Charlie Hebdo, noto giornale di satira francese, ha ironizzato sulla tragedia che ha colpito in settimana il centro Italia e soprattutto l’hotel Rigopiano. Una vignetta che ha mandato su tutte le furie molti personaggi noti che non hanno digerito ovviamente la mancanza di tatto della rivista che anche in passato aveva ”ironizzato” sul terrible terremoto di Amatrice che aveva colpito l’Italia l’estate scorsa. Tra le reazioni più vivaci c’è quella di Marco Mazzocchi giornalista sportivo della Rai che ha deciso di esprimere tutto il suo dissenso con un tweet: “Hanno deriso l’Italia e i nostri morti i giorni del terremoto. Ora lo fanno anche con i morti dell’hotel Rigopiano. Ma vaff…“, clicca qui per il tweet e per i commenti dei follower. Sicuramente in Italia non si sente il bisogno di fare ironia su una situazione in cui si sono sparse tante lacrime per le persone che hanno perso la vita in circostanze tragiche e non di certo divertenti o su cui scherzare.

Rosario Fiorello contro Charlie Hebdo: si può sintetizzare con questo titolo la presa di posizione del comico siciliano, scagliatosi contro il giornale di satira francese nel corso di una diretta Facebook. Fiorello non ha preso per niente bene la vignetta di Charlie Hebdo che, in un chiaro riferimento alla valanga dell’Hotel Rigopiano, ha raffigurato la Morte con indosso un paio di sci nell’atto di dire “La neve è arrivata, ce ne sarà per tutto il mondo”. Fiorello, come riportato da Il Giornale, ha così commentato la vignetta:”Fortuna che ci siete voi di Charlie. Non dico niente, ma io sto già aspettando il primo italiano, i primi comici ‘nicchiati’ che diranno che ‘è satira, bisogna rispettare il diritto di satira, la satira è sacrosanta e deve far indignare…”. Quando Charlie Hebdo aveva dedicato una vignetta di cattivo gusto ai morti del terremoto di Centro Italia ricevendo aspre critiche, in tanti si erano infatti appellati al diritto di satira. Fiorello, però, non ci sta e commenta:”La satira dovrebbe anche far sorridere. La satira secondo me è sberleffo ai potenti. È così che nasce”. Poi conclude:”Io qui non riesco né a capire né a giustificare questa vignetta”.

Ancora una vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto in Italia e ancora polemiche. Dopo il sisma che ha colpito negli ultimi giorni il centro Italia e la tragedia della slavina che ha distrutto l’hotel Rogopiano in provincia di Pescara, il giornale satirico francese Charlie Hebdo ha pubblicato una vignetta che ha suscitato l’indignazione di tantissimi italiani. Nell’immagine è stata raffigura la morte che scende dalla montagna su degli sci impugnando due falci al posto delle bacchette. Nella didascalia della vignetta di Charlie Hebdo si legge: “Italia: è arrivata la neve” e la morte esclama “Non ce ne sarà abbastanza per tutti!”. L’accostamento che il giornale francese ha voluto fare con quanto accaduto all’hotel Rigopiano è chiaro: la vignetta ha collezionato tantissime visualizzazioni e condivisioni ma ha ricevuto anche moltissimi commenti indignate con una scia di polemiche sui social network. In riposta a questa seconda vignetta di Charlie Hebdo il disegnatore Ghisberto, sulla sua pagina Facebook, ha pubblicato una contro-vignetta con un’immagine che fa il verso a quella che del settimanale francese. Si vede sempre la morte sugli sci, superata però a tutta velocità da un soccorritore alpino con il dito medio alzato e bandiera impugnata con orgoglio: l’obiettivo è arrivare per primo sul luogo del disastro per estrarre vive il maggior numero di persone possibile. Clicca qui per vedere la vignetta – Clicca qui per vedere la contro-vignetta.

Sembrano lontani i tempi in cui risuonava la frase “Je Suis Charlie”. Era stata coniata e ripresa anche nel nostro paese a inizio 2015 dopo che il settimanale satirico francese aveva subito un attacco terroristico. La frase “Je Suis Charlie” fu stata usata come messaggio di solidarietà e di difesa della libertà d’espressione, dopo gli attentati alla sede di Charlie Hebdo in cui 12 persone furono uccise da fanatici islamisti. Charlie Hebdo poi però è tornato a realizzare le proprie vignette. E nella sua satira non ha risparmiato l’Italia. Per il terremoto che ha colpito lo scorso agosto il centro Italia, con Amatrice città simbolo di distruzione e morte causate dal sisma, il giornale francese aveva deciso di pubblicare una vignetta intitolata “Terremoto all’italiana: penne al sugo, penne gratinate, lasagne”: si vedevano sotto al testo un uomo e una donna sporchi di sangue e poi una pila di cadaveri, disegnati appunto a mo’ di lasagne, sepolti sotto diversi strati di macerie. Moltissimi italiani si sentirono offesi dalla vignetta e il comune di Amatrice sporse querela nei confronti di Charlie Hebdo. All’epoca, l’ambasciata di Francia a Roma specificò che “il disegno di Charlie Hebdo non rappresenta in nulla la posizione della Francia”.