Continua in Italia l’allarme meningite e non si ferma la psicosi generale. Intanto La Repubblica nella sua versione online ci racconta di come un ragazzo di quattordici anni sia stato ricoverato a Brindisi, il quinto caso in Puglia quest’anno. C’è però da sottolineare che in questo caso l’infezione è batterica e quindi molto meno pericolosa di quella letale da meningococco e anche di quella da penumococco. Il ragazzo è arrivato all’ospedale con la febbre altissima e subito è stato ricoverato nel reparto malattie infettive in isolamento. Questo perchè ovviamente c’è un protocollo a prevederlo per evitare problemi di contagio con medici, dipendenti e anche con gli altri pazienti. Al momento il ragazzo è stato posto in stato di osservazione e presto verranno verificate le sue effettive condizioni e come si dovrà procedere in questo senso.
A causa dell’aumento dei casi di meningite C in Italia, la popolazione continua ad essere in allarme. Il dibattito annoso su vaccino sì/vaccino no continua anche in questi giorni, nonostante la paura abbia fatto muovere migliaia di persone verso le Asl di tutto il territorio. Il panico generato da quanto sta succedendo rischia di provocare un’isteria collettiva, alimentato secondo alcuni dalle notizie diffuse a pié sospinto dai media. Il suggerimento degli organi sanitari preposti, così come delle testate nazionali, è comunque di riflettere prima di ingaggiare la corsa al vaccino. Secondo il rapporto del Ministero della Salute infatti, sottolinea l’Eco di Bergamo, in realtà l’incidenza dell’insorgere della malattia nel 2016 è in lieve aumento rispetto al periodo che va dal 2012 al 2014 ed in diminuzione invece rispetto al 2015. La regione Lombardia inoltre, ha introdotto in questi giorni nuove offerte in materia di vaccini, grazie ad un ampliamento della disponibilità dei farmaci che contrastano il meningococco.
Continuano ad emergere casi di meningite in tutto il territorio italiano, ma sembrerebbero arrivare anche buone notizie. Il bambino di 4 anni, Antonio, ricoverato all’ospedale di Cotugno (NA) in questi giorni, starebbe reagendo bene alla profilassi. La meningite C è quasi stata sconfitta, quindi, tanto che ieri il piccolo ha potuto ricevere la visita dei genitori. Antonio è ancora immobilizzato, ma solo parzialmente e sono scomparsi molti dei sintomi della malattia acuta, presentati al momento del suo ricovero, come la rigidità della nuca. Come sottolinea Napoli FanPage, il bambino potrebbe addirittura venire trasferito in un altro reparto nei prossimi giorni, lasciando così definitivamente la Rianimazione. I medici sono ottimisti ed annunciano di poter anche prevedere le dimissioni entro la fine di questa settimana. I compagni di Antonio, intanto, sono ritornati a scuola dopo la profilassi antibiotica prevista dalla normativa sanitaria.
All’ospedale San Carlo di Milano un uomo di 35 anni, che lavorava in un albergo della città, è morto a causa di una meningite: ricoverato con la febbre già alta, è morto nel tardo pomeriggio. Non è prevista profilassi, perché l’uomo, di origine straniera, è stato ucciso da una meningite da pneumococco, batterio meno contagioso rispetto al meningococco C che uccise due studentesse dell’Università Statale di Milano. Intanto i sindacati dell’ospedale San Carlo stanno pensando di replicare il piano straordinario di vaccinazioni contro il meningococco C e, infatti, ha chiesto ai vertici di avviare la campagna tra tutti i dipendenti, ma la richiesta per il momento non sarebbe stata accolta. «In ogni caso i dipendenti che vogliano vaccinarsi contro invece il meningococco hanno la possibilità di accedere al vaccino con il nuovo metodo del co-pagamento» ha dichiarato il manager dell’ospedale, Marco Salmoiraghi, riferendosi alla vaccinazione a prezzi scontati.
Meningite, è stato registrato un nuovo caso: un 50enne di Cava dei Tirreni è stato ricoverato presso il reparto Malattie Infettive dell’ospedale Ruggi di Salerno. L’uomo era stato ricoverato al Santa Maria dell’Olmo il 19 gennaio scorso a causa di alcuni problemi di natura neurologica, poi è stato trasferito alla Stroke Unit di Salerno, dove è stato sottoposto a prelievo spinale. L’esame ha evidenziato una forma di meningite. Non è stato rivelato, infatti, il tipo di batterio che ha infettato il 50enne. La Direzione generale dell’Azienda ospedaliera universitaria «ha prontamente attivato tutti i protocolli previsti dal Ministero e sottoposto il personale a profilassi», inoltre ha inviato una segnalazione all’Unità di Prevenzione Collettiva di Cava de’ Tirreni «per l’attivazione delle procedure di loro competenza». Torna la paura in Campania, dove si registra un nuovo caso di meningite. Un bambino di 40 giorni di Giugliano è stato ricoverato, invece, all’ospedale Cotugno di Napoli: arrivato in condizioni complicate nel weekend, è migliorato notevolmente grazie all’intervento dei sanitari.