San Francesco di Sales nacque il 21 agosto 1567, in una famiglia di antica nobiltà, nel castello di Sales in Alta Savoia. Il padre mirava a farne un membro del Sovrano Senato di Savoia, quindi pensava per lui una prestigiosa carriera politica; pertanto il Nostro ricevette dovette studiare adeguatamente. Il 20 settembre 1578 ricevette la tonsura chiericale. “Negli intenti paterni era un modo per assorbire in famiglia un beneficio ecclesiastico senza per questo compromettere la carriera secolare, ma per san Francesco era un primo passo verso la consacrazione a Dio nel sacerdozio”, scrive il professore Pietro Stella. Nel periodo degli studi a Parigi (1578-1588), seguendo la propria vera vocazione, ebbe anche modo di studiare teologia alla Sorbona.
Dopo Parigi lo troviamo a Padova per lo studio del diritto; qui ricevette il dottorato in utroque iure – parte della formula usata un tempo nel conferire la laurea in diritto civile e canonico – Dopo un pellegrinaggio a Loreto, nel 1592 ritornò in patria: qui, se da una parte per compiacere al padre si iscrisse al Senato di Savoia come avvocato, dall’altra fece chiaramente intendere la propria volontà di abbracciare lo stato ecclesiastico. Il padre dovette accettare la scelta del figlio, che il 18 dicembre 1593 veniva ordinato sacerdote. La missione per il nuovo monsignore fu la riconquista al cattolicesimo di alcuni territori della Francia dominati dai protestanti, una regione della Savoia – il Chiablese – dove erano presenti un centinaio di cattolici su oltre ventimila abitanti.
San Francesco di Sales per evangelizzare scriveva fogli, in cui ragionava sulla fede e cercava di mostrare la razionalità del cattolicesimo contro l’irrazionalità del protestantesimo, e li distribuiva manoscritti alla gente; dopo la sua morte il contenuto di questi fogli sarebbe stato pubblicato con il titolo di Controversie. Nel 1597 il trentenne san Francesco di Sales incontrò a Ginevra l’ottantenne Teodoro Beza, successore di Calvino: i colloqui furono cordiali ma non ebbero buoni risultati. Intanto in Francia, quindi anche nella Savoia, il clima cambiava in favore del cattolicesimo: san Francesco di Sales per la sua opera otteneva il premio delle conversioni e la fama di chi aveva restituito il Chiablese al cattolicesimo. Durante un viaggio a Roma (1598-1599), nel concistoro del 22 marzo 1599, venne preconizzato vescovo titolare di Nicopoli e coadiutore del vescovo di Ginevra con diritto di successione; a Roma ebbe modo di conoscere alcune delle istituzioni maggiormente impegnate nell’opera di rinnovamento della Chiesa: l’oratorio di san Filippo Neri, le oblate di santa Francesca Romana, gli scolopi di san Giuseppe Calasanzio.
Ritornato in Savoia, l’8 dicembre 1602 venne consacrato vescovo di Ginevra: fu un grande vescovo, operoso in tutte le dimensioni che questo ministero allora, in quel complesso periodo storico, in quella difficile regione francese, richiedeva; soprattutto dedito ai bisogni dell’intera popolazione della vasta diocesi. Nel 1604 conobbe a Digione la baronessa e futura santa Giovanna Francesca Frémyot de Chantal, una giovane vedova che si pose sotto la sua direzione. “Ebbe così origine uno dei carteggi più esemplari e più classici di direzione spirituale attenta, delicata, affettiva, psicologicamente efficace, teologicamente sostanziosa, tutta mirata a Dio, alla sua presenza amorosa, alla sua grazia” (Stella).
San Francesco di Sales e la baronessa di Chantal, guardando anche ad altre esperienze del rinnovamento cattolico – le orsoline di sant’Angela Merici, i gruppi femminili di san Carlo Borromeo, le oblate di santa Francesca Romana, le carmelitane di santa Teresa d’Avila – avrebbero dato vita ad una nuova comunità religiosa femminile, denominata “Visitazione di S. Maria”, approvata come ordine religioso il 23 aprile 1618. Nell’ottobre del 1618, quando accettò di accompagnare a Parigi l’ambasciata per il matrimonio di Vittorio Amedeo I con Cristina di Francia, egli vi giunse venerato come un santo. Il 28 dicembre 1622, nel monastero della Visitazione di Lione, morì, per un attacco apoplettico. Il suo corpo, portato ad Annecy, ricevette sepoltura solenne nella chiesa della Visitazione il 24 gennaio 1623. Della sua una notevole produzione letteraria ricordiamo l‘Introduzione alla vita devota o Filotea (1608) e il Trattato dell’amor di Dio o Teotimo (1616). Beatificato il 28 dicembre 1661 e canonizzato il 19 aprile 1665, è stato proclamato dottore della Chiesa (16 novembre 1877) e patrono dei giornalisti e degli scrittori cattolici (26 gennaio 1923).
Memoria di san Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa: vero pastore di anime, ricondusse alla comunione cattolica moltissimi fratelli da essa separati, insegnò ai cristiani con i suoi scritti la devozione e l’amore di Dio e istituì, insieme a santa Giovanna di Chantal, l’Ordine della Visitazione; vivendo poi a Lione in umiltà, rese l’anima a Dio il 28 dicembre e fu sepolto in questo giorno ad Annecy.