Nel processo sul delitto di Luca Varani, il giovane che nei giorni scorsi avrebbe compiuto 24 anni, ucciso in una vera e propria mattanza lo scorso 4 marzo, i genitori e la fidanzata Marta Gaia Sebastiani si costituiranno parte civile. E’ quanto è emerso nella giornata odierna, nel corso dell’udienza preliminare a carico di Marco Prato e Manuel Foffo, accusati dal pm Francesco Scavo di aver massacrato Luca Varani a colpi di martello e con varie coltellate. Entrambi assenti in aula, le rispettive difese hanno oggi avanzato due differenti richieste di riti in vista del processo. Intanto, come rivela Repubblica.it, il gup Nicola Di Grazia dopo aver accolto le richieste di costituzione delle parti civili ha fissato al prossimo 6 febbraio l’udienza nella quale interverranno proprio il pm e le parti civili, mentre il 21 febbraio la parola passerà ai difensori di Marco Prato e Manuel Foffo. Non si esclude che proprio nella medesima data il giudice possa pronunciarsi sull’esito del rito abbreviato chiesto dai difensori di Manuel Foffo e sulla data del rinvio a giudizio a carico di Marco Prato.



Nella mattinata di oggi si è tenuta l’udienza preliminare a carico dei due assassini di Luca Varani, il 23enne massacrato lo scorso 4 marzo da Marco Prato e Manuel Foffo, entrambi accusati dal pm Scavo di aver commesso il delitto. I due imputati sono stati i grandi assenti al cospetto del Gup Nicola Di Grazia, mentre le rispettive difese hanno avanzato due differenti richieste di giudizio. Rito abbreviato per Manuel Foffo, ordinario per Marco Prato. Con questa scelta, di fatto si dividono per sempre le strade processuali dei due giovani trentenni che si macchiarono di uno dei delitti più cruenti degli ultimi anni, avvenuto nell’appartamento di Foffo, al Collatino – periferia Romana – al culmine di un festino a base di alcol e droga. A rivelare le ultime novità al termine dell’udienza odierna è il quotidiano Repubblica.it, specificando come il Gup decreterà sulle richieste delle due difese solo il prossimo 21 febbraio, quando si pronuncerà sull’eventuale rinvio a giudizio per Prato e sulla condanna in abbreviato di Foffo. Nel corso dell’udienza, l’avvocato difensore di Manuel, Michele Andreano, ha colto l’occasione per depositare una consulenza medica relativa alle condizioni di salute psichica del suo assistito e che farà parte delle carte processuali. Secondo quanto emerso da una serie di esami condotti dagli esperti di parte – tra cui accertamenti psichiatrici particolari, genetici e risonanze 3D – Foffo soffrirebbe di una patologia che lo avrebbe reso incapace di intendere e volere al momento del delitto di Luca Varani, che nei giorni scorsi avrebbe compiuto 24 anni. Come rivela LaPresse, inoltre, nella perizia medica depositata dall’avvocato Andreano ci sarebbero anche accertamenti tossicologici che attestano come la capacità di intendere e volere del giovane studente fuori corso di Economia sia grandemente scemata a causa dell’uso reiterato di alcol e droga.

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