Potrebbe sembrare una nuova battuta di arresto nel caso relativo al delitto di Garlasco, in seguito al “no” della Corte d’Appello di Brescia alla revisione del processo ad Alberto Stasi. Eppure non sarebbe affatto così. Come spiega la stessa Corte, il “non luogo a procedere” sarebbe giunto solo perché “non risulta avanzata al riguardo alcuna istanza da parte di soggetti eventualmente legittimati”. I legali del ragazzo condannato a 16 anni in via definitiva per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, dunque, non si fermano affatto ma anzi, come fa sapere Il Giorno, procedono alla istanza per un nuovo processo e che presenteranno nelle prossime settimane. Come dichiarato a La Presse da parte della difesa di colui che, secondo gli inquirenti e la famiglia della vittima rappresenterebbe il solo colpevole del delitto di Garlasco avvenuto nell’agosto di dieci anni fa, non ci sarebbe stata da parte della Corte “Nessuna bocciatura, presenteremo nuova istanza”. E’ quanto fatto sapere dai legali dopo le ultime notizie controverse sul caso.
La giornata di ieri ha segnato una nuova svolta nel caso relativo al delitto di Garlasco poiché la Corte d’Appello di Brescia si è espressa sulla revisione della sentenza di condanna a carico di Alberto Stasi, dichiarando il “non luogo a provvedere”. Lo rende noto il sito Bresciaoggi.it, riportando anche le ragioni del rigetto della domanda. In realtà, alla base di questa decisione da parte della Corte ci sarebbe un solo motivo: “Non risulta avanzata al riguardo alcuna istanza da parte dei soggetti eventualmente legittimati”. E’ quanto si legge nel testo dell’ordinanza depositata nella giornata di ieri. La revisione del processo, infatti, può realizzarsi solo su iniziativa della difesa o del procuratore della Corte nella quale è stata pronunciata la condanna ed in presenza di nuovi elementi capaci di ribaltare l’esito. Claudio Castelli, presidente della Corte d’Appello di Brescia, ha ribadito come non si possa neppure parlare di rigetto poiché “una richiesta vera e propria non è pervenuta”. A tal proposito è emerso che gli avvocati di Alberto Stasi, il giovane condannato a 16 anni in via definitiva per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, abbiano solo depositato in procura gli esiti delle investigazioni eseguite dalla stessa difesa, chiedendo nuove indagini.
Dopo la decisione dei giudici della Corte d’Appello di Brescia che hanno dichiarato il «non luogo a provvedere in ordine alla revisione della sentenza» di condanna di Alberto Stasi, fidanzato di Chiara Poggi accusato di essere l’autore del delitto di Garlasco, come si svilupperà questa vicenda processuale? Parallelamente all’invio della richiesta di revisione inviata a Brescia, i legali di Alberto Stasi, attualmente detenuto nel carcere di Bollate, hanno presentato un dossier che evidenzia la necessità di avviare nuovi accertamenti sul conto di Andrea Sempio, l’amico del fratello di Chiara Poggi, il cui Dna sarebbe stato trovato sotto le unghie della vittima. Il fascicolo in questione, come riportato da La Provincia Pavese, è stato aperto dalla procura di Pavia, alla quale è stata presentata in risposta una memoria da parte dei legali della famiglia Poggi, che reputano “infondata” l’ipotesi che ad uccidere Chiara sia stato qualcuno diverso da Alberto Stasi.
La Corte d’Appello di Brescia ha deciso il “non luogo a procedere” rispetto alla “revisione della sentenza di condanna definitiva emessa nei confronti di Stasi Alberto e ciò per la semplice ragione che non risulta avanzata al riguardo alcuna istanza da parte dei soggetti eventualmente legittimati”. Come riportato da Il Fatto Quotidiano è stata l’avvocato del giovane accusato di avere ucciso Chiara Poggi, Giada Bocellari, a precisare che ad essere depositata in Procura generale a Milano lo scorso dicembre è stata solo “un’istanza di sollecito di revisione, previe indagini della magistratura”. La vicenda processuale del delitto di Garlasco può dunque ritenersi conclusa? Non ancora. Come precisato dall’altro legale di Stasi, Fabio Giarda, quella del tribunale bresciano non è “nessuna bocciatura, perché noi non abbiamo fatto nessuna istanza di revisione del processo”. Il pool difensivo, ha spiegato la Bocellari “si riserva eventualmente di presentarne una direttamente alla Corte d’Appello di Brescia dopo la raccolta di altri elementi difensivi”.
Dopo la revisione del processo per il delitto di Garlasco respinta dalla Corte di Appello di Brescia, i legali di Alberto Stasi ancora non hanno voluto commentare l’esito assai avverso q auto speravano dalla difesa dopo le ultime novità sul dna ritrovato su Chiara Poggi di un suo amico, Andrea Sempio. Il pm starebbe rileggendo la perizia del processo d’appello bis che evidenzierebbe come il Dna sia scarso, degradato e non utilizzabile per una comparazione. Ha voluto invece seccamente replicare la mamma di Chiara, Rita Poggi che ai cronisti di Repubblica ah rilasciato queste brevi dichiarazioni: «Per noi vale solo la sentenza della Corte di Cassazione». Per eventuali ulteriori novità sul caso annoso del delitto di Garlasco si attendono le repliche della difesa che nelle prossime ore faranno capire se vi saranno altre strategie messe in campo per provare a rigettare la decisione definitiva di condanna per Alberto Stasi.
No alla revisione del processo per il delitto di Garlasco. La richiesta era stata depositata dai legali di Alberto Stasi ed era basata su indagini difensive che avrebbero accertato la presenza del Dna di un amico del fratello della vittima sotto le unghie di Chiara Poggi. La Corte d’Appello di Brescia, come riporta Tgcom, ha respinto l’istanza di revisione del processo sull’omicidio di Chiara Poggi dichiarando il non luogo a provvedere. L’ex fidanzato della ragazza uccisa, Alberto Stasi, sta scontando una condanna definitiva a 16 anni di reclusione. L’istanza di revisione del processo era stata depositata lo scorso dicembre dagli avvocati di Alberto stasi: la decisione dei giudici è stato notificata oggi. Il delitto di Garlasco è un caso di omicidio avvenuto nella località in provincia di Pavia il 13 agosto 2007 ai danni di Chiara Poggi, impiegata ventiseienne laureata in Economia. Nel primo processo Alberto Stasi fu assolto dall’accusa di omicidio mentre nel processo bis è stato ritenuto colpevole e quindi condannato. Il giovane è recluso nel carcere di Bollate, in provincia di Milano. Dopo la presentazione da parte della difesa di Stasi della perizia genetica secondo cui il Dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi apparterrebbe a un’altra persona la procura di Pavia ha aperto una nuova indagine riguardante un amico del fratello della ragazza uccisa, Andrea Sempio. Oggi però è stata respinta la richiesta di revisione del processo per il delitto di Garlasco.