincia di Pescara. Sommerso dalla neve a causa di una bufera, l’hotel Rigopiano è uno dei più eleganti e frequentati d’Abruzzo. Ieri mattina la struttura ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post dopo la prima scossa di terremoto, spiegando che «causa maltempo le linee telefoniche sono fuori servizio! Vi invitiamo a contattaci all’indirizzo email». Alcuni utenti hanno poi scritto di aver provato a inviare email senza però ricevere alcuna risposta. Quando le voci riguardanti la slavina sono circolate, sono cresciuti i messaggi sulla pagina Facebook dell’hotel Rigopiano (clicca qui per visualizzarla). Tanta la preoccupazione di chi ha amici e parenti ospiti della struttura colpita dalla valanga. «Spero veramente di cuore che vada tutto per il meglio! Forza!» è uno dei tanti messaggi di solidarietà. «Da due giorni siamo senza corrente e non ci sono connessioni telefoniche. Non uscite se non necessario» ha affermato il presidente della provincia di Pescara, Antonio Di Marco, a SkyTg24.