La storia di Don Andrea Contin, il parroco di San Lazzaro indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione, continua a caratterizzarsi per dettagli scabrosi. A raccontarli è sempre la stessa persona, l’ex amante 49enne che ad un certo punto ha deciso di sottrarsi a quell’amore che prima l’aveva galvanizzata e pian piano l’aveva trascinata in fondo ad un tunnel senza fine. Nei verbali redatti dalle forze dell’ordine che l’hanno interrogato a lungo sulle attività di don Andrea, la donna rivela le malsane abitudini del parroco stimato da tutti. Lo stesso che le chiedeva di adescare i ragazzini che giocavano a calcio all’oratorio. Come riportato da Il Mattino di Padova, a tal proposito la donna avrebbe raccontato:”Iniziò a chiedermi di andare dietro la canonica per attirare i ragazzi che giocavano nel campo di calcio e, una volta adescati, mi costringeva ad avere rapporti con loro vicino al garage. Lui, nascosto, mi filmava”. L’amante di don Andrea, però, era sottoposta a pesanti violenze, se per caso attirava l’attenzione di qualcuno che non andasse a genio al sacerdote sospeso:”A maggio del 2011, durante la sagra di San Lazzaro, mentre facevo volontariato, lui si accorse di un uomo che mi aveva guardata senza che io me ne accorgessi. Una volta entrata in canonica mi scaraventò a terra e iniziò a picchiarmi. Nei giorni successivi indossai una maglietta lunga per nascondere i lividi”.
La vicenda a luci rosse che coinvolge Don Andrea Contin, ex prete dello scandalo allontanato dalla Curia, è destinata a non chiudersi con le rivelazioni shock finora emerse. Con il passare dei giorni, infatti, vengono alla luce gli ulteriori racconti resi dalla parrocchiana 49enne, ex amante del sacerdote di San Lazzaro a Padova e che contribuirebbero a dipingere un quadro di vergogna e peccato dai risvolti sempre più inquietanti. Dopo gli incontri a luci rosse in presenza di altri uomini e soprattutto di altri preti (tra i quali uno avrebbe già confermato il suo coinvolgimento), la 49enne e che avrebbe avuto un rapporto amoroso ed intimo con Don Andrea Contin, prima di rompere definitivamente con lui a causa della relazione divenuta sempre più violenta – non solo fisicamente ma anche psicologicamente – avrebbe rivelato altri retroscena sconvolgenti. Tra le perversioni del Don senza pudore, ora sarebbero spuntati anche gli incontri bollenti con transessuali. A renderlo noto è il quotidiano online Il Mattino di Padova, che avrebbe rivelato le dichiarazioni presenti nella denuncia dell’ex amante di Don Contin: “Siamo andati a Limena e ha voluto che io guardassi mentre aveva un rapporto con un transessuale”. E’ questa “l’alternativa” che il prete dello scandalo offrì alla sua donna preferita, dopo essersi opposta a prendere ancora parte ad incontri incentrati sul sesso di gruppo in canonica. I racconti resi ai Carabinieri da parte della donna, separata e madre, hanno riguardato l’intera lunga relazione avuta con Don Andrea Contin e si sarebbero soffermati su questa ultima rivelazione, ovvero su alcuni incontri che il religioso avrebbe avuto con un trans di Limena ed ai quali era obbligata ad assistere. I rapporti con transessuali, secondo le dichiarazioni della donna, sarebbero avvenuti in almeno due o tre occasioni. Tra le altre sconvolgenti rivelazioni delle ultime ore, anche quella secondo la quale l’ex prete potrebbe avere un figlio mai riconosciuto, di circa dieci anni. A tal fine gli inquirenti avrebbero eseguito alcuni accertamenti tramite l’anagrafe, alla ricerca di nuclei composti da donne sole con figli, ma non sarebbero emerse informazioni utili in tal senso, almeno nella zona esaminata. E’ però probabile che, se realmente esiste un figlio, ci sia anche un padre convinto che sia suo. Intanto proseguono anche le indagini sui viaggi all’estero e sulle spese folli compiute dal sacerdote, partendo dalla doppia vita, quella virtuale, vissuta da Don Contin. Si cerca nel dettaglio il suo nickname usato nei siti specializzati in incontri a luci rosse. L’intento degli inquirenti è quello di capire se il prete era solito organizzare incontri in cambio di denaro, tale da giustificare le sue enormi disponibilità economiche. In tal caso, ciò proverebbe il reato di sfruttamento della prostituzione, per il quale è attualmente indagato insieme a quello di violenza sessuale.