Mentre a Roma la situazione per lo sciopero dei mezzi Cotral non ha condizionato pesantemente il traffico cittadino, a Torino non solo il trasporto pubblico ne ha risentito ma anche l’ordine pubblico in generale per alcune manifestazioni pacifiche effettuate sotto il comune del sindaco Appendino, vista come l’ennesima politica “che promette e non mantiene”, lamentano i lavoratori GTT impegnati nello sciopero dei mezzi di oggi. «Gtt si ritrova pesantemente sotto organico di operai e autisti – denuncia Fabio Cermenati della Fast – E nell’ultimo periodo, proprio perché altrimenti non sarebbe possibile coprire i servizi, ai dipendenti vengono negati ferie e permessi per la donazione del sangue. Tutto questo mentre l’amministrazione comunale sta procedendo all’assunzione di 100 dipendenti», lamenta il sindacalista in una nota a mezzo stampa. Intanto il comune tramite l’assessore Lapietra ha incontrato il presente di GTT questa mattina per provare a trovare un accorso sulle vertenze in atto; Ceresa si è impegnato davanti all’amministrazione cittadina a verificare con i suoi legali se è possibile ancora procedere all’assunzione almeno dei 15 dipendenti che erano stati selezionati in deroga alla legge Madia.



A Torino, lo sciopero dei trasporti di 24 ore sta prendendo una piega del tutto inedita. Stando a quanto rivelato dal quotidiano Repubblica.it, infatti, autisti e operai di GTT hanno deciso di recarsi questa mattina sotto la finestra del sindaco Chiara Appendino, dando il via ad una protesta attiva. Quanto sta accadendo nel capoluogo piemontese, sarebbe un evento quasi mai accaduto prima. Autisti ed operai dell’azienda comunale dei trasporti hanno deciso di lamentarsi in prima persona per l’inosservanza degli impegni presi un anno fa dalla società GTT e confermati nel corso della campagna elettorale dalla Appendino. Il tutto, mentre l’intera città resta bloccata dallo sciopero dei mezzi pubblici indetto per la giornata odierna. Nel dettaglio, la protesta in atto fa riferimento all’accordo siglato ancora prima che la candidata del Movimento 5 Stelle diventasse sindaco di Torino e prevedeva l’assunzione di nuovi 35 operai e 100 autisti. Tuttavia, in seguito alla legge Madia l’azienda ha poi bloccato le assunzioni promesse. Da ciò nascerebbe il presidio di oggi da parte degli autisti in sciopero e che hanno bloccato momentaneamente i pullman ancora in circolazione. A coloro che avevano deciso di non aderire all’agitazione, i manifestanti hanno urlato: “Scendi giù e manifesta pure tu”.



Oggi è una giornata nera nell’ambito dei trasporti anche nella città di Torino dove andrà in scena un doppio sciopero dei mezzi pubblici, quello regionale e quello “aziendale”. Al fine di alleviare almeno in parte i quasi certi disagi che inevitabilmente comporterà l’agitazione di 24 ore, come riporta La Stampa online il Comune di Torino ha deciso di limitare per la giornata odierna i limiti imposti dalla Ztl centrale. Questo significa che non ci saranno multe per gli automobilisti che passeranno in zona centrale tra le 7,30 e le 10,30. La sospensione della Ztl, tuttavia, non riguarderà invece le zone pedonali, quelle a traffico limitato dell’Area Romana e del Valentino. I divieti restano in vigore anche nelle vie e nelle corsie riservate al trasporto pubblico. In merito allo sciopero dei trasporti, Gtt conferma le fasce orarie garantite: metro, corse urbane e suburbane saranno attive alle 6 alle 9 e poi dalle 12 alle 15. Il servizio ferroviario non subirà invece interruzioni in riferimento alle corse sulla Chieri-Rivarolo e sulla Torino-Ceres, dall’inizio del servizio fino alle 8 e poi dalle 14.30 fino alle 17.30. Verrà assicurato, infine, il completamento di tutte le corse in partenza entro la fine delle fasce garantite.



Quella di oggi, lunedì 23 gennaio, si preannuncia una nuova giornata ricca di disagi sul piano dei trasporti, in seguito allo sciopero dei mezzi pubblici indetto in diverse città italiane e che coinvolge anche la Capitale. A fermarsi a Roma saranno i dipendenti Cotral che incroceranno le braccia fortunatamente solo per 4 ore e nello specifico dalle 12:30 alle 16:30. Quattro ore di possibili disagi per i cittadini romani, dunque, in seguito alla nuova agitazione proclamata dal sindacato Faisa Cisal Latina. Alla base dello sciopero di oggi, la richiesta di una maggiore riorganizzazione degli orari di lavoro con un turno unico e non in più turni spezzati. E’ quanto emerge dalle parole del Segretario provinciale Giuliano Errico che ha spiegato meglio le motivazioni dietro lo sciopero dei trasporti Cotral, asserendo, come riporta Insella.it: “La società procede, al di fuori di ogni logica, ad organizzare le giornate di lavoro del personale di guida con dei vincoli di più di 12 ore con due impegni di lavoro spezzati da interruzione di molte ore con un estenuante impegno giornaliero”. Le motivazioni dell’agitazione dunque, evidenziano il desiderio da parte del sindacato di tutelare la vita privata e la dignità dei lavoratori ma anche gli interessi della stessa società. Lo sciopero di oggi, come ribadisce Repubblica.it, è stata confermato da Fit Cgil, Faisa Cisal e Sul Ct. Le sigle Fit Cisl e Uil Trasporti hanno invece accolto la richiesta dell’azienda di differire lo sciopero per evitare ulteriori disagi ai cittadini di alcune zone del Lazio colpite dal terremoto e dal maltempo.

Per la giornata di oggi, lunedì 23 gennaio 2017, viene confermato lo sciopero dei mezzi pubblici a Roma, Torino e in altre città italiane con alcune sigle sindacali delle aziende di trasporti pubblici che per qualche ora si asterranno dal servizio causando prevedibili disagi sulla percorrenza dei pendolare e sul traffico urbano. Qui sotto trovate tutti i dettagli dello sciopero, dagli orari alle fasce di garanzia, mentre ora possiamo verificare cosa ha spinto i lavoratori di Cotral a Roma e di Gtt a Torino di incrociare le braccia proprio oggi: «chiediamo una riorganizzazione degli orari di lavoro con un turno unico e non in più turni spezzati. Infatti la società procede, al di fuori di ogni logica, ad organizzare le giornate di lavoro del personale di guida con dei vincoli di più di 12 ore con due impegni di lavoro spezzati da interruzione di molte ore con un estenuante impegno giornaliero», come spiega il Segretario provinciale Cotral Roma, Giuliano Errico. Il sindacato vuole tutelare la vita privata e la dignità dei lavoratori oltre che gli interessi della società, perché «tale azione unilaterale potrebbe mettere a rischio anche la sicurezza dell’autista e dell’utenza, considerando l’incidenza negativa sui recuperi psicofisici che gravano sui conducenti», chiude la nota del sindacato romano. Di contro, a Torino i motivi sono spiegati da Roberto Faranda della Fast Confsal in GTT: «Le officine vedono sempre più ditte private e sempre meno operai al lavoro sui mezzi. Interi settori continuano a vivere nell’incertezza. In un quadro ormai insostenibile, Gtt non vuole assumere nonostante si sia sottoscritto un accordo a riguardo e, se da un lato si nasconde dietro una formale e rigida interpretazione del decreto Madia, dall’altro si prepara a “regalare” ai privati un intero stabilimento, ovviamente spostando come pacchi i lavoratori al suo interno».

Per lo sciopero dei mezzi pubblici che domani prenderà parte in molte città italiane, la Capitale Roma vedrà uno stop di 4 ore del servizio di Cotral trasporti pubblici, anche se la principale azienda dei trasporti romani, l’Atac, non sarà interessata dallo sciopero. Dalle 12.30 fino alle 16.30 sarà infatti solo Cotral Roma a indire lo sciopero tramite i sindacati Faisa Cisal, i quali richiedono una riorganizzazione degli orari di lavoro con un turno unico e non in più turni spezzati. L’azienda Atac invece non parteciperà allo sciopero dei mezzi a Roma; questo però non allontana altre possibile polemiche, visto che proprio nella settimana che scatta domani, lo sciopero Atac verrà portato – salvo rettifiche nei prossimi giorni – per la giornata di venerdì 27 gennaio 2017. Per quel giorno, il sindacato Faisa Cisal ha indetto uno sciopero di quattro ore, dalle 8 e 30 alle 12 e 30. L’agitazione riguarderà tutti i mezzi gestiti da Atac e quindi autobus, metropolitane (linea A, B e C), tram, le ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle, Roma-Civita Castellana – Viterbo.

La giornata di domani vedrà uno sciopero dei mezzi con maggior rilevanza a Torino, vista l’astensione al lavoro per larga parte dei lavoratori sindacalizzati di GTT: il trasporto pubblico sotto la Mole vede confermate le fasce di garanzia dove il servizio dovrebbe essere regolare, ovvero dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00, per tutto il servizio urbano, suburbano e metropolitana Torino. Difficoltoso sarà anche il trasporto dei mezzi extraurbani e servizi ferroviari sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri e sfmA Torino-Aeroporto-Ceres: al Comune di Torino è stato confermato dai delegati sindacali di GTT come sarà completato l’andamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito. Da ultimo, segnala il sito stesso del Comune, «lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sull’operatività dei Centri di Servizi al Cliente e sui diversi servizi gestiti da Gtt, con conseguenti possibili disagi per la clientela».

Domani giornata di maxi sciopero dei mezzi pubblici in alcune città d’Italia, come potete leggere qui sotto nei vari approfondimenti: mentre la situazione a Roma e Torino è definita con i vari blocchi dei sindacati di molti lavoratori di GTT e Cotral, a Savona la situazione è più incerta. Sindacati sul piede di guerra dopo l’approvazione del piano industriale da parte del Consiglio di Amministrazione di TPL Linea: Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Faisa Cisal infatti hanno dichiarato un nuovo sciopero di 24 ore. Ora, bisogna vedere se domani realmente tutto il servizio publico si fermerà o se qualche fascia sia stata garantita, visto anche l’inizio della settimana di lavoro che metterà in forte difficoltà i pendolari lavoratori. I sindacati dichiarano sciopero contro: le mancate garanzie da parte dell’ex Provincia di Savona dei flussi finanziari per il mantenimento degli attuali livelli di servizio fino alla conclusione delle procedure di gara per l’affidamento del servizio; le mancate linee di indirizzo circa determinazione i temi e i contenuto che l’Ente di Area vasta intende prefigurare per la disposizione sia dell’Accordo di Programma che del bando di gara; le mancate risposte sullo stato dell’arte relativo alla dismissione delle quote azionarie della ex Provincia di Savona, si legge nella nota di Tpl Savona sul sito dei principali sindacati coinvolti. Intanto le fasce garantite dovrebbero essere, ma ancora non sono state confermate, da inizio turno alle 5, dalle 8.30 alle 17.30, dalle 20 a fine turno.

La settimana si aprirà con notevoli disagi a causa dello sciopero dei mezzi pubblici di domani. Coinvolte diverse regioni italiane, a partire dal Piemonte: il personale GTT di Torino e quello delle altre aziende di trasporto pubblico locale si fermeranno per 24 ore. Quest’ultima agitazione è stata proclamata dai sindacati Osr Filt-Cgil/Fit-Cisl/Uilt-Uil, mentre le sigle sindacali che aderiscono a quella del personale GTT sono Ost Faisa-Cisal, Ugl Autoferrotranvieri e Fast-Confsal. Differenti le modalità dei due scioperi: quello del personale Tpl Piemonte ha rilevanza regionale e rispetterà le fasce di garanzia, mentre quello dei lavoratori GTT, pur rispettando le fasce di garanzia, ha invece rilevanza aziendale. In relazione a questo sciopero del trasporto pubblico locale di 24 ore, sono state sospese le limitazioni previste nella ZTL Centrale dalle 7:30 alle 10:30, ma resteranno in vigore i divieti nelle vie e nelle corsie riservate ai mezzi pubblici, nelle zone pedonali e nella ZTL Area Romana e Valentino.

Sciopero dei mezzi pubblici anche nel Lazio, dove si fermano i dipendenti Sad e Cotral domani, lunedì 23 gennaio. Sarà una giornata difficile per il trasporto pubblico locale a Roma: sono previste 4 ore di stop, dalle 12:30 alle 16:30, del personale Cotral. Questo sciopero, di rilevanza aziendale, è stato proclamato dai sindacati Osr Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Osp Faisa-Cisal e Osr Sul-Ct. Nel comune di Marino, in provincia di Roma, si ferma invece il servizio del trasporto scolastico, che è gestito dalla società Schiaffini Travel. L’agitazione comincerà alle 13:30 e terminerà alle 17:30. Giornata di proteste domani anche a Savona, dove sciopera il personale Tpl per 24 ore. In questo caso le sigle sindacali sono Ost Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Faisa-Cisal + Rsu. Il quadro degli scioperi viene completato dall’agitazione della società Sad di Bolzano per 24 ore e Cotrab Potenza. Il primo è stato proclamato da Usb-Lavoro Privato (00:00-00:06, 09.00:12.00, 15:00-fine servizio per personale gomma, funicolare, funivia e trenino) e Filt-Gtv, Cgil-Agb e Uiltrasporti Sgk. Per queste ultime sigle sindacali valgono le seguenti modalità: sciopero dalle 11:30 alle 15:30 per il personale ferroviario, dalle 17 alle 21 per quello su gomma, dalle 19:30 alle 23:30 per quello funiviario e dalle 15:30 alle 19:30 per chi lavora nelle biglietterie.