La notizia degli ultimi giorni in merito a Don Andrea Contin, l’ex prete dello scandalo, avrebbe a che fare con il presunto coinvolgimento di altri sacerdoti negli incontri a luci rosse. Uno, almeno, avrebbe confermato ad oggi la sua partecipazione. Si tratta di don Roberto, ex padre spirituale della showgirl Belen Rodriguez. Già interrogato, come rivelato da Il Mattino nelle passate ore, proprio il secondo prete coinvolto avrebbe avuto rapporti anche con l’ex amante 49enne che ha denunciato le violenze presunte di Don Andrea Contin. La stessa donna aveva dichiarato agli inquirenti che spesso l’ex sacerdote di San Lazzaro la costringeva ad avere rapporti con altri preti, tra cui don Roberto. Nel corso degli incontri, don Contin si “divertiva” a guardare la sua donna – una delle tante – nell’atto di accoppiarsi con altri uomini e spesso la filmava. Al momento il secondo sacerdote, non indagato ma sentito come persona informata sui fatti, avrebbe smentito di aver pagato il “collega” per avere rapporti sessuali con l’ex amante 49enne.
Lo scandalo sull’ex prete di San Lazzaro, don Andrea Contin, ogni giorno porta alla luce nuovi particolari shock. I nuovi retroscena resi noti dal quotidiano Il Gazzettino, coinvolgerebbero oltre al don dalla vita irregolare anche un altro sacerdote, don Roberto Cavazzana, venuto alla ribalta per essersi rifiutato di sposare Belen Rodriguez. Il suo nome era emerso nella denuncia dell’ex amante 49enne di don Contin e, dopo essere stato convocato in procura, il religioso avrebbe confermato i rapporti intimi avuti con la donna e con altre persone nel corso degli incontri a luci rosse organizzati dall’ex prete dello scandalo, ora allontanato dalla Curia. Intanto, proprio don Andrea Contin, ai carabinieri avrebbe ammesso: “Dichiaro di avere conosciuto in parrocchia cinque donne, con le quali, dopo una lunga conoscenza, ho avuto una relazione sentimentale sfociata in rapporti sessuali”. Dalle sue confessioni sarebbero trapelate le orge in parrocchia anche con uomini di colore ed i viaggi con le sue amanti nel villaggio per scambisti di Cap d’Adge in Francia. Il numero delle amanti intanto si allunga: i carabinieri ne avrebbero già sentite 18 ma ce ne sarebbero altre. Numerose anche le donne di don Roberto, alcune anche in comune con il collega. Sommando le donne di entrambi i parroci, si arriverebbe ad un numero enorme, pari a circa 30 amanti.
Continuano ad emergere particolari scottati su don Andrea Contin, il prete di San Lazzaro, in provincia di Padova, accusato di diversi illeciti a luci rosse. Dopo le rivelazioni sui presunti festini organizzati in canonica, la prostituzione promossa dallo stesso religioso, le ultime indiscrezioni rivelano anche che il prete potrebbe aver avuto un figlio. La notizia proviene dalla deposizione di una 49enne di Padova, che ha rivelato agli inquirenti non solo che don Andrea Contin è già padre, ma che stava anche cercando di avere un secondo figlio con lei. In base ad alcune pagine della denuncia, sottolinea il Corriere del Veneto, il sacerdote sarebbe stato protagonista, proprio con l’amante, di numerosi episodi di percosse, pressioni psicologiche e pratiche di sesso estremo. Stando alle parole della donna, il figlio di don Andrea Contin avrebbe 4 anni e vivrebbe al di fuori della parrocchia, lontano dagli ochi delle autorità. Ma a far raccapricciare ancora di più il naso sarebbe un’altra rivelazione, come sottolinea Il Giornale, ovvero che il sacerdote avrebbe proposto alla donna anche di avere dei rapporti intimi con un cavallo.
Continua intanto a prendere le distanze Claudio Cipolla, Vescovo di Padova, che ha scritto una lettera aperta ai fedeli della parrocchia gestita da don Andrea Contin. “Mi vergogno e vorrei chiedere io stesso perdono”, sottolinea all’agenzia di stampa Ansa, offrendo il proprio supporto alla comunità. Il religioso è infatti a conoscenza di quanto le vicende giudiziarie a carico del sacerdote abbiano sconvolto i fedeli nel profondo e che siano profondamente turbati per via del collegamento fra don Andrea Contin e la Chiesa. Quest’ultima, ricorda il vescovo, non è solo simbolo di errori commessi dall’esssere umano, ma anche vessillo di tutti quei preti e diaconi “che hanno sacrificato la vita nella coerenza”. Parole di conforto e sincere, volte a non voler sminuire l’impegno sociale e verso l’umanità di una schiera “benefica” della Curia.