Sono stati celebrati in forma strettamente privata i funerali di Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni, la coppia uccisa dal figlio 16enne con la complicità di un amico. Alla cerimonia, dolorosa e al tempo stesso composta, hanno partecipato solo i parenti dei coniugi, tra cui Alessandro Vincelli, il figlio avuto da Salvatore dal primo matrimonio. «Credo siano tanti e di vario genere i sentimenti che albergano nei nostri cuori» ha dichiarato don Stefano Lavelli, sacerdote della chiesa di Santa Giulia, nell’omelia. «Oggi siamo qui perché le cose che capiamo e quelle che non abbiamo ancora capito vengano rimesse davanti a qualcosa più grande di noi» ha aggiunto il sacerdote, come riportato da La Repubblica. Intanto il figlio 16enne pare abbia “elaborato” il duplice omicidio: seguito dagli educatori, viene tenuto sotto strettissima sorveglianza, in particolare la sera, quando «va in crisi, inizia a piangere e non si dà pace al pensiero di quello che è stato e di quello che sarà la sua vita d’ora in avanti».
La morte non cancellerà quanto di buono hanno fatto Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni, la coppia di ristoratori uccisa lo scorso 10 gennaio dal figlio 16enne e da un suo amico: ne è sicuro don Stefano Lavelli, che ha celebrato i funerali dei coniugi a Torino, dove vive Alessandro Vincelli, primo figlio di Salvatore, avuto dal precedente matrimonio. La cerimonia è stata breve e riservata, nel rispetto della volontà dei parenti della coppia: un centinaio di persone hanno accompagnato le due bare, su cui sono state adagiate tre rose rosse. Alessandro Vincelli ha nascosto il dolore dietro un paio di occhiali scuri. Stando a quanto riportato da La Stampa, è stata respinta la proposta del vescovo di Ferrara, il quale si era reso disponibile per officiare una messa solenne in Duomo. I parenti, invece, hanno chiesto e ottenuto un rito privato. Al termine della funzione religiosa, le salme sono state trasferite al tempio crematorio della Socrem, nel cimitero monumentale.